La Bce ha confermato nella riunione del 30 ottobre i tassi di interesse. In particolare il tasso sui depositi è rimasto al 2%, di quello sui rifinanziamenti principali al 2,15% e di quello sui prestiti marginali al 2,40%. I commenti di idealista/mutui e degli esperti finanziari sulle eventuali ripercussioni sul mercato dei mutui casa in Italia
La Bce conferma i tassi di interesse lasciandoli invariati. La riunione dell’11 settembre 2025 ha visto la conferma del tasso sui depositi al 2%, di quello sui rifinanziamenti principali al 2,15% e di quello sui prestiti marginali al 2,40%. I commenti di idealista/mutui e degli esperti finanziari su quali saranno le conseguenze sui mutui casa in Italia
Il mercato immobiliare italiano conferma una tendenza significativa: il 74% delle case acquistate con mutui ad alto loan-to-value (HLTV), cioè quelli che coprono oltre l’80% del valore dell’immobile, viene comprato a un prezzo inferiore rispetto alla perizia.
Ottavo taglio dei tassi per la Bce, che il 5 giugno 2025 ha ulteriormente ridotto i tassi di interesse. Il costo del denaro scende di altri 25 punti base, con il tasso sui depositi che cala al 2%, quello sui rifinanziamenti principali al 2,15% e quello sui prestiti marginali al 2,40%, con effetto dall’11 giugno 2025. Vediamo, con le simulazioni e i commenti di idealista/mutui, quali saranno le conseguenze sulle rate dei mutui casa in Italia
Dopo il tanto atteso taglio dei tassi da parte della Banca Centrale Europea, il mercato dei mutui e quello immobiliare iniziano a mostrare segnali di assestamento. In particolare, dall'analisi di Crif emerge una dinamica interessante che riguarda le abitazioni ad alta efficienza energetica, sempre più apprezzate sia dagli acquirenti sia dagli investitori
Nel corso del 2024 l’economia dell’area euro ha continuato a fare i conti con gli effetti persistenti della stretta monetaria avviata negli anni precedenti, in un contesto segnato da un progressivo riassorbimento della liquidità in eccesso.
Nel clima di incertezza generale, con la crescita economica "minacciata" dai dazi imposti dal presidente Trump, la BCE ha deciso di proseguire la sua politica di riduzione del costo del denaro. Nell'ultima riunione di giovedì 17 aprile il massimo organismo monetario dell'Unione, come si aspettavano i principali analisti del settore, ha deciso un taglio dei tassi di interesse di 0,25 punti base, portandoli al 2,25%. Vediamo quali saranno gli effetti sui mutui a tasso fisso e variabile di questa nuova riduzione secondo le simulazioni di idealista/mutui
Continua il trend positivo del mercato dei mutui in Italia: nel primo trimestre del 2025 le richieste di finanziamento per l’acquisto di immobili da parte delle famiglie italiane sono cresciute del 22,4% rispetto allo stesso periodo del 2024. Un risultato che consolida la ripresa avviata nei mesi precedenti, alimentata soprattutto dalla riduzione dei tassi d’interesse operata dalla Banca Centrale Europea. I dati del Barometro Crif
La Banca Centrale Europea ha effettuato il suo secondo intervento dell'anno sul taglio dei tassi di interesse, confermando un percorso di allentamento monetario avviato nei mesi precedenti.
La Bce prosegue con i tagli; nella seconda seduta dell’anno l’istituto di Francoforte ha deciso di ridurre i tassi di interesse di altri 25 punti base, portando il costo delle operazioni di rifinanziamento principali, delle operazioni di rifinanziamento marginale e dei depositi presso la banca centrale rispettivamente al 2,50%, al 2,65% e al 2,90%, con effetto dal 12 marzo 2025. Vediamo le conseguenze sulle rate dei mutui casa in Italia.
Il 2025 si prospetta come un anno di consolidamento per il mercato immobiliare e dei mutui in Italia. Nonostante le sfide globali e le incertezze economiche, le banche continuano a lanciare offerte competitive per attrarre i mutuatari, grazie anche alla discesa dei tassi di interesse e a un ambiente di maggiore concorrenza. Fabio Femiani, responsabile di idealista/mutui Italia, fa il punto di uno scenario che potrebbe essere favorevole per chi ha intenzione di entrare nel mercato immobiliare, con condizioni di finanziamento più vantaggiose rispetto al recente passato
Come cambiano mutui e prestiti con i tagli della Bce? L’ultimo taglio ha portato i tassi al 2,75% il 30 gennaio 2025.
