L’acqua è un bene prezioso e, soprattutto d’estate, non andrebbe mai sprecata. Per questo molte persone non sempre utilizzano l’acqua corrente per innaffiare le piante, ma trovano soluzioni alternative, come ad esempio l’acqua piovana o l’acqua della piscina. Quest’ultima, però, potrebbe contenere del cloro, naturalmente usato per disinfettare l’acqua. Scopri, dunque, se si può usare l’acqua della piscina per le piante.
Come sapere se l’acqua della piscina è adatta alle piante?
Prima di procedere all'utilizzo dell'acqua di piscina per l'irrigazione, è importante considerare alcuni fattori cruciali come la concentrazione di cloro e altri prodotti chimici. Il cloro, in particolare, può essere dannoso per le piante se presente in quantità elevate.
Un altro aspetto da considerare è il pH dell'acqua, che dovrebbe essere controllato e, se necessario, corretto prima dell'uso per irrigazione. Un pH troppo alto o troppo basso può influire negativamente sulla salute delle piante.
Qual è l’impatto del cloro sulle piante
Com’è noto, questo elemento chimico può interferire con la crescita vegetale, danneggiando le radici e alterando la composizione del suolo, che è vitale per il nutrimento e la salute delle piante. L'esposizione prolungata al cloro, quindi, può rendere spente le piante, in quanto non riescono ad assorbire tutti i nutrienti necessari per crescere.
Esistono piante resistenti al cloro?
Naturalmente, non tutte le piante sono ugualmente sensibili agli effetti del cloro. Esistono alcune colture da orto, come ad esempio peperoni, broccoli e pomodori, che resistono meglio a questa sostanza chimica. Anche altre piante come petunie, asparagina, fucsia e crassula riescono a gestire concentrazioni moderate di questa sostanza disinfettante. Tuttavia, è sempre meglio controllare la qualità dell’acqua se le colture sono destinate a uso alimentare.
Le piante più sensibili al cloro
Le piante meno resistenti al cloro, d’altro canto, possono soffrire la decolorazione, bruciature delle foglie e riduzione della crescita quando nell’acqua si trova questa sostanza. Tra le specie più sensibili:
- Hedera helix (Edera comune): questa pianta rampicante può subire gravi danni alle foglie.
- Rose: i cespugli di rose possono bruciarsi o perdere il colore se a contatto con cloro.
- Laurus nobilis (Alloro): l'alloro può mostrare segni di stress e danni alle foglie se ci sono tracce di cloro.
Metodi alternativi per usare l’acqua della piscina
Per ridurre i rischi associati all'utilizzo diretto dell'acqua clorata per l'irrigazione, esistono diverse tecniche che possono aiutare a mitigare gli effetti del cloro. Così facendo potrai, da un lato, ridurre lo spreco d’acqua e, dall’altro, garantire il benessere delle tue piante.
Tecniche per ridurre la concentrazione di cloro
Tra i metodi più efficaci per eliminare il cloro dall’acqua o, semplicemente, ridurre la sua presenza, potresti considerare di:
- Lasciare l'acqua esposta al sole per alcuni giorni: permette l'evaporazione naturale del cloro.
- Utilizzare additivi chimici neutralizzanti, come il tiosolfato di sodio, può accelerare il processo di eliminazione del cloro.
- Diluire l'acqua clorata con acqua non trattata è un altro metodo efficace per ridurre la concentrazione di cloro. Questa tecnica è particolarmente utile sui grandi volumi.
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