
A Mondello, borgo marinaro alle porte di Palermo si trova una residenza elegante, Villa Caboto, che da tempo immemore è circondata da un'aura di mistero. Sono tantissime le leggende, mai del tutto confermate ma ugualmente tenaci, fiorite attorno a questa abitazione che sembra uscita da un libro di racconti del terrore. Fantasmi, fenomeni inspiegabili, rumori, maledizioni, tutto si è intrecciato diventando parte del colore locale. E, pur senza spiegazioni certe, questi fatti inspiegabili continuano a essere tramandati di padre in figlio. Vale la pena provare allora a entrare nel dettaglio di questi miti, cercando di capire cosa ne è oggi di Villa Caboto a Mondello.
Dove si trova Villa Caboto?
Partiamo dall'ubicazione di Villa Caboto che si trova in viale Margherita di Savoia 4, non lontano dal mare di Mondello (Palermo), in zona centrale. Come molte altre ville a Mondello, Villa Caboto, costruita negli anni ‘40 in stile pompeiano, gode della vicinanza alle bellissime spiagge della località siciliana. La villa, dopo il recente restauro, è caratterizzata dalla presenza esterna di colonne ioniche con basamento colorato che le danno un'area maestosa e intima al tempo stesso. Non si hanno informazioni, invece, sugli interni e sul numero delle stanze disponibili nella residenza.

Miti e leggende incredibili su Villa Caboto
Le storie misteriose che circondano Villa Caboto sono più o meno tutte dello stesso tenore. E parlano di un luogo maledetto a causa di una serie di morti violente che in esso si sarebbero perpetrate. C’è chi parla di suoni angoscianti che si propagano di notte. Chi giura di aver visto una signora anziana che invita le persone a entrare in casa. E ancora, chi racconta di un gruppo di operai al lavoro sulla ristrutturazione della villa che sarebbero caduti dalle scale. O di due carabinieri colpiti da forze invisibili.
Leggende inquietanti che sublimano in un corollario di eventi angoscianti da manuale: rumori sinistri, lamenti, rubinetti che entrano in funzione da soli, luci che si accendono e spengono in maniera del tutto magica. Non basta: qualcuno ha anche riferito di aver visto addirittura del sangue colare dalle parti. Un esorcista chiamato a esprimersi sul misterioso caso di Villa Caboto avrebbe accertato la presenza di entità demoniache nella casa. Di accertato, ovviamente, non c'è nulla, ma basta un singolo pettegolezzo a trasformare una situazione normale in un horror.
Casa d'appuntamenti e quartier generale durante la Seconda Guerra Mondiale
Come detto, Villa Caboto fu costruita negli anni '40. La prima leggenda vuole che all’epoca fosse una casa d'appuntamenti molto nota e frequentata prevalentemente dai soldati tedeschi che occupavano la Sicilia. Pare che una notte i militari americani fecero irruzione uccidendo tutti i presenti. Da quel momento, le anime delle persone uccise vagherebbero per le stanze della villa, palesando la loro presenza con suoni raccapriccianti. Come se non bastasse questa leggenda, ce n’è un’altra che parla di Villa Caboto come di un quartier generale militare, sempre durante la Guerra, dove i prigionieri venivano rinchiusi e torturati fino alla morte. Continuando ad aleggiare, in forma di spirito, tra le stanze della casa.

Villa Caboto e il fantasma di un amore infelice
C’è anche una storia romantica o, meglio, d'amore e morte che rende leggendaria Villa Caboto. È quella di una fanciulla promessa in sposa da suo padre a un ricco signore locale. La giovane, invece, si sarebbe innamorata di un altro uomo, pare un soldato americano, che era solita incontrare in un capannone non lontano dalla villa. Così facendo, scatenò la furia omicida di suo padre. L'uomo, infatti, per impedire che la figlia rompesse il fidanzamento stabilito, la rinchiuse e diede fuoco alla villa, lasciando che la giovane donna morisse tra atroci sofferenze.
Da quel momento, l'animo della ragazza rimase intrappolato tra le stanze della residenza in attesa dell’amato che non sarebbe tornato mai più. Da più parti si pensa che sia proprio lei, l'innamorata sfortunata, la misteriosa donna che invita le persone a entrare a Villa Caboto.
Villa Caboto oggi: i miti da sfatare
Per quanto tutto ciò possa essere affascinante, si tratta solo di favole che non hanno alcun fondamento. Come molte altre fake news sull'argomento.
Contrariamente a quanto diffuso online, Villa Caboto non è in vendita. Un'altra leggenda metropolitana, infatti, diffusasi a macchia d'olio, vuole che la casa fosse sul mercato a un prezzo stracciato a causa delle presenze inquietanti che la abitavano. Non è così. Villa Caboto è oggi di proprietà dell'architetto Rosa Maria Di Benedetto che l’ha ereditata da uno zio e ha deciso di restaurarla completamente per aprirla al pubblico e renderla parte integrante della vita culturale della località. Proprio Di Benedetto, in una serie di interviste ai media locali, ha tenuto a sgombrare il campo da ogni diceria fantasiosa. Prima fra tutte, quella che la casa fosse sempre stata disabitata. La villa fu costruita dai fratelli Di Fazio negli anni Quaranta. Per qualche tempo fu affittata alla Olivetti che la utilizzò come circolo ricreativo. Successivamente a varcare la soglia di casa furono due sorelle tedesche. Infine, lo zio di Di Benedetto negli anni Settanta.
Villa Caboto, insomma, è sempre stata abitata, tranne che dal 2019 quando iniziarono appunto i lavori di restauro, compiuti con la collaborazione della Soprintendenza dei Beni Culturali, e terminati a maggio del 2021. Restauro, dunque, e non semplice ristrutturazione perché Villa Caboto doveva tornare allo splendore originario. Scrollandosi di dosso inutili e dannose dicerie. Villa Caboto è stata negli anni un luogo dove si incontravano scrittori e artisti. E la speranza è che possa tornare a esserlo.
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