Facile da curare e dai colori sgargianti, la pianta Iresine è l'ideale per dare un tocco di vitalità alla casa o al giaridno.
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piante iresine
Sabina Bajracharya, CC BY-SA 4.0 Wikimedia commons

La Iresine è una delle piante ornamentali più belle, in quanto è conosciuta per le sue foglie dai colori intensi che spaziano dal rosso porpora al verde brillante. Originaria delle zone tropicali dell’America centrale e meridionale, la pianta Iresine si è guadagnata una fama del tutto peculiare tra chi ha il pollice verde. Ecco, allora, come coltivarla e cosa sapere.

Come curare la pianta Iresine

Questa pianta appartenente alla famiglia delle Amarantacee è anche popolare per la relativa facilità di coltivazione. Tuttavia, come per ogni specie vegetale, è fondamentale seguire alcune buone pratiche per farla prosperare nel tempo. 

Puoi iniziare dalla scelta del substrato giusto, che dovrebbe ben drenato e ricco di materia organica. Un mix di terriccio universale e torba, con l’aggiunta di una piccola percentuale di sabbia, favorisce lo sviluppo delle radici e previene i ristagni d’acqua. L’irrigazione deve essere regolare: il terreno va mantenuto leggermente umido, ma mai inzuppato. Molto, però, dipende dalla stagione dell’anno: in estate le annaffiature devono essere più frequenti, mentre in inverno si può ridurre la quantità d’acqua.

Non dimenticare, inoltre, che questa pianta richiede una certa concimazione: durante la primavera e l’estate, puoi usare un fertilizzante liquido per piante verdi da applicare ogni 15-20 giorni. Infine, è utile effettuare regolarmente delle cimature: a differenza della potatura canonica, dovrai solo rimuovere le cime dei rami, così da stimolare la crescita laterale.

pianta iresine
Krzysztof Ziarnek, Kenraiz, CC BY-SA 4.0 Wikimedia commons

​Qual è la temperatura adatta per le iresine?

Tra le attenzioni che bisogna fornire alla pianta Iresine, la temperatura è sicuramente un elemento centrale. Essendo originaria delle regioni tropicali, questa specie predilige un clima caldo e umido. La temperatura ideale per la si aggira tra i 18°C e i 24°C. È importante evitare sbalzi termici improvvisi e temperature inferiori ai 13°C: sotto questa soglia la pianta può soffrire.

Durante i mesi più freddi, se coltivata in vaso, è consigliabile spostare l’Iresine all’interno per proteggerla dalle correnti d’aria e dal freddo notturno. In estate, invece, può essere posizionata all’aperto purché non sia esposta direttamente al sole.

Iresine sanguinaria: cos’è e come coltivarla

Nella famiglia delle Iresine, esistono varietà molto particolare, come le “sanguinarie”. Si distinguono infatti per il suo fogliame vistoso, di colore rosso intenso, che le rendono molto apprezzate come pianta ornamentale sia in appartamento sia in giardino. Ricorda di mettere questa specie in un luogo molto luminoso, evitando però il sole diretto nelle ore più calde, che potrebbe danneggiare le foglie. 

pianta iresine
Krzysztof Ziarnek, Kenraiz, CC BY-SA 4.0 Wikimedia commons

Coltivare l'Iresine in appartamento, come fare?

A differenza di molte altre piante ornamentali, l’Iresine cresce indistintamente sia all’esterno che all’interno della casa. Fra le mura domestiche una delle sfide più grandi riguarda l’esposizione, che dovrebbe sempre rifuggire i raggi solari diretti. 

In particolare, una finestra esposta a est o ad ovest potrebbe essere la soluzione ideale. Inoltre, bisogna fare molta attenzione all’irrigazione. Se la pianta è coltivata in interni, un eccesso d’acqua potrebbe essere molto dannoso, in quanto questa specie è particolarmente suscettibile ai ristagni d’acqua.

pianta iresine
Pixabay

Iresine per talea: ecco il procedimento

In appartamento si potrebbe anche sperimentare il metodo della riproduzione per talea, che semplifica la coltivazione e permette di ottenere una pianta figlia con le stesse caratteristiche di quella originale.

Il periodo migliore per prelevare le talee è la primavera o l’inizio dell’estate, quando la pianta è in piena attività vegetativa. Scegli un ramo sano e vigoroso e taglia una porzione di circa 8-10 cm sotto un nodo, utilizzando forbici ben affilate e disinfettate. 

In seguito, la base della talea andrebbe immersa in acqua oppure in un vaso riempito con torba e sabbia. Nel primo caso, dovrai cambiare l’acqua ogni 2-3 giorni per evitare la formazione di muffa. Se opti per un substrato solido, ricorda di coprire il vaso con un sacchetto di plastica trasparente per creare un microclima umido che favorisca la radicazione, avendo cura di arieggiare quotidianamente per prevenire marciumi. Dopo circa 2-3 settimane dovrebbero comparire le prime radici. A questo punto, puoi trapiantare le nuove piantine in un vaso già riempito di terriccio universale.

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Stan Shebs, CC BY-SA 3.0 Wikimedia commons

Cosa fare se l'Iresine perde foglie?

Non seguire i consigli di coltivazione potrebbe portare a conseguenze come la perdita di foglie. Si tratta di uno dei segnali più evidenti che la pianta sta attraversando una fase di stress o che alcune condizioni ambientali non sono corrette. 

  • In particolare, si dovrà fare attenzione a correnti d’aria fredda o a bruschi sbalzi di temperatura. È fondamentale mantenere la pianta in ambienti caldi: temperature inferiori ai 13°C o improvvisi cambiamenti possono causare uno shock termico, portando alla caduta delle foglie.
  • Anche l’irrigazione svolge un ruolo fondamentale: sia l’eccesso che la carenza d’acqua possono indebolire la pianta e provocare la perdita del fogliame. Un altro errore frequente è l’uso di acqua troppo calcarea: è da prediligere acqua piovana o demineralizzata per evitare accumuli di sali minerali alle radici.
  • Infine, si dovrà fare attenzione alla mancanza di luce: se coltivata in ambienti troppo bui, la pianta tende a perdere le foglie e a indebolirsi. 
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