La Lombardia è una regione con un territorio particolarmente vasto: è quindi normale che in alcune zone isolate sorgano veri e propri paesi fantasma, ovvero luoghi che si sono spopolati nel corso degli anni fino a diventare disabitati. Essendo tutto rimasto com’era, oggi infondono sicuramente curiosità e un leggero senso di malinconia. Ecco, allora, quali sono le città fantasma da visitare in Lombardia.
Assiano
Assiano, un piccolo borgo che amministrativamente fa parte del comune di Milano, è uno dei tanti paesi fantasma che punteggiano la Lombardia. Questo luogo, che un tempo era animato dalla presenza dei suoi abitanti, si è trasformato in una città silenziosa e dimenticata, offrendo uno scorcio unico sulla vita rurale del passato. Alcune delle costruzioni furono prima della famiglia Agnelli e poi della famiglia Feltrinelli, prima di passare all’ALER.
La zona è abbandonata sin dal 2001 e molti degli edifici sono in rovina, nonostante le varie proposte d’intervento. Per arrivare qui in auto bisognerà percorrere l’A50 e proseguire su Via Cusago. Con i mezzi pubblici, invece, si dovrà prendere la metro 1 fino a Bisceglie e continuare in autobus fino ad Assiano.
Assiano è parte integrante del capoluogo, quindi se cerchi qualcosa di particolare da vedere a Milano, considera di raggiungere il vecchio cascinale. Ecco, dunque, le case vacanze a Milano che potrebbero fare al caso tuo.
Consonno
Consonno, in provincia di Lecco, è un esempio molto peculiare di città fantasma. Negli anni '60, l'imprenditore Mario Bagno acquistò l'intero borgo con l'intenzione di trasformarlo nella "Las Vegas lombarda", un paradiso del divertimento e del lusso. Le ambizioni erano alte: hotel, ristoranti, negozi e persino una nuova strada. Ma cosa è successo a Consonno? Il sogno si interruppe bruscamente a causa di una frana nel 1976 che distrusse l'unico accesso stradale al paese, portando all'abbandono del progetto e alla fuga degli abitanti.
Oggi Consonno offre un'atmosfera surreale, con le sue costruzioni abbandonate e la vegetazione spontanea che si riappropria degli spazi. Tra le rovine si possono ancora ammirare il minareto, i resti del centro commerciale e tante altre costruzioni. Oggi per arrivare bisognerà lasciare l’auto alla fine della strada e proseguire per un’ora a piedi.
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Savogno
Savogno è un paese che si trova nella Val Chiavenna, a nord della Regione. Noto perché è uno dei pochi luoghi che non possono essere raggiunti in auto, questo borgo fu abbandonato progressivamente durante il secolo scorso. Tuttavia, a differenza delle altre città fantasma, le sue condizioni di conservazione sono ottime, anche se resta molto difficile raggiungerlo.
L’unico modo è una mulattiera di 2800 gradini che parte da Piuro. Nonostante la fatica però, la vista è davvero meravigliosa. Salendo troverai le Cascate dell’Acquafraggia, mentre in paese vale la pena addentrarsi per il centro storico senza auto e visitare la chiesa parrocchiale.
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Rovaiolo
In provincia di Pavia, Rovaiolo Vecchio è un piccolo paese fantasma che incuriosisce per la sua particolare storia. Il paese, infatti, fu abbandonato nel giro di poche ore, quando nel 1960 si temeva che l’erosione di un vicino torrente avrebbe causato un’imminente e catastrofica frana.
Questa è la ragione per cui Rovaiolo Nuovo fu costruito in un’altra posizione più sicura e gli antichi abitanti decisero di trasferirsi. Anche se lo stato di conservazione non è dei migliori, è ancora possibile vedere pezzi di arredamento lasciati nelle case abbandonate. Il paese si trova fra Emilia-Romagna e Lombardia, ed è raggiungibile tramite la SS45.
Anche se questa frazione è abbandonata, potrai sempre cercare case vacanza a Rovaiolo e dintorni, in modo da riposarti per qualche giorno nell'entroterra lombardo.
Monteviasco
Monteviasco è una perla nascosta tra le montagne della Lombardia, un borgo sospeso nel tempo e nello spazio. Situato in provincia di Varese, nei pressi del Lago Maggiore e del confine svizzero, non è propriamente un borgo abbandonato, ma neanche facilmente raggiungibile. Attualmente l’unico modo per raggiungerlo è percorrere una gradinata di 1442 scalini.
In passato era attiva una funivia che superava il dislivello, oggi però non è più in funzione. Qualunque sia il modo, una volta arrivati in cima potrai godere il piccolo centro storico che ospita un’antica chiesa e un santuario. Per raggiungere la zona potrai partire da Curiglia e affrontare il relativo sentiero.
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