Secondo i dati provvisori dell’indagine Istat “Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi”, il terzo trimestre del 2024 registra una diminuzione complessiva rispetto allo stesso periodo del 2023: gli arrivi calano del 3,6% e le presenze dell’1,4%.
Le stime mensili mostrano flessioni in ciascuno dei tre mesi analizzati. A luglio, con 17,5 milioni di arrivi e circa 75 milioni di presenze, si osservano diminuzioni rispettivamente del 7,7% e dello 0,8% rispetto al 2023. Anche agosto, il mese tradizionalmente più turistico, registra un calo: 18 milioni di arrivi (-1,3%) e 81 milioni di presenze (-1,9%). Settembre segue una tendenza simile, con arrivi in diminuzione dell’1,2% e presenze dell’1,5%.
Tuttavia, le presenze dei turisti stranieri segnano un aumento in tutti e tre i mesi: in particolare a luglio, mese con il maggior afflusso di stranieri, si rileva una crescita del 4,5%, mentre in agosto l’incremento è del 3,0% e a settembre dello 0,2%.
Di contro, la clientela italiana registra un calo in ogni mese analizzato. Ad agosto, il periodo con la maggiore affluenza turistica, gli esercizi ricettivi hanno accolto oltre 2,6 milioni di clienti italiani in meno rispetto allo stesso mese del 2023, con una flessione del 5,7%.
Affitti brevi, le regioni ancora in ritardo
A partire dal 1° gennaio 2025, tutte le unità immobiliari destinate alla locazione turistica in Italia dovranno adeguarsi alle disposizioni previste dal nuovo decreto legge. Tra gli obblighi principali: l’ottenimento del Codice Identificativo Nazionale (CIN), la dotazione di dispositivi di sicurezza minimi e la presentazione della Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) al Comune di competenza. Ma alcune regioni sono ancora in ritardo: ecco quali.
Affitti brevi: arriva il CIN, ma i proprietari sono pronti?
Dal 1° gennaio 2025, per gli affitti brevi entrerà in vigore l’obbligo di esporre il Codice Identificativo Nazionale (CIN). Tuttavia, la preparazione dei proprietari sembra ancora incompleta. Un’indagine commissionata da Facile.it a mUp Research e Norstat evidenzia che il 33% dei proprietari – circa 230.000 persone – non è ancora a conoscenza di questa nuova norma.
Come funziona il CIN per affitti brevi dal Ministero del Turismo
Il CIN (Codice Identificativo Nazionale) rappresenta un’importante novità del 2024 nel settore degli affitti brevi, permettendo di identificare facilmente alloggi legali e contribuendo a migliorare l’esperienza turistica. Per capire al meglio quando è richiesto e come ottenerlo, ecco una guida completa sul CIN per gli affitti brevi dal Ministero del Turismo qui in Italia, con tutte le informazioni utili sulla normativa, i requisiti e i termini per l'ottenimento.
Affitti brevi: tra Cin e possibili sanzioni, ecco tutti i chiarimenti
Con il mese di settembre è entrato in vigore in Codice identificativo nazionale (Cin) per gli immobili destinati al mercato degli affitti brevi. Al 7 ottobre le strutture “immatricolate” erano 221.325 su 516.849 registrate, all’incirca il 43 per cento del totale. Ciononostante, il rischio di non adempiere a tutte le richieste e di incorrere in sanzioni resta alto, in questa fase di avvio. Ecco cosa occorre fare per evitare le multe se si è gestori di una attività di affitto br
Dieci consigli per evitare l'overtourism e girare il mondo in modo sostenibile
Nell’estate appena trascorsa, il termine "overtourism" ha assunto un ruolo centrale nel dibattito pubblico, suscitando preoccupazioni sul modo in cui il turismo di massa influisce negativamente su molte città e mete turistiche. Tuttavia, i dati forniti dal Ministero del Turismo sono chiari: nel solo mese di agosto, il tasso di occupazione delle strutture ricettive disponibili tramite le piattaforme online ha raggiunto "solo" il 39%, posizionando l’Italia al secondo posto tra i principali co
Gli alloggi turistici in Europa sono in aumento nel secondo trimestre 2024
Nel secondo trimestre del 2024, si sono registrati 780,1 milioni di pernottamenti in strutture ricettive turistiche in tutta l'UE, con un leggero aumento dello 0,2% rispetto allo stesso trimestre del 2023. Aprile ha registrato 193,6 milioni di pernottamenti (-8,7% rispetto ad aprile 2023), maggio 272,1 milioni (+7,9%) e giugno 314,5 milioni (-0,1%). Si noti che la Pasqua è caduta a marzo nel 2024, mentre nel 2023 quel fine settimana turistico popolare era ad aprile.
E' vero che i milanesi comprano la casa al mare solo in Liguria?
E' luogo comune che la casa al mare del milanese medio si trovi in Liguria. E infatti è proprio così: secondo l’analisi condotta dall’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, la Liguria rimane la regione preferita dai milanesi per l’acquisto di case vacanza, con il 41,9% delle compravendite. Ma ci sono anche altre destinazioni per le case vacanza dei milanesi: ecco dove si trovano.
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