I dati di Halldis by Vita
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L’emergere delle locazioni brevi come opportunità di valorizzazione immobiliare offre oggi ai proprietari milanesi una possibilità concreta per ripensare le seconde case o gli immobili inutilizzati. Con una domanda sempre più stabile e professionalizzata, la locazione breve si conferma come uno dei pilastri del nuovo mercato immobiliare urbano. L'analisi di Halldis by Vita.

Milano scopre il potenziale nascosto del suo immenso patrimonio immobiliare inutilizzato. Secondo un’analisi condotta da Halldis by Vita, storica realtà italiana del property management attiva dal 1986, nel capoluogo lombardo ci sono oltre 110.000 abitazioni attualmente non occupate (dati Istat). Eppure, molte di queste potrebbero trasformarsi da costo fisso a fonte di reddito stabile e significativa, grazie alla crescita del settore delle locazioni brevi.

Casa vuota? Un costo che pesa sul bilancio

Spesso sottovalutato, il mantenimento di una casa sfitta a Milano può comportare un esborso annuo considerevole. Le stime di Halldis by Vita parlano chiaro: in centro città il costo medio annuo di una casa non locata tra tasse, spese condominiali e manutenzione si aggira attorno ai 5.000 euro, pari a 417 euro al mese. In semicentro si scende a 4.500 euro l’anno, mentre in periferia il costo medio si attesta a circa 4.000 euro.

Spese che, secondo gli esperti del settore, possono essere non solo coperte, ma anche ampiamente superate, attraverso una gestione professionale dell’immobile in affitto a breve termine o come serviced apartment.

Q1 2025: rendimenti in forte crescita

Il primo trimestre del 2025 ha segnato una svolta per il mercato delle locazioni brevi milanesi. I dati del portafoglio gestito da Halldis by Vita mostrano una crescita del reddito mensile del +35% nel semicentro e del +15% in centro rispetto allo stesso periodo del 2024.

Nel dettaglio:

  • Centro: 3.048 euro/mese
  • Semicentro: 2.034 euro/mese
  • Periferia: 1.361 euro/mese

Anche in periferia, dove i rendimenti sono storicamente più bassi, il margine resta comunque positivo e sufficiente a coprire le spese di mantenimento, rendendo redditiva un’abitazione che altrimenti graverebbe sul bilancio del proprietario.

Ospiti più qualificati e soggiorni più lunghi

Il primo trimestre del 2025 non ha visto solo un aumento dei profitti, ma anche un cambiamento nel profilo degli affittuari e nella durata media dei soggiorni. In particolare, è in periferia che si è registrato il balzo più significativo, con una permanenza media passata da 10 a 31,8 giorni (+218%). In centro si è passati da 12,2 a 12,6 giorni (+3,3%), mentre in semicentro il dato si è mantenuto stabile con un leggero incremento (da 28,7 a 28,8 giorni).

A scegliere queste soluzioni sono in particolare:

  • Manager in trasferta
  • Studenti fuori sede
  • Professionisti internazionali
  • Nomadi digitali

Una trasformazione trainata anche dall’adozione di tecnologie digitali: sistemi di tariffazione dinamica e piattaforme gestionali evolute permettono oggi di ottimizzare le performance delle singole unità, offrendo un’esperienza professionale e flessibile.

“Da costo a risorsa”: la visione di Halldis by Vita

“Il mercato delle locazioni brevi a Milano è maturo e in forte espansione – spiega Michele Diamantini, CEO di Halldis by Vita –. Il 2025 segna un punto di svolta. Centro e semicentro offrono oggi ritorni importanti, ma anche in periferia un immobile gestito in modo professionale può garantire un’entrata sicura e continua. Con i serviced apartments, i proprietari coprono facilmente i costi di una casa che altrimenti resterebbe vuota e trasformano un passivo in una risorsa utile per i bilanci familiari o per nuovi investimenti.”

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