Nel cuore dell’Aspromonte, un piccolo borgo calabrese mantiene viva la lingua grecanica tra cultura, storia e autenticità.
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Dove si parla greco in Calabria
Jacopo Werther, CC BY-SA 4.0 Wikimedia commons

In provincia di Reggio Calabria si trova una piccola frazione del Comune di Condofuri dove il greco sopravvive nella quotidianità: Gallicianò, piccolo borgo dell’Aspromonte. Si tratta dell’ultimo baluardo della lingua grecanica, una variante antica che fonde radici elleniche, bizantine e latine. Ecco tutto quello che serve sapere sul paese dove si parla greco in Calabria: storia, tradizioni, come raggiungerlo, cosa vedere e vivere a Gallicianò oggi.

Dove si parla il dialetto greco in Italia?

In Italia, la lingua greca viene ancora parlata in alcune piccole comunità situate nel Sud, in particolare in Calabria e in Puglia. Nella zona della Calabria meridionale, soprattutto nei paesi di Bova, Roghudi, Gallicianò e Condofuri, si conserva il greco di Calabria o "grecanico". 

Anche in Puglia si parla greco?Sì, la Grecìa Salentina, una piccola area tra Lecce e Otranto, è il cuore della tradizione linguistica e culturale greca, con paesi come Calimera, Martano, Sternatia e Zollino dove è possibile sentire espressioni della lingua grika. 

L'Italia custodisce un patrimonio linguistico ricchissimo: oltre all'italiano, nel Bel Paese si parlano 12 lingue minoritarie e moltissime sono le lingue regionali, alcune delle quali sono protette dallo Stato.

Queste varietà linguistiche sono testimonianza di antiche colonizzazioni greche e di una straordinaria continuità culturale, anche se oggigiorno la lingua è parlata soprattutto dagli anziani e viene tutelata con progetti culturali e iniziative scolastiche volte a preservarne la memoria.

Dove si parla greco in Calabria
Jacopo Werther, CC BY-SA 4.0 Wikimedia commons

Il cuore della lingua greca in Calabria

Gallicianò è considerato la “piccola Acropoli della Calabria” e la “capitale del Greco di Calabria”, è l’unico borgo interamente ellenofono d’Italia. Qui si parla ancora il grecanico, parlata che affonda le sue radici nell'antica Magna Grecia ormai rara, che viene trasmessa soprattutto in famiglia. Il borgo rappresenta un esempio unico di tutela dell’identità locale: qui la cultura ellenica viene tramandata attraverso la lingua, la musica, i riti religiosi e l’ospitalità degli abitanti.

Progetti locali e nazionali sostengono la valorizzazione del borgo di Gallicianò e delle sue tradizioni. La presenza di musei, eventi dedicati alla lingua greca e iniziative culturali contribuisce a mantenere vivo questo prezioso patrimonio.

Dove si parla greco in Calabria
Cesare Barillà, CC BY-SA 4.0 Wikimedia commons

Le origini greche del borgo

La presenza della lingua greca in Calabria ha origini molto antiche: risale almeno al VI secolo d.C., con influenze provenienti dalla Grecia e dal Medio Oriente. Secondo la tradizione, Gallicianò fu fondato da profughi bizantini provenienti dalla Macedonia nel X secolo dopo le invasioni bulgare. 

L’isolamento tra le montagne dell’Aspromonte ha permesso di conservare lingua, tradizioni e riti religiosi di matrice greco-ortodossa.

Interessante notare che in Calabria si parla anche albanese, grazie alla comunità degli Arbëreshë, discendenti diretti degli albanesi che si stabilirono nel XV secolo nel sud Italia per scampare all'avanzata dell'Impero Ottomano. Ancora oggi, per questo, in Calabria, Molise, Puglia e Sicilia, l'albanese è presente come lingua minoritaria.

