A Villafranca di Verona, tra le distese venete che profumano di storia e laboriosità, c’è un luogo che è un vero gioiello: il Museo Nicolis. Non un semplice museo ma un vero e proprio viaggio attraverso il genio umano, raccontato con il linguaggio delle macchine, degli strumenti, delle invenzioni che hanno segnato il nostro modo di vivere e di sognare. idealista/news ha parlato con la presidente Silvia Nicolis che ce ne svela i segreti.
Il Museo nasce dalla visione e dalla passione di Luciano Nicolis, imprenditore veronese che ha trasformato il suo amore per la tecnica e la meccanica in una collezione straordinaria, curata con la dedizione di chi sa che ogni bullone, ogni ingranaggio, ogni volante nasconde una storia. Oggi, a guidare questa eredità è la figlia Silvia, presidente del museo.
Entrare al Nicolis significa immergersi in un racconto senza tempo. Le automobili d’epoca, con le loro linee eleganti e i cromatismi che riflettono il secolo scorso, non sono semplici veicoli ma opere d'arte del movimento. Accanto a loro si trovano motociclette e biciclette, testimoni di un’evoluzione che ha accompagnato generazioni intere, dai primi tentativi artigianali fino all’affermazione di design e velocità.
Il museo però non si limita ai mezzi di trasporto. Qui la tecnologia diventa anche musica e parola: nel museo sono infatti custoditi antichi strumenti musicali, macchine da scrivere, centinaia di macchine fotografiche che se potessero parlare racconterebbero centinaia e centinaia di storie nella Storia. Aerei e motori evocano la prima ebbrezza di chi provò la grande avventura del volo e la potenza della meccanica dei primordi.
C’è anche spazio per la competizione e il mito sportivo, con una collezione di volanti di Formula 1 che trasporta il visitatore direttamente nell’adrenalina dei circuiti, mentre alcuni reperti legati alle due guerre mondiali ricordano quanto la storia non debba mai essere dimenticata.
Al Museo Nicolis ogni oggetto è stato riportato al primitivo splendore e al pieno funzionamento, collocato e raccontato con cura, per non essere solo un semplice reperto ma voce che parla a chi lo osserva. Una visita in questo luogo di storia e tecnologia non è solo un'ora passata piacevolmente ma una vera esperienza immersiva nel tempo.
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