L'Impero Inca rimane una fonte inesauribile di fascino. In soli 100 anni, gli Inca costruirono un impero che si estendeva dall'attuale Ecuador al Cile, con il suo centro in Perù. Costruirono una rete stradale lunga migliaia di chilometri, città perfettamente integrate sulle vette andine e terrazzamenti agricoli che rimangono fertili ancora oggi.
Questa combinazione di ingegneria, misticismo e la sensazione che il loro mondo sia improvvisamente scomparso, lasciando dietro di sé misteriose rovine, è probabilmente ciò che ci attrae di questa civiltà. Machu Picchu, la cittadella "perduta" riscoperta all'inizio del XX secolo, simboleggia tutto questo.
Tuttavia, non è l'unico gioiello architettonico Inca. Esistono altri siti altrettanto magnifici, sebbene molto meno noti. Tra questi, spicca Choquequirao, soprannominata "la sorella sacra di Machu Picchu". La sua maestosità, la sua posizione segreta e la sua aura mitica ne fanno una meta imperdibile per gli amanti della storia e dell'avventura.
Choquequirao: la cittadella nascosta
Situato a oltre 3.000 metri di altitudine nella regione di Cusco, Choquequirao è impressionante sia per le sue dimensioni (si pensa che solo il 30% del totale sia stato scavato) sia per la sua posizione, circondato da montagne, quasi sempre avvolto dalla nebbia e custodito da voragini.
Per questo motivo, a differenza di Machu Picchu, raggiungibile con treni turistici e ben integrato negli itinerari turistici, arrivarci è una vera e propria odissea. A causa del suo isolamento, senza linee ferroviarie o strade nelle vicinanze, sono necessari almeno due giorni di impegnative escursioni per raggiungere il sito, il che spiega la sua scarsa affluenza.
Oltre alla loro posizione, un'altra differenza fondamentale tra i due siti è la loro funzione. Secondo le teorie più accreditate, Machu Picchu era una residenza reale legata all'Inca Pachacútec e un centro cerimoniale. Choquequirao, invece, funzionò come una città amministrativa e religiosa di grande importanza , soprattutto durante gli anni della resistenza Inca contro l'avanzata spagnola.
La città è divisa in nove settori, ognuno dei quali comprende la piazza principale, vari templi, l'ushnu cerimoniale, magazzini e piattaforme monumentali e sacre. Tra queste piattaforme o terrazze, spiccano le famose Fiamme del Sole: 22 incisioni in pietra con figure disposte sulle pareti di 15 terrazze raffiguranti animali e esseri umani. Tutto ciò dimostra una conoscenza architettonica raffinata quanto quella di Machu Picchu.
Altri tesori nascosti degli Inca
Sebbene Machu Picchu sia la cartolina più bella del Perù, il mondo Inca è ricco di città e fortezze che offrono uno sguardo affascinante su questa cultura.
Una di queste è Vilcabamba, la leggendaria capitale della resistenza Inca, trasformata in un mito dopo decenni di ricerche. I suoi resti, ricoperti dalla giungla, fanno parte dei siti archeologici di Espíritu Pampa, Vitcos e Rosaspata. Sebbene non abbiano la monumentalità di Machu Picchu, hanno un grande significato storico perché fu lì che Manco Inca e i suoi discendenti combatterono fino alla fine contro i conquistadores.
Un altro sito impressionante è Sacsayhuamán, alla periferia di Cusco. Non si tratta di una città imponente nel mezzo della giungla, ma di una monumentale fortezza cerimoniale, famosa per i suoi blocchi ciclopici incastrati con tale precisione che ancora oggi è difficile spiegare come siano stati spostati e scolpiti senza ferro o ruote.
Degna di nota è anche Ollantaytambo, nella Valle Sacra, un complesso di terrazze difensive e urbane che conserva ancora la sua struttura originale, con strade, canali e abitazioni Inca ancora in uso. È uno dei pochi luoghi in cui si percepisce ancora la continuità tra il mondo Inca e la vita quotidiana moderna.
Ognuno di questi siti, così diversi tra loro, ci ricorda che l'eredità Inca non si limita solo a Machu Picchu. È vero che Machu Picchu si è consolidato fin dalla sua "riscoperta" come icona globale e Patrimonio dell'Umanità, ma gli Inca erano una grande civiltà insediata tra la possente catena montuosa delle Ande, le cui radici sono ancora oggi percepibili in molti villaggi andini del Perù.
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