
Con la riunificazione di Berlino nel 1990, nel Vecchio Continente, c'è ancora una capitale che è divisa in due parti ben distinte. Si tratta di Nicosia, a Cipro: una circostanza che apre a una serie di riflessioni politiche, economiche e culturali. Vale allora la pena comprendere perché la capitale di Cipro, Nicosia, è divisa in due e quali speranze possono esserci per una (difficile) unificazione.
Cipro, quando l'Europa tocca l'Oriente
Nonostante la sua posizione geografica in Asia occidentale - si trova infatti nel Mar Mediterraneo orientale, a sud della Turchia - l’isola di Cipro è considerata a tutti gli effetti un paese europeo, sia a livello politico che culturale. Cipro, infatti, è membro dell'UE dal 2004 e fa parte dell'Eurozona dal 2008. Da un punto di vista culturale Cipro è affine alla parte sud-est dell’Europa, quindi la Grecia. La frattura tra anima ellenica e turca è proprio ciò che ha portato alla divisione della capitale Nicosia.
Nicosia, città più popolosa di Cipro, il cui nome deriva da Nicosie, retaggio del regno dei Lusignano (nobile famiglia di origine franca, influente dinastia crociata nel Mediterraneo orientale), è separata in due frazioni da una recinzione militare, detta linea verde. A sud c’è la capitale della Repubblica di Cipro. Al nord si trova invece la capitale della Repubblica di Cipro del Nord, riconosciuta solo dalla Turchia.

Perché Nicosia è divisa in due parti separate?
La divisione di Nicosia in due parti separate risale al 1974, ai tempi dell’invasione turca dell’isola di Cipro. Le forze armate di Ankara sbarcarono sulla costa settentrionale dell’isola, nell’Operazione Atilla, per tutelare la minoranza turco-cipriota.
Una risposta forte al colpo di Stato filo-greco del 15 luglio 1974, organizzato dalla Guardia Nazionale cipriota e sostenuto dalla dittatura militare greca al potere ad Atene, per unire l’isola alla Grecia e rovesciare il presidente arcivescovo Makarios III, che invece avrebbe favorito la coesistenza tra greco- e turco-ciprioti. La Turchia, interpretando in maniera libera il Trattato di Garanzia del 1960, intervenne militarmente per ristabilire l’ordine costituzionale, in varie tappe.
La conseguenza fu una vera e propria separazione etnica dell’isola, che portò, nel 1983, alla nascita dell’autoproclamata Repubblica Turca di Cipro del Nord (TRNC), riconosciuta solo dalla Turchia. La comunità internazionale, incluse le Nazioni Unite e l’Unione Europea, continua a considerare illegittima l’occupazione e riconosce la sovranità della Repubblica di Cipro sull’intera isola. Il confine ideale è rappresentato da una Linea Verde, appunto, pattugliata dalle Nazioni Unite.
Com'è divisa la capitale di Cipro
La linea di divisione tra le due zone si chiama Linea Verde, un confine segnato da fili spinati e piantonamenti militari. Tra le linee militari greco-cipriote e quelle turco-cipriote c’è una terra di nessuno, protetta dalle Nazioni Unite.

Le conseguenze della divisione di Nicosia
Oltre a rappresentare uno smacco dal punto di vista umano e culturale, la divisione di Nicosia provoca dei veri dislivelli economici tra le due parti. Quella a sud, che fa effettivamente parte dell’Unione Europea, è prospera. A Nord, invece, vige un pesante isolamento economico e diplomatico.
La speranza di riunificazione
Al momento, le speranze che la situazione si possa ricomporre diplomaticamente sono vicine allo zero. I tentativi di negoziazione sono stati tanti durante gli anni, ma non c’è stato modo di arrivare a una soluzione. Sono ancora troppo forti le differenze politiche, ideologiche e territoriali. Anche se lentamente i rapporti tra i cittadini stanno migliorando, complice la riapertura di alcuni valichi di frontiera.
Informazioni pratiche per visitare entrambe le parti della città
Attraversare la Linea Verde che divide Nicosia sud (Repubblica di Cipro) e Nicosia nord (Repubblica Turca di Cipro del Nord) è semplice. I cittadini dell’Unione Europea, compresi gli italiani, possono accedere liberamente alla parte nord mostrando un documento d’identità valido per l’espatrio oppure un passaporto. Il controllo avviene presso i checkpoint pedonali, come quello centrale in Ledra Street, dove gli agenti nordciprioti registrano i dati del documento ma non rilasciano alcun timbro.
Il soggiorno è consentito per periodi turistici fino a 90 giorni senza necessità di visto. Tuttavia, è sconsigliato entrare a Cipro attraverso l’aeroporto di Ercan o altri punti di accesso nel nord, poiché la Repubblica di Cipro non riconosce tali ingressi come ufficiali. Questo potrebbe comportare complicazioni se si tenta poi di accedere alla parte sud.
Chi intende guidare un veicolo privato nel nord deve stipulare un’assicurazione separata, acquistabile presso i valichi di frontiera, poiché quella emessa nella Repubblica di Cipro non ha validità oltre la Linea Verde. Per visitare la parte sud di Nicosia che fa parte della Repubblica di Cipro (membro dell’UE) non è richiesto alcun visto per i cittadini dell’Unione Europea e di molti altri Paesi.
Cosa vedere a Nicosia, Cipro
Nicosia non è solo la capitale amministrativa di Cipro, ma anche una città-simbolo sia della frattura culturale tra Oriente e Occidente che della possibilità di unificazione. Ecco cosa vedere allora in questa città.
Le Mura Veneziane e le antiche porte della città
Cuore storico della città è il sistema difensivo veneziano del XVI secolo, costruito nel 1567 per proteggere la città dagli Ottomani. Le mura circolari hanno undici bastioni e sono uno degli esempi più completi di architettura militare rinascimentale in Europa.
Da non perdere la Porta Famagosta, un tempo ingresso orientale della città, oggi sede di eventi culturali, mostre e iniziative pubbliche.

Il Buyuk Han
Nella parte settentrionale, uno dei luoghi più iconici è il Buyuk Han, un caravanserraglio del 1572 costruito durante il dominio ottomano. Un tempo destinato a ospitare mercanti e viaggiatori, oggi è un vivace centro culturale.
La Moschea Selimiye
Un altro esempio di trasformazione storica è la Moschea Selimiye, anticamente Cattedrale di Santa Sofia. Costruita nel XIII secolo dai Lusignano in stile gotico francese, fu convertita in moschea dopo l’arrivo degli Ottomani.
Ledra Street e Torre Shacolas
Ledra Street, nel centro della Nicosia sud, è la via principale dello shopping e dei caffè. Qui, attraversando il checkpoint pedonale, è possibile passare dalla parte greca a quella turca della città.
All’estremità meridionale della strada si trova la Torre Shacolas, che ospita un osservatorio panoramico con una vista completa sulla città.
Piazza Eleftherias
A segnare la transizione tra la città storica e quella moderna è Piazza Eleftherias, completamente rinnovata su progetto dell’architetta Zaha Hadid. Il design futuristico, i ponti pedonali sospesi e le terrazze verdi rendono questo spazio all’avanguardia.
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