In cucina non dovrebbe mai mancare l’erba cipollina, una pianta aromatica conosciuta scientificamente come Allium schoenoprasum. Grazie al suo sapore leggermente pungente, simile a quello della cipolla, arricchisce piatti di ogni tipo, dai primi ai secondi, fino alle insalate fresche e alle salse. Ma come coltivare l’erba cipollina in casa? Ecco cosa dovresti sapere.
Come si coltiva l'erba cipollina
Coltivare l’erba cipollina è semplice, anche per chi non ha grande esperienza con le piante aromatiche. Questa specie si adatta facilmente sia alla coltivazione in vaso che in piena terra, risultando qundi ideale per orti, balconi e terrazzi. L’importante, però, è che il terreno sia ben drenato, ma anche ricco di sostanza organica e leggermente umido.
Ma quando vanno piantati i semi di erba cipollina? Dovrai effettuare la semina in primavera, direttamente a dimora o in contenitori, coprendo leggermente i semi con il terriccio. Dopo questo primo passaggio, per ottenere una pianta rigogliosa è importante garantire una buona esposizione alla luce: almeno 5-6 ore al giorno sono l’ideale.
Infine, l’irrigazione deve essere regolare: il terreno va mantenuto leggermente umido, soprattutto nei periodi più caldi, evitando però l’acqua stagnante nel sottovaso. Una volta che le piantine hanno raggiunto un’altezza sufficiente (circa 15 cm), puoi iniziare a raccogliere le foglie tagliandole alla base con forbici pulite.
Dove va messa l'erba cipollina: in casa o fuori?
L’erba cipollina può essere coltivata sia all’aperto che in casa. Tuttavia, all’esterno cresce meglio in aiuole soleggiate o parzialmente ombreggiate. In giardino o sul balcone, resiste bene sia alle temperature miti che a quelle più fresche, tollerando anche brevi periodi di gelo durante l’inverno.
Se preferisci coltivarla in casa, infine, assicurati di posizionare il vaso vicino a una finestra luminosa, dove possa ricevere luce diretta per alcune ore al giorno. In ambienti interni è sempre importante monitorare l’umidità del terreno e garantire un buon ricambio d’aria.
Il fiore dell'erba cipollina
Non tutti sanno che, tra la tarda primavera e l’inizio dell’estate, la pianta produce piccoli fiori di colore viola-rosato, riuniti in infiorescenze che spiccano tra le foglie. Questi fiori non sono solo decorativi: sono commestibili e possono essere utilizzati in cucina per arricchire insalate, piatti freddi e preparazioni gourmet. I fiori attirano inoltre api e altri insetti impollinatori, contribuendo così a un ambiente più sano.
L'erba cipollina è tossica? Ecco cosa sapere
L’erba cipollina non è tossica per l’uomo, soprattutto perché è ampiamente apprezzata in cucina. Tutte le parti della pianta comunemente utilizzate, ovvero foglie e fiori. D’altra parte, bisognerà stare attenti agli effetti su cani e gatti. Soprattutto per questi ultimi, l’erba cipollina può essere particolarmente tossica, anche se cotta. Per questo, bisognerà tenerla lontana dalla loro portata.
Le principali differenze tra erba cipollina e cipolla
Anche se il sapore di cipolla ed erba cipollina è tendenzialmente simile, le piante sono botanicamente diverse tra di loro. Pur facendo parte della stessa famiglia, infatti, presentano alcune differenze.
- L’erba cipollina è una pianta perenne caratterizzata da foglie sottili, cilindriche e cave, oltre che dal colore verde brillante. Si adatta bene sia alla coltivazione in vaso che in piena terra, richiedendo poche cure e resistendo anche alle basse temperature; inoltre, può essere raccolta più volte durante l’anno grazie alla sua crescita continua.
- La cipolla (Allium cepa), invece, è una pianta biennale coltivata soprattutto per il suo bulbo, che costituisce la parte più utilizzata in cucina. Questa pianta invece di spazi più ampi per lo sviluppo del bulbo e predilige terreni sciolti e ben drenati. Si raccoglie in genere una sola volta per stagione.
Come si mangia l'erba cipollina?
Questa pianta si consuma prevalentemente cruda, appena tagliata, per mantenere intatto tutto il suo aroma e le sue proprietà. È importante, infatti, non cuocere troppo l’erba cipollina: la cottura prolungata ne attenua il profumo e fa perdere gran parte delle sostanze aromatiche. Potrai quindi usarla per:
- Insaporire insalate fresche, patate bollite, uova sode o strapazzate
- Aggiungere aroma a formaggi freschi, burro o ricotta.
- Guarnire zuppe, vellutate e minestre subito prima di servire.
- Arricchire salse fredde come la salsa allo yogurt o la maionese.
- Decorare piatti di pesce, carpacci e tartare.
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