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Jacopo Werther, CC BY-SA 4.0 Wikimedia commons

Cosa vedere a Gallicianò

Camminando tra le viuzze del paesino, è facile lasciarsi affascinare da tradizioni millenarie, testimonianze di spiritualità profonda e architetture semplici ma ricche di storia. Qui folklore, musica popolare e sapori unici convivono in alcune peculiarità del borgo:

  • chiesa ortodossa della Madonna di Grecia: edificata grazie all’architetto Domenico Nucera, la chiesa richiama le forme dei templi greci e ospita liturgie secondo il rito ortodosso. Ogni anno, il 14 agosto, si celebra la Dormizione di Maria con una suggestiva processione.
  • Museo Etnografico: dedicato ad Angela Bogasari Merianoù, raccoglie oggetti e testimonianze della cultura locale.
  • Festa patronale di San Giovanni Battista: il 29 agosto tutto il paese si anima per la celebrazione del santo patrono con riti religiosi e manifestazioni culturali.
  • Tarantella grecanica e musica popolare: la musica e la danza sono parte integrante della vita comunitaria; Gallicianò è riconosciuta come “capitale” della musica grecanica.
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Jacopo Werther, CC BY-SA 4.0 Wikimedia commons

Come arrivare a Gallicianò

Per raggiungere questo incantevole borgo della Calabria grecanica, si parte da Reggio Calabria e si percorrono circa 60 chilometri verso sud-est.

  • In auto: Il percorso più comune segue la Strada Statale 106 fino a Melito di Porto Salvo, poi si devia verso l’entroterra in direzione Condofuri. Da qui, si imbocca una strada provinciale tortuosa ma panoramica, che si snoda tra uliveti, boschi e scorci sulla fiumara dell’Amendolea. L’ultima parte del viaggio attraversa paesaggi montani tra silenzi e natura incontaminata. Dopo circa un’ora e mezza di viaggio, si arriva nel cuore di Gallicianò, sospeso tra le montagne dell’Aspromonte e la memoria della cultura greca antica.
  • In treno: dalla stazione di Reggio Calabria Centrale tramite i collegamenti ferroviari nazionali si prosegue in treno regionale fino alla stazione di Condofuri (linea Reggio Calabria–Melito di Porto Salvo–Catanzaro). Dalla stazione di Condofuri, Gallicianò dista circa 15 km: il percorso finale si copre in auto, taxi o con i bus locali, poiché non esistono collegamenti diretti fino al borgo.
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Jacopo Werther, CC BY-SA 4.0 Wikimedia commons

Cosa mangiare a Gallicianò

Tra le specialità spiccano la lestopitta, un pane senza lievito cotto sulla pietra e servito con salumi, formaggi o miele, e le crispelle, frittelle di farina spesso farcite con acciughe o salumi locali. Non mancano i piatti di carne di capra e i formaggi artigianali, come il pecorino e la ricotta calda. 

Gli amanti delle verdure possono gustare contorni di melanzane, peperoni e altri ortaggi di stagione cucinati secondo tradizione grecanica. Per concludere, i dolci a base di miele e frutta secca e un bicchiere di vino rosso locale rendono il pasto davvero autentico.

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Cirimbillo, CC BY-SA 3.0 Wikimedia commons

Vivere in Aspromonte

Questo piccolo borgo incastonato nell’Aspromonte orientale abbraccia la lentezza e la profondità di una vita semplice, dove la natura domina il paesaggio e scandisce il tempo. Qui il rapporto con la terra e con le antiche tradizioni grecaniche è ancora fortissimo, si cammina tra ulivi secolari, agrumeti, torrenti e boschi silenziosi che offrono aria pulita e silenzio assoluto. In Aspromonte orientale si riscopre una Calabria autentica e poco conosciuta, con una comunità che accoglie con calore chiunque desideri scoprire le proprie radici. Se vuoi vivere dove passato e presente si intrecciano nella lingua, nei sapori e nelle tradizioni, scopri su idealista le principali opportunità immobiliari della zona: 

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