Scopri la cucina tradizionale della Toscana nei piatti tipici della regione, dalla bistecca fino alla ribollita, passando per la pasta ripiena.
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piatti tipici toscani
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La Toscana è una regione dove la cultura gastronomica si intreccia profondamente con la vita quotidiana e le sue radici contadine. Vuoi conoscere i piatti tipici toscani più autentici? Ecco una panoramica completa delle specialità che rendono la cucina toscana unica in Italia e nel mondo. Dalle zuppe rustiche ai secondi di carne, dai prodotti locali ai dolci tradizionali, ti guideremo in un viaggio tra sapori, storia e territorio.

La bistecca alla fiorentina

La "Fiorentina" è senza dubbio il piatto simbolo della cucina fiorentina, conosciuto in tutto il mondo, forse il cibo più mangiato in Toscana. Si tratta di una spessa costata di carne di razza Chianina cotta alla brace, rigorosamente al sangue, e servita semplicemente con sale e pepe. L’origine risale all’epoca dei Medici, quando per la festa di San Lorenzo si cuocevano grandi quantità di carne sulla pubblica piazza.

Oggi esistono varianti di questo piatto tipico toscano di carne che utilizzano anche carne di altre razze bovine, ma la vera fiorentina deve avere uno spessore di almeno 3-5 cm e il classico “osso a T”. Si gusta come piatto unico, spesso accompagnata da fagioli all’olio o insalata. Una curiosità: la cottura standard richiede solo pochi minuti per lato, per mantenerne morbidezza e sapore, e in Toscana non è bene chiederla molto cotta.

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La ribollita di Pisa

La ribollita è uno dei più celebri piatti della tradizione contadina pisana e toscana. Il suo nome significa letteralmente “ribollita”, cioè cotta due volte: si tratta di una zuppa a base di pane raffermo e verdure, tra cui spiccano cavolo nero, fagioli, carote, cipolle e sedano. Nasce come piatto di recupero, cucinato il venerdì o il sabato con gli avanzi della settimana, e poi fatto “ribollire” nei giorni successivi per esaltarne i sapori.

Le varianti di questo piatto tipico toscano vegetariano si differenziano da zona a zona e da famiglia a famiglia, ma il filo conduttore resta sempre lo spirito di cucina povera e antispreco. Si consuma prevalentemente in inverno, quando gli ortaggi sono di stagione. 

Il caciucco livornese

Si tratta della zuppa di pesce più famosa della costa tirrenica, simbolo di Livorno e piatto tipico toscano di pesce per eccellenza. La sua origine è avvolta nella leggenda: si dice sia nato per recuperare il pescato avanzato, spremendo ogni risorsa dal mare. Oggi si prepara con almeno cinque varietà diverse di pesce (seppie, polpi, scorfano, palombo, cozze, gallinella) e viene servito in abbondante salsa di pomodoro e aglio, spesso accompagnato da pane tostato strofinato con aglio.

Esistono varianti anche a Viareggio e in altre località costiere. Il piatto veniva tradizionalmente consumato nei giorni di festa, ma oggi si trova tutto l’anno nelle trattorie livornesi. Il cacciucco è un piatto che richiede un certa abilità per essere cucinato a regola d’arte.

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Crostini di fegatini

I crostini di fegatini sono l’antipasto toscano per eccellenza e uno dei prodotti tipici toscani di Siena. La ricetta consiste in fettine di pane sciapo, spesso abbrustolito o raffermo, spalmate con una crema di fegato di pollo, aromatizzata con acciughe, capperi, vino Vin Santo, erbe aromatiche e a volte una punta di burro.

Pare che questa preparazione risalga al Medioevo, quando nulla andava sprecato, men che meno le interiora. Non è raro trovare crostini addolciti persino da un pizzico di Vin Santo o da una cucchiaiata di salsa di pomodoro. La crema per i fegatini è uno di quei prodotti tipici toscani da regalare perché si vende in comodi barattolini da mettere in valigia. Il colore scuro e la sapidità li hanno resi un accompagnamento perfetto per i vini rossi toscani.

La pappa al pomodoro

Il re dei comfort food della cucina toscana, ad Arezzo se ne custodisce una versione particolarmente gustosa. È una zuppa rustica fatta con pane raffermo toscano, pomodori maturi, aglio, basilico, olio extravergine e brodo vegetale. Simile alla panzanella toscana, si tratta di un piatto della tradizione contadina, nato per riciclare il pane vecchio e arricchito dai pomodori portati in Europa dopo la scoperta dell’America.

