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L'università in tempi di crisi si sceglie anche in base agli affitti delle stanze

Con un affitto medio mensile che, secondo i dati di easystanza, a Roma si aggira sui 450 euro e a Milano arriva a 460 euro per una camera in un appartamento, cui si aggiungono i costi di vitto, libri e tasse, è oggi sempre più difficile per le famiglie italiane consentire ai figli di studiare fuori sede e investire sul loro futuro

Mancano pochi giorni all’inizio del primo semestre dell’anno accademico 2012-2013 e molte famiglie italiane iniziano a fare i conti con quanto costa mantenere un figlio che ha scelto di laurearsi in un'università lontana dalla propria residenza o diversa da quella della propria città.
Frequentare un'università come fuori sede, infatti, può rappresentare per la propria famiglia una spesa affrontabile solo con grandi sacrifici e, specialmente in questo particolare momento di crisi, sempre più spesso non sostenibile per un nucleo familiare con un reddito medio, che si può trovare nella situazione di dover rinunciare a investire sul futuro dei propri figli

Il costo più importante è normalmente quello dell’alloggio e, se si considera che i posti letto disponibili presso case dello studente o collegi universitari in Italia possono accogliere appena il 5% dei fuori sede, è evidente che le sistemazioni in abitazioni private sono la soluzione largamente più diffusa

Se la scelta della famiglia ricade poi su una soluzione indipendente, i costi complessivi risultano davvero elevati, considerando che l'affitto, ad esempio, di un monolocale a Milano, pur variando molto in base alla zona, può arrivare a 800 euro mensili, cui andranno aggiunte anche le spese per luce, acqua, riscaldamento etc

Per questo motivo la soluzione preferita dagli universitari è spesso quella di coabitare con altri studenti, affittando una stanza o un posto letto , il cui costo medio può cambiare anche in modo significativo, così come testimoniano i dati raccolti attraverso il sito easystanza.it, che si basano su oltre 30.000 annunci al mese tra chi offre e cerca appartamenti in condivisione in Italia

Prendendo in considerazione le sedi delle cinque città universitarie più richieste, i dati di easystanza mostrano che, nel caso di Milano, che risulta essere la città più cara della penisola, per l'affitto di una stanza in condivisione il costo medio mensile scende  460 euro, mentre a Roma è sui 450 euro, per arrivare a 380 euro a Firenze, 350 euro a Torino e 320 euro a Bologna, che si attesta come la più economica tra le città universitarie italiane dove maggiormente si concentrano gli studenti fuori sede

Un conto davvero salato per le famiglie, soprattutto se si calcola che al costo dell’alloggio si dovranno poi aggiungere il vitto, le tasse universitarie, i libri di testo e le eventuali spese extra

I dati sugli affitti medi di una camera singola o doppia in un appartamento in condivisione sono regolarmente pubblicati su easystanza e periodicamente aggiornati nella sezione affittometro, che consente di ricavare una stima dell’affitto medio per le principali città italiane, particolarmente utile per avere una panoramica sui prezzi, anche nel momento in cui si inizi a valutare la scelta della sede universitaria che, in questi tempi più che mai, potrebbe essere influenzata più dal portafoglio, che dalla reputazione dell'ateneo

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