
La curiosità intorno alle piante d’appartamento è sempre maggiore, soprattutto verso quelle specie robuste, eleganti e facili da gestire. Una specie che rispetta sicuramente queste caratteristiche è la Schefflera, anche nota come pianta ombrello per la sua peculiare forma. Originaria delle regioni tropicali dell’Asia, questa pianta si è adattata perfettamente ai nostri interni. Ecco, allora, cosa c’è da sapere.
Come si cura la Schefflera in vaso?
La Schefflera predilige ambienti luminosi: senza luce non cresce in maniera prospera e rigogliosa. Per questo, scegli una posizione vicina a una finestra ben illuminata, preferibilmente esposta a est o a ovest, dove la luce sia filtrata da una tenda leggera. In condizioni di scarsa luminosità, la pianta tende a rallentare la crescita e a perdere il tipico portamento “a ombrello”.
Non trascurare anche l’irrigazione: la pianta ama un terreno leggermente umido, anche se i ristagni d’acqua possono essere più dannosi della siccità. Per regolarti, durante la stagione calda, annaffia regolarmente solo quando il primo strato di terra risulta asciutto al tatto. L’ideale sarebbe utilizzare l’acqua distillata, in quanto povera di sostanze dannose.
Per quanto riguarda il substrato, scegli un terriccio universale ben drenato, idealmente arricchito con una piccola percentuale di sabbia o perlite per favorire la circolazione dell’acqua. Infine, ricorda di rinvasare la pianta ogni 2-3 anni, preferibilmente in primavera, scegliendo un vaso leggermente più grande per permettere alle radici di espandersi.

Dove mettere la Schefflera: il suo habitat ideale
Trattandosi di una pianta tropicale, originaria di ambienti caldi e umidi, si adatta bene agli interni se vengono ricreate alcune specifiche caratteristiche. Oltre alla luminosità, un altro aspetto da considerare è la temperatura: coltivare la Schefflera richiede un ambiente stabile, con temperature comprese tra i 16°C e i 24°C. Proprio per questo, evita di posizionarla vicino a fonti di calore diretto come termosifoni o stufe.
L’umidità dell’aria dovrebbe essere medio-alta: se vivi in una casa particolarmente secca, puoi aumentarla nebulizzando regolarmente le foglie o utilizzando un umidificatore. Attenzione anche agli sbalzi termici improvvisi.
Cosa fare se la pianta perde foglie
Se gli accorgimenti relativi alla cura della pianta ombrello non vengono rispettati, la conseguenza più comune è la perdita di foglie. Nonostante ciò, non bisogna necessariamente allarmarsi: spesso si tratta di condizioni provvisorie, che possono essere sistemate con qualche cura in più. Spesso si tratta di una risposta temporanea a cambiamenti nelle condizioni di luce, temperatura o irrigazione. Tra le cose da fare:
- Verifica innanzitutto che la Schefflera non sia esposta a correnti d’aria fredda o a sbalzi termici: questi fattori sono tra le cause più comuni della caduta delle foglie.
- Inoltre, assicurati che la pianta ombrello riceva abbastanza luce: una posizione troppo buia rallenta la fotosintesi e può causare ingiallimento e caduta delle foglie.
- Infine, se la perdita di foglie persiste nonostante le condizioni ambientali, valuta la presenza di parassiti (come cocciniglia o acari) o eventuali carenze nutrizionali: un fertilizzante specifico per piante verdi può aiutare a rafforzare la pianta nei periodi di stress.

Come si riproduce la Schefflera
Se la coltivazione della prima Schefflera riscuote successo, è possibile provare con una seconda pianta. Tuttavia, non è obbligatorio comprarne un’altra: potrai fare in modo di riprodurre la tua pianta per talea.
La riproduzione per talea consiste nel prelevare una porzione di ramo dalla pianta madre e farla radicare in un nuovo substrato. Questo metodo, oltre a essere rapido ed efficace, assicura che la nuova Schefflera mantenga tutte le caratteristiche della pianta originaria. Le indicazioni da seguire sono queste:
- Seleziona il ramo: scegli un ramo sano, non troppo vecchio né troppo giovane, lungo circa 10-15 cm.
- Taglia la talea: utilizza forbici ben affilate e disinfettate per effettuare un taglio netto appena sotto un nodo.
- Rimuovi le foglie inferiori: elimina le foglie più basse per evitare che marciscano a contatto con il terreno o l’acqua.
- Radicazione: puoi scegliere di mettere la talea in acqua (cambiando l’acqua ogni 2-3 giorni) oppure direttamente in un vasetto con un substrato leggero e umido (ad esempio torba e perlite).
- Attendi la formazione delle radici: dopo alcune settimane, compariranno le prime radici. Quando sono lunghe almeno 3-4 cm, la nuova pianta può essere trasferita in un vaso più grande con terriccio universale.

La Schefflera è velenosa?
La pianta ombrello, pur essendo una delle più apprezzate per la forma e la capacità di purificare l’aria, è considerata una pianta moderatamente velenosa sia per l’uomo che per gli animali domestici. Le sue foglie e i suoi steli contengono infatti sostanze irritanti, in particolare ossalati di calcio, che possono provocare reazioni indesiderate se ingeriti o, in alcuni casi, anche a seguito di contatto con la pelle sensibile.
Nel caso di ingestione accidentale da parte di bambini o animali come cani e gatti, i sintomi più comuni sono irritazione della bocca, della gola e dello stomaco, con possibile comparsa di nausea, vomito, salivazione eccessiva e difficoltà nella deglutizione.
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