Tra pali di legno, pietra d’Istria e ingegnose tecniche edilizie, Venezia ha sfidato il tempo e l’acqua per oltre mille anni.
Una foto della laguna di Venezia
Pixabay

Venezia è uno dei luoghi più affascinanti, considerato una delle meraviglie del mondo per la sua unicità architettonica. La città, infatti, è costruita su un arcipelago di isole lagunari, caratteristica che la fa sembrare eternamente sospesa sull’acqua. La sua realizzazione, però, ha richiesto soluzioni ingegneristiche avanzate per garantire stabilità su un terreno paludoso e instabile. Per capire dunque com'è nato uno dei simboli artistici più apprezzato nel mondo, bisogna esplorare come è stata costruita Venezia a partire dalla storia e dalle tecniche che hanno permesso alla città di emergere.

La storia della costruzione di Venezia

Prima di diventare una delle mete turistiche più apprezzate con un passato storico e commerciale di rilievo, Venezia era poco più di un piccolo insediamento. Nello specifico le sue origini risalgono al V secolo d.C., quando le popolazioni locali decidono di rifugiarsi nella laguna per sfuggire alle invasioni barbariche. Inizialmente si tratta di un insieme di semplici palafitte, ma nel tempo si sviluppano tecniche più avanzate per costruire edifici stabili su un terreno fangoso e acquoso.

Per realizzare fondamenta solide, dunque, i veneziani adottano un metodo innovativo: piantare migliaia di pali di legno nel fondale lagunare, fino a raggiungere uno strato compatto. Un’insolita e avanzata soluzione ingegneristica che ha permesso la costruzione di edifici stabili nonostante la presenza costante dell’acqua e la successiva crescita della città in modo del tutto peculiare.

Con il tempo, infatti, Venezia si sviluppa in una rete di canali e palazzi, grazie all’abilità dei suoi architetti e alla qualità dei materiali utilizzati. La città diventa un centro commerciale e politico di primaria importanza, raggiungendo il massimo splendore tra il Medioevo e il Rinascimento.

venezia
Pixabay

Come fa Venezia a galleggiare sull'acqua?

Ma come riesce un’intera città, con tutto il suo peso artistico a non sprofondare rimanendo a galla? Per rispondere adeguatamente a questa domanda è bene chiarire che Venezia non galleggia realmente sull'acqua. Piuttosto è più giusto affermare che si regge su una complessa struttura di pali di legno immersi nel fango lagunare. Questi pali, realizzati principalmente in legno di quercia, larice e ontano, vengono infissi nel substrato argilloso e fangoso fino a raggiungere uno strato più compatto, chiamato caranto. 

Sopra di essi, poi, vengono posate piattaforme in legno e, successivamente, costruiti gli edifici con mattoni e pietra d'Istria. Questa tecnica consente alla città di mantenere la propria stabilità nonostante la presenza costante dell'acqua.

Perché i pali su cui è costruita Venezia non marciscono?

Un valore aggiunto nella sofisticata costruzione di Venezia è rappresentato dalla materia utilizzata. Come già accennato, infatti, il legno scelto è, principalmente, di quercia, larice e ontano. Tutti questi hanno la particolarità di non marcire quando sono immersi in un ambiente anaerobico, ossia privo di ossigeno, come quello della laguna. Altri elementi, però, contribuiscono alla resistenza del legno usato come l'azione dell'acqua salmastra, che contribuisce alla mineralizzazione, rendendo più duri e resistenti i pali utilizzati. Nello specifico queste sono le motivazioni principali alla base di tale mantenimento nel tempo:

  • i pali sono completamente sommersi nel fango della laguna, dove non c’è ossigeno. La sua assenza impedisce la proliferazione dei batteri aerobi e dei funghi lignivori, principali responsabili della decomposizione del legno. Senza questi microorganismi, dunque, il processo di marcescenza viene bloccato.
  • L'acqua lagunare, ricca di sali minerali, contribuisce alla mineralizzazione del legno. Questo vuol dire che, con il tempo, i minerali si depositano nelle fibre legnose, rendendole più dure e simili alla pietra. Questo processo, noto come pietrificazione parziale, aumenta ulteriormente la resistenza strutturale dei pali.
  • I veneziani utilizzavano principalmente legni particolarmente resistenti all’acqua. Il larice, ad esempio, è noto per la sua capacità di diventare più duro quando immerso per lunghi periodi, mentre l’ontano mantiene la sua resistenza strutturale anche in ambienti umidi.
venezia
Pixabay

L'alternanza dei mattoni

L’uso dei pali, però, non è l’unica soluzione alla base della resistenza di Venezia. Un'altra tecnica fondamentale è la così detta alternanza dei mattoni. Questo metodo, impiegato per aumentare la resistenza degli edifici, prevede una disposizione particolare dei mattoni nelle murature per distribuire meglio i carichi e prevenire cedimenti. Insieme all'uso della pietra d'Istria, un materiale altamente resistente all'acqua salmastra, questa tecnica ha garantito la durata nel tempo degli edifici veneziani.

In sostanza, a Venezia, i mattoni non vengono posizionati in modo uniforme, ma con un’alternanza precisa di pieni e forati, disposti secondo una sequenza che ottimizza la distribuzione del peso. Questa tecnica permette di ottenere una struttura più elastica e meno soggetta a cedimenti, un fattore cruciale considerando che gli edifici poggiano su fondamenta in legno e pietra.

Quando è stata costruita Venezia?

La fondazione di Venezia non è avvenuta in un momento preciso, ma è stato il frutto di un processo graduale iniziato nel V secolo d.C. Nonostante questo, però, la data tradizionale della nascita della città è il 25 marzo 421, giorno in cui, secondo la leggenda, sarebbe stata consacrata la prima chiesa veneziana, San Giacomo di Rialto.

Tra l’VIII e il IX secolo, Venezia vive la sua prima grande trasformazione diventando una città vera e propria, con un sistema organizzato di canali, ponti ed edifici pubblici. Nell’828, poi, diventa un importante centro politico e religioso con l’arrivo delle reliquie di San Marco, trafugate da Alessandria d'Egitto. Ed è proprio in questo periodo che si costruisce la prima Basilica in Piazza San Marco e che Venezia consolida la sua autonomia, diventando una potenza marittima nel Mediterraneo.

Il massimo splendore, però, si ha nel XII e XIII secolo. In questo periodo, infatti, Venezia è uno dei centri più ricchi e potenti d’Europa. La costruzione di palazzi in pietra, la realizzazione di grandi opere architettoniche e il dominio sui commerci marittimi segnano l'apice della sua grandezza. Diventa una delle quattro potenti repubbliche marinare e un intenso centro culturale. In quel momento la Serenissima costruisce le pagine più importanti della sua storia, prima di veder eclissare la propria stella a livello politico.

Etichette