Il mercato immobiliare alberghiero italiano conferma il suo momento d’oro. Secondo il report di Research & Data Intelligence Patrigest – Gruppo Gabetti, nel primo semestre 2025 sono stati investiti 1,25 miliardi di euro nel comparto hospitality, pari al 24% del totale corporate real estate (5,1 miliardi). Si tratta della seconda miglior performance di sempre per un primo semestre, dopo il record del 2019.
Italia, hub europeo per il turismo di fascia alta
Il Paese si conferma una destinazione centrale per il turismo globale, sostenuto da flussi internazionali in forte crescita e da una domanda sempre più orientata verso strutture di livello: oltre il 54% dei turisti sceglie hotel a 4 e 5 stelle, mentre l’offerta rimane ancora sbilanciata sulla fascia media. Questo squilibrio apre importanti opportunità di riposizionamento per molte strutture.
Non a caso, gli hotel di fascia alta rappresentano più della metà del volume transato nel semestre: 54% per i 5 stelle e 38% per i 4 stelle. Tra i deal più rilevanti figurano il Cesar Augustus di Anacapri (160 milioni di euro) e il JW Marriott di Venezia (140 milioni).
Geografie e location in evidenza
Il Nord Italia guida gli investimenti (55%), seguito da Centro (23%) e Mezzogiorno (22%).
- Roma si conferma protagonista, con il 17% del volume transato.
- Como rappresenta la sorpresa del semestre, assorbendo il 20% grazie all’appeal crescente del Lago di Como.
- Venezia (17%), Napoli (15%) e Milano (12%) completano la classifica delle piazze più dinamiche.
Accanto alle primary location tradizionali (Roma, Milano, Venezia, Firenze), cresce l’interesse per destinazioni considerate “trending location”, come Lago di Como, Sardegna, Lago Maggiore, Riviera delle Palme e Dolomiti, aree caratterizzate da domanda internazionale elevata e offerta ancora non satura.
Operatori e strategie di investimento
Gli hotel operator si confermano i player più attivi (40%), seguiti da fondi di private equity, investitori istituzionali e family office. Un dato rilevante riguarda le operazioni value-add, che hanno rappresentato il 31% del totale, con focus su strutture da riqualificare, convertire o sviluppare ex novo per riposizionarle sul segmento medio-alto e lusso.
Outlook: crescita fino al 2027
Le prospettive restano favorevoli. Patrigest prevede una crescita degli investimenti del +19% nel 2025, fino al +25% nel 2027 rispetto al 2024. I driver restano la spesa dei turisti internazionali (in particolare da USA, UE e Asia), le condizioni macroeconomiche positive e la crescente attrattività del comparto extra-alberghiero, oggi imprescindibile per sostenere i volumi di arrivi.
Come sottolinea Luca Dondi dall’Orologio, AD di Patrigest: «Il settore ricettivo italiano è in piena evoluzione: la discrepanza tra domanda di lusso e offerta ancora concentrata sulla fascia media rappresenta un’occasione unica di valorizzazione. Chi saprà intercettare questa tendenza potrà cogliere margini di sviluppo significativi».
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