Il timo è una pianta perenne aromatica rustica, profumata, generosa in fioritura e non richiede tantissime cure. Cresce bene, infatti, quasi ovunque: in un vaso sul balcone, in un’aiuola soleggiata, tra le pietre di un muretto o come bordura nell’orto. Il suo aroma è ideale per ricreare piatti semplici e tradizionale, oltre a rappresentare una risorsa per tisane e rimedi tradizionali. Ecco, quindi, come coltivare la pianta di timo in casa.
Dove tenere la pianta di timo: in orto o in vaso?
Il timo ama crescere in pieno sole con il terreno sempre ben drenato e senza ristagni. Scegliere se tenere questa pianta in orto o in vaso dipende dallo spazio, dal clima e da come intendi usarlo. In generale, la coltivazione in vaso offre controllo, mentre in piena terra la pianta cresce più ampia e longeva. In particolare:
- In vaso: è ideale su balconi e terrazzi esposti a sud o ovest.
- In piena terra: perfetto in aiuole soleggiate, bordure, giardini rocciosi e lungo i camminamenti.
Come coltivare la pianta di timo
Coltivare il timo in vaso o in orto è semplice se rispetti tre regole: tanto sole, terreno povero ma drenante e acqua solo quando serve. Bisognerà quindi prestare attenzione a questi aspetti:
- Esposizione e clima: il timo cresce rigoglioso con 6–8 ore di sole diretto. Resiste bene al caldo estivo e ai venti asciutti; tollera il freddo fino a circa −10/−15 °C, ma teme l’umidità invernale.
- Terriccio, vaso e trapianto: è molto importante adottare un substrato sciolto e drenante, anche povero di nutrienti. La miscela ideale dovrebbe essere composta da 50% terriccio universale, 30% sabbia grossolana o pomice/perlite, 20% terra da giardino o ghiaietto fine.
- Irrigazione e concimazione: bisogna annaffiare la pianta in profondità solo quando i primi 3–4 cm di substrato sono asciutti. In estate, in vaso, può si può ripetere per 1–2 volte a settimana; in piena terra, solo in periodi di siccità prolungata.
- Potatura: il timo lignifica con l’età, per questo la potatura mantiene la pianta compatta e produttiva. A fine fioritura o a fine inverno, accorcia i rami verdi di un terzo, evitando di tagliare nel legno duro privo di gemme.
- Raccolta ed essiccazione: i rametti vanno raccolti al mattino. Il periodo migliore va da aprile a settembre. Ricorda che prima della piena fioritura l’aroma è più intenso.
Quanto dura una pianta di timo
In condizioni ideali una pianta di timo vive 5–8 anni in piena terra e 3–5 anni in vaso. Dopo 3–4 anni tende a lignificare e a perdere vigore al centro: per questo va rinnovata con talee e va ringiovanita con potature leggere.
Che differenza c'è fra origano e timo?
Timo e origano si possono definire come “cugini”, in quanto appartengono alla famiglia delle Lamiaceae. Vengono spesso confusi, talvolta anche con la santoreggia, perché condividono note aromatiche e usi in cucina. In realtà si distinguono per portamento, foglie, fiori e profilo aromatico. Le principali differenze sono:
| Caratteristica | Timo | Origano |
| Portamento | Compatto con rami legnosi sottili | Più alto con steli eretti |
| Foglie | Piccole e dal colore grigio-verde | Ovali, più grandi, dal colore verde intenso |
| Fiori | Rosati/lillà, compaiono da tarda primavera all’estate | Rosa/biancastri, solo in piena estate |
| Aroma | Balsamico e resinoso | Caldo e pungente |
| Uso tipico | Carni bianche, pesce, legumi, patate, pane, tisane | Sughi di pomodoro, pizza, insalate, carni rosse |
| Esigenze | Molto sole, terreno povero e drenante | Sole omezz’ombra, cresce su suolo ben drenato ma leggermente più fertile |
Quali sono le proprietà del timo
Il timo è apprezzato da secoli per il suo profumo e per gli usi tradizionali. Le foglie e le sommità fiorite contengono oli essenziali, flavonoidi e sostanze antiossidanti che offrono il suo tipico aroma. Tra le sue proprietà vale anche la pena menzionare:
- Aromatica e digestiva: aiuta a insaporire riducendo sale e grassi, e tradizionalmente è usata come pianta per ottenere tisane e infusi.
- Balsamica: il profumo sprigionato in infuso è molto gradevole nelle giornate fredde.
- Antiossidante naturale: ricca di composti fenolici utili a proteggere gli aromi in marinature e conserve.
- Conservante in cucina: in carni e pesci marinati contrasta odori sgradevoli e aumenta la conservabilità del piatto.
- Uso esterno tradizionale: in preparazioni casalinghe diluite per profumare e detergere, sempre evitando contatto con occhi e mucose.
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