Si mangia sia calda o anche tiepida, infatti è annoverata anche tra i piatti tipici toscani estivi. Ogni famiglia ha la sua variante: c’è chi preferisce abbondare con l’aglio, chi aggiunge un tocco di peperoncino.

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I tordelli lucchesi

A Lucca si preparano i tordelli, una pasta ripiena tipica, dalla forma a mezzaluna e dal ripieno ricco e corposo. Il ripieno tradizionale unisce carne di manzo, maiale, pane raffermo, uova, parmigiano, pecorino, bietole e spezie. Spesso vengono serviti con il classico ragù lucchese, ma esistono varianti “in bianco” oppure conditi semplicemente con burro e salvia.

I tordelli erano storicamente preparati per le grandi occasioni, soprattutto per la domenica o durante il periodo del Carnevale. In passato, si usavano avanzi di carne già cotta per arricchire il ripieno, conferendo ai tordelli un sapore unico e profondo.

Il lardo di Colonnata

Questo prodotto tipico delle Alpi Apuane, nella provincia di Massa Carrara, è una delle eccellenze alimentari toscane. Si tratta di un lardo di maiale stagionato in vasche di marmo di Carrara, aromatizzato con erbe e spezie (rosmarino, aglio, pepe, cannella, noce moscata). Questo metodo di conservazione risale ai tempi dei cavatori di marmo che, per tenersi su di forza, portavano con sé questo alimento energetico.

Dopo la salatura, il lardo viene fatto riposare per almeno sei mesi nelle tipiche “conche” di marmo che ne assicurano la perfetta stagionatura. Lo si gusta affettato sottilissimo, su pane caldo, o come ingrediente di insaporimento. Il lardo di Colonnata ha ottenuto il riconoscimento IGP e la sua produzione, legata al marmo, lo rende unico al mondo.

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L'acquacotta grossetana

L’acquacotta è una zuppa semplice ma sostanziosa tipica della Maremma grossetana, nata come pasto dei butteri, i pastori locali. Gli ingredienti tradizionali sono pane raffermo, acqua, olio, cipolla, pomodoro, sedano, carota ed erbe aromatiche come il mentuccia; spesso si aggiunge anche un uovo in camicia.

Il nome stesso (“acquacotta”) sottolinea la semplicità della ricetta, ricca di verdure selvatiche e ciò che offriva la natura. Con il tempo la ricetta si è arricchita di altri ingredienti come patate, funghi o pecorino. È un piatto tipicamente autunnale o invernale, che riscalda e sazia. 

La zuppa del carcerato

Questa zuppa dal nome insolito è una pietanza povera nata a Pistoia, legata alle mense delle carceri della città. È una zuppa composta da pane raffermo ammollato in brodo vegetale, arricchita da pomodoro, aglio, cipolla, erbe aromatiche e, nelle versioni moderne, anche da un filo d’olio a crudo.

Spesso si aggiungevano pochi legumi o verdure, secondo disponibilità. Si narra che fosse così chiamata perché veniva servita ai detenuti, rappresentando per loro l’unico pasto caldo della giornata. È un piatto che si consuma oggi nelle sagre e nelle rievocazioni storiche.

La mortadella di Prato

La mortadella di Prato è un insaccato cotto tipico dell’omonima città, assai diverso dalla celebre mortadella bolognese. La preparazione utilizza tagli meno nobili di carne di suino e spezie, pepe, aglio, coriandolo e soprattutto Alchermes, che le conferisce un colore rosato e aroma particolare. Il suo sapore spiccato e leggermente dolce l’ha resa una specialità “di recupero”, molto apprezzata nei tempi in cui non si buttava via nulla.

Si consuma sia affettata che in cucina, per arricchire ripieni o preparare il classico “panino”. Ogni anno a Prato si celebrano le sue tradizioni culinarie con la “Fiera della Mortadella”, riconosciuta dal 2016 come prodotto IGP.

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Le radici contadine e il valore della semplicità in Toscana

Alla base della cucina toscana c’è una filosofia che mette in primo piano la genuinità degli ingredienti e la saggezza delle tradizioni contadine. Il pane sciapo, senza sale, nasce come risposta alle tasse imposte sul sale nel Medioevo, ma oggi è diventato un simbolo della regione e ingrediente fondamentale di molte ricette. L’olio extravergine d’oliva, prodotto nelle colline toscane, è il condimento principe che esalta ogni piatto senza coprirne i sapori. Per provare ogni giorno questa gastronomia mai banale, ecco gli annunci di idealista per cercare casa:

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