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Stessi servizi e consumi, prezzi più alti. È lo sconfortante ritratto che il Codacons fa dell’estate 2018, che costerà agli italiani, secondo l’associazione, il 7% in più rispetto allo scorso anno, almeno per quanto riguarda il comparto turistico, per una maggiore spesa di 47 euro a testa.

“A dare il via ai rincari – spiega il presidente di Codacons Carlo Rienzi – è stato senza dubbio il caro-carburante, che oramai da mesi sta provocando tensioni nei prezzi specie nel comparto dei trasporti determinando un effetto domino su beni e servizi”. Salgono quindi i prezzi dei biglietti aerei, +20% rispetto all’estate del 2017; e anche dei rifornimenti di carburante per chi raggiunge le località di villeggiatura in auto, con il gasolio che costa oggi il 13,2% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e la benzina che vola a +9,7% sul 2017.

Più salato anche il conto delle strutture ricettive, con rincari che vanno dal +3% degli alberghi al +3,5% dei villaggi vacanza e campeggi. I classici servizi in  spiaggia (ingressi, stabilimenti balneari, parcheggi, ecc.) costano nel complesso il 3,2% in più rispetto alla scorsa estate. Portafogli più leggeri anche al ristorante, con aumenti medi del 2%, e nei vari divertimenti, che costeranno l’1,2% in più.

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