Innovazione, qualità, funzione pratica ma anche valore estetico e comunicazionale sono le parole d’ordine del Salone del Mobile 2023. Parlare di tendenze annuali in questo settore è un ossimoro perché l’arredo che entra nelle nostre abitazioni lo fa per convivere con noi a lungo e trasformare lo spazio in qualcosa che ci rappresenti. Al Salone del Mobile 2023 protagonista del design senza tempo è la forma e il colore, nella sua pluralità di interpretazioni, dalla ripresa di elementi vintage dagli anni ’70 ai ’90 del secolo scorso alle visioni futuristiche degli arredi e complementi delle case e degli uffici di oggi.
I colori protagonisti di quest’anno sono tonalità gentili, che infondono calma e serenità. Nuance chiare, luminose, calde, a ricordarci la natura che ci circonda − l’ocra della terra, il color crema, avorio, tortora, grigio, cammello, terracotta, le colorazioni del legno, il giallo senape ma anche il verde bosco, smeraldo e salvia, il porpora, varie sfumature di rosa e il turchese del mare.
A questa ispirazione, fa da contraltare un raffinato senso per il colore saturo che strizza l’occhio agli anni '70 e '90 − i viola, i gialli, i rossi, i verdi, i blu − che lasciano spazio anche ad accostamenti piuttosto audaci. E spunta anche il gold, che mette in risalto le tonalità blu oltremare, pavone e fiordaliso.
La materia protagonista del 2023 è la natura: sono i tessuti come cotone, velluto, lana, iuta ma anche il legno, la pietra, il marmo e finanche la carta. Materiali caratterizzati da texture non perfette, quasi grezze, che esaltano un’estetica primitiva e tattile, fino ad arrivare a una certa iper-strutturalità che porta sulla superficie degli arredi venature, trame e disegni contrastanti.
Il rispetto per l’ambiente implica anche la riscoperta di materiali a km 0 − o quasi. Aziende e designer sono andati alla ricerca di materie prime legate al territorio avvicinandosi anche ad antiche o tradizionali tecniche di lavorazione. Così, tanti sono gli arredi che raccontano la propria cultura di appartenenza, senza finzioni o affettazione, e altrettanto numerosi gli oggetti che sanno di artigianalità e di fatto a mano.
Luogo in cerca di identità è l’ufficio, a cui questa edizione indica più di una strada. Oggi l’home deve essere in grado di trasformarsi in office e viceversa a seconda delle necessità, ragion per cui il design degli spazi pubblici e di lavoro è chiamato a innovazione, flessibilità, adattabilità per soddisfare le esigenze di worklife balance. Dal punto di vista del furniture, degli accessori e dei materiali c’è spazio per sedute e scrivanie modulari, colori dinamici e giocosi facilmente combinabili con l’arredo casalingo, materiali hi-tech, opzioni di illuminazione personalizzabili e postazioni di ricarica mobile.
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