Le città di tutto il mondo sono impegnate a implementare misure per scoraggiare il turismo eccessivo. Tuttavia, la maggior parte delle persone concorda sul fatto che i turisti offrono un vantaggio economico. Quindi, come dovrebbe essere il mercato turistico ideale? I residenti probabilmente preferirebbero un numero ridotto di visitatori che spendono molto, per minimizzare i disturbi e massimizzare i ricavi. Ma non sempre è così: nel caso di Milano, ad esempio, abbiamo il capoluogo lombardo terzo per rapporto arrivi/residenti, ma la spesa per turista, in confronto alla prima in classifica, è irrisoria.
La classifica è stata stilata da The Economist considerando 20 destinazioni popolari in base al loro appeal per i viaggiatori internazionali. Dal punto di vista degli arrivi internazionali, se dividiamo il numero di turisti per popolazione, Amsterdam, Parigi e Milano occupano i primi tre posti, con un notevole rapporto di dieci, otto e sei arrivi per residente.
Sotto il profilo della spesa turistica—per attrazioni, alloggi, trasporti e simili—la più alta è stata a Dubai, con 29 miliardi di dollari lo scorso anno, seguita da Londra con 21 miliardi e Singapore con 19 miliardi. Amsterdam, Parigi e Dubai hanno guadagnato di più in base alla spesa per residente. La differenza tra le città di alta classifica è sorprendentemente alta; i visitatori di Amsterdam ad esempio hanno speso quattro volte di più, in termini di spesa per residente, rispetto a quelli di Milano.
Tuttavia, alcune città hanno trovato uno stato di cose ancora migliore: grandi entrate senza sovraffollamento. I visitatori di Osaka, l'antica seconda città del Giappone, spendono 4.900 dollari per abitante; quelli di Madrid ne spendono 4.300. Nessuna delle due città è particolarmente affollata, con quattro e due visitatori all'anno per residente, rispettivamente.
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