La stazione più grande al mondo è a New York: ha 44 banchine, 67 binari su 2 livelli e copre 19mila mq, pari a 26 campi da calcio.
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l'atrio principale del Grand Central Terminal
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Gabriella Dabbene (Collaboratore di idealista news)

Quando si viaggia in giro per il mondo non sempre capita di soffermarsi in porti, stazioni e aeroporti più a lungo dello stretto necessario per raggiungere la propria destinazione, o ripartire per tornare a casa alla fine del viaggio. Eppure alcuni di questi luoghi sono talmente grandi da sembrare delle piccole città nelle città.

Inoltre, vantano una storia talmente ricca da farli figurare tra le principali attrazioni turistiche della città in cui si trovano, con tanto di itinerari dedicati. È il caso ad esempio della stazione più grande del mondo, ossia il Grand Central Terminal di New York: ecco tutto quello che c’è da sapere su di essa e perché vale davvero la pena di visitarla.

La storia del Grand Central Terminal di New York

Il Grand Central Terminal (o GCT) è diventato uno dei luoghi simbolo della città di New York (anche chiamata la Grande Mela) sin dalla sua inaugurazione, avvenuta nel 1913. Il progetto è stato sviluppato dalla potente famiglia Vanderbilt allo scopo di sostituire la stazione già esistente, ossia la Grand Central Station, ed effettuare il passaggio ai treni a elettricità: una serie di incidenti, tra cui uno nel 1902 che causò la morte di 15 persone, aveva infatti determinato la pericolosità delle locomotive a vapore e costretto New York a proibirne l’utilizzo in città.

Il nuovo edificio, realizzato in stile Beaux-Arts, era già piuttosto ampio nella sua versione originale ma è stato ulteriormente ampliato nel corso degli anni con l’aggiunta di numerose attrazioni e attività commerciali, affermandosi non solo come importante snodo ferroviario ma anche come un simbolo di eleganza e innovazione. 

Una imponente opera di restauro avviata alla fine degli anni ’90, dopo un periodo di declino che rischiava di comprometterne la funzionalità, ha reso questa stazione anche moderna e accessibile per i 750.000 viaggiatori che ospita ogni giorno.

La facciata principale del Grand Central Terminal
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Com'è fatta la stazione più grande del mondo

Il Grand Central Terminal è considerato la stazione più grande del mondo sia per superficie, che misura ben 190.000 metri quadrati, che per numero di banchine: se ne contano infatti 44, con 67 binari. Questi ultimi sono situati tutti sotto il livello stradale e collegati tramite scale e soprattutto rampe per una maggiore accessibilità e rapidità di spostamento.

La facciata dell’ingresso principale si fa subito notare per lo splendido orologio Tiffany - il più grande al mondo - e per la scultura "Transportation" che lo sovrasta, realizzata dall’artista francese Jules Couton: essa rappresenta il dio Mercurio (simbolo di velocità) affiancato da Ercole (simbolo di forza incontrastata) e Minerva (simbolo di saggezza e intelletto). In corrispondenza con il cosiddetto ingresso Vanderbilt si può ammirare invece una statua in ghisa che raffigura una bald eagle, ossia l’aquila dalla testa calva simbolo degli Stati Uniti d’America.

Tappa obbligata per viaggiatori e visitatori è poi l’atrio principale, detto Main Concourse: in questo gigantesco salone (lungo 84 metri, largo 38 e alto 38) si trovano le biglietterie (anche automatiche), i tabelloni con gli orari e le vie di accesso ai vari binari. In posizione centrale è situato il centro informazioni, la cui presenza è ben visibile da lontano anche grazie al Booth Clock che lo sovrasta: si tratta di uno splendido orologio a 4 facce in vetro opalescente, da sempre principale punto di riferimento e di ritrovo per coloro che utilizzano abitualmente la stazione.

Dove si trova Grand Central Terminal e come arrivarci

Il Grand Central Terminal si trova nell’area di Midtown East a Manhattan, a circa 10 minuti da Times Square. L’indirizzo ufficiale è 89 East 42 Street ma sono presenti diversi ingressi, tra cui quello all’incrocio tra Madison Avenue e East 47th Street e quello tra East 48th Street e Park Avenue.

La fermata Grand Central collega la stazione alle linee 4, 5, 6, 7 e S della metropolitana. Attenzione a non confondere il Grand Central Terminal con la Grand Central Station, che è invece un ufficio postale situato in Lexington Avenue.

Cosa vedere al Grand Central Terminal di New York

I viaggiatori che non hanno troppa fretta di raggiungere il proprio binario e sollevano lo sguardo verso l’alto potranno ammirare lo Zodiac Ceiling, l’elegante e suggestivo soffitto celeste del Main Concourse con una decorazione dorata raffigurante le 12 costellazioni dello zodiaco  Il restauro del 1998 ha mantenuto intatta una grossa macchia scura su questo soffitto, in memoria del periodo in cui era consentito fumare all’interno dell’edificio, nonché un piccolo foro risalente al 1957, quando nell’atrio è stato esposto il gigantesco missile American Redstone.

Uscendo dal Main Concourse e procedendo verso l’Oyster Bar & Restaurant si attraverserà la Whispering Gallery o galleria dei sospiri, una piccola galleria con volte a botte dotata di un’acustica molto particolare, in grado di trasmettere da un lato all’altro anche un sussurro in modo estremamente nitido.

Numerose sono poi le zone della stazione dedicata alla famiglia Vanderbilt: abbiamo ad esempio: 

  • la Vanderbilt Hall, che ospita numerosi eventi nel corso dell’anno, compreso l’Holiday Fair o mercato di Natale, e può essere anche affittata per eventi privati;
  • il Vanderbilt Tennis Club, per chi vuole giocare a tennis o andare in palestra all’interno della stazione, aperta fino alle 2 di notte;
  • il Vanderbilt Passage, che porta al grattacielo One Vanderbilt munito di piattaforma di osservazione, per godere di un panorama mozzafiato su tutta Manhattan.
il Booth Clock del Grand Central Terminal
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Un po’ di curiosità sulla stazione più grande del mondo

Ecco infine qualche curiosità sulla stazione più grande del mondo:

  • I treni partono tutti con un minuto di ritardo rispetto all’orario indicato sul tabellone, per consentire ai viaggiatori di attraversare agevolmente le lunghe distanze tra l’atrio e il binario senza rischiare di perdere il treno.
  • La decorazione dello Zodiac Ceiling è in realtà capovolta rispetto alla vera posizione delle costellazioni che raffigura: questo errore è stato notato poco dopo l’inaugurazione del GCT ma non è mai stato corretto.
  • Secondo una leggenda metropolitana, le facciate del Booth Clock erano realizzate in opale, materiale molto pregiato che avrebbe fatto salire il valore dell’orologio a svariati milioni di dollari; essa è stata però smentita nel 2020.
  • L’entrata principale della stazione sbocca in un foyer dedicato a Jacqueline Kennedy Onassis, che negli anni ’70 si batté per impedire la demolizione del Main Concourse e la costruzione della Grand Central Tower, progetti poi abbandonati.
  • Da notare inoltre che il binario 61 del Grand Central Terminal, adesso in disuso, era un tempo il binario privato del Presidente Franklin Delano Roosevelt: egli se ne serviva abitualmente per viaggiare da e verso l’hotel Waldorf Astoria e nascondere al pubblico i segni della poliomielite, che lo aveva costretto su una sedia a rotelle.
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