La Bce apre l’anno della politica monetaria decidendo, il 30 gennaio, per un nuovo taglio dei tassi di interesse. Il costo del denaro scende ora di altri 25 punti base, con i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale che si attestano rispettivamente 2,75%, al 2,90% e al 3,15%, con effetto dal 5 febbraio 2025. Vediamo, con l’aiuto delle simulazioni di idealista/mutui, quali saranno le conseguenze sulle rate dei mutui casa in Italia
Il taglio dei tassi d’interesse deciso dalla BCE ha dato una spinta ai mutui: negli ultimi sei mesi i prestiti per l’acquisto di abitazioni sono aumentati di 4,4 miliardi di euro, registrando una crescita dell’1%. Lo segnala l'ultima analisi di Fabi, secondo cui lo stock complessivo è passato dai 420,8 miliardi di maggio ai 425,1 miliardi di novembre. L’ultima parte del 2024, quindi, segna un’inversione di tendenza per il credito bancario destinato alle case, dopo che nei primi cinque mesi dello scorso anno si era osservata una contrazione di quasi 4 miliardi (-0,9%)
Continua il trend discendente dei tassi di interesse sui mutui.
Come ampiamente atteso dai mercati, la Bce ha deciso il 12 dicembre per un nuovo taglio dei tassi di interesse. L’abbassamento del costo del denaro è stato di 25 punti base, portando i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rispettivamente al 3%, al 3,15% e al 3,4%, con effetto dal 18 dicembre 2024. Quale sarà l’impatto per le rate del mutuo nei prossimi mesi, con un occhio al 2025? Lo vediamo insieme con l’aiuto delle simulazioni di idealista/mutui
“Sotto il profilo del mercato immobiliare, io credo che non sarà ancora un anno particolarmente felice”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Nazionale del Notariato, Giulio Biino, intervistato da idealista/news a margine della presentazione della guida “Agevolazioni fiscali prima casa – Istruzioni per l’uso”. Aggiungendo: “Sono sicuro che in prospettiva ci sarà una crescita del mercato, che secondo me per adesso, se ci sarà, sarà ancora molto limitata”. Cosa aspettarsi dunque in chiusura del 2024? E cosa incide sull’andamento del mercato? Vediamo quanto precisato
L’attenzione degli italiani sul taglio dei tassi di interesse da parte della Banca centrale europea (Bce) è elevata. Ma qual è la situazione del Paese in tema di mutui? E qual è l’impatto delle riduzioni del costo del denaro decise negli ultimi mesi? A offrire un quadro della situazione è una ricerca Changes Unipol, elaborata da Ipsos, dalla quale è emerso che 4 italiani su 10 vivono in una famiglia con un mutuo attivo e che per 6 italiani su 10 il tasso di interesse poco conveniente determina la decisione di rimandare la sottoscrizione di un mutuo
Come da programma, si conferma la decisione della Bce per un nuovo taglio dei tassi di interesse, come atteso dai mercati. Giovedì 17 ottobre l’istituto di Francoforte ha deciso per un ulteriore abbassamento del costo del denaro di 25 punti base, portando i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rispettivamente al 3,25%, al 3,40% e al 3,65%, con effetto dal 23 ottobre 2024. Come sempre la decisione della Bce avrà un impatto su mutui e prestiti degli italiani; vediamo quali saranno le conseguenze secondo il parere e le simulazioni di idealista/mutui
Continua la discesa dei tassi sui nuovi mutui, in attesa dei nuovi passi della Bce la cui decisione per un possibile taglio dei tassi potrebbe arrivare il prossimo giovedì. Intanto, secondo il rapporto mensile Abi, il tasso medio scende a settembre 3,33% (dal precedente 3,59). Ma quale decisione prenderà la Bce relativamente ai tassi il prossimo 17 ottobre? I commenti degli esperti
Sono stati circa 330 mila gli atti di mutuo ipotecario stipulati nel 2023, per un totale di oltre 730 mila unità immobiliari, soprattutto case, e un capitale di debito vicino ai 90 miliardi di euro, circa il 4,2 per cento del Pil. Differenze sostanziali tra città e città si sono rilevate, stando al Rapporto Mutui 2024 stilato da Omi. Secondo l’Osservatorio dell’Agenzia delle Entrate, rispetto al 2022 gli atti di mutuo hanno subito un calo rilevante, pur con differenze tra zona e zona. Ecco le principali evidenze del Rapporto Mutui Omi
Dopo un lungo periodo di stallo dei tassi Bce, a giugno e a settembre l’istituto di Francoforte ha optato per un taglio del costo del denaro. Lo scorso 12 settembre in particolare i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale sono stati fissati rispettivamente al 3,65%, al 3,90% e al 3,50%. Cosa cambia questo per i mutui casa? idealista/mutui vi svela cosa potrebbe accadere nei prossimi mesi e, grazie allo strumento di simulazione, quali sono i migliori mutui casa dell’autunno 2024
Tassi di interesse sui prestiti bancari stabili o in lieve calo in Italia, sulla scia delle graduali riduzioni operate dalla Bce ai valori di riferimento per tutta l'area euro, mentre prosegue la contrazione del credito.
Lo scorso luglio la Bce aveva deciso per uno stallo nei tassi di interesse di riferimento dopo il primo taglio di 25 punti base a giugno. Giovedì 12 settembre l’istituto di Francoforte ha optato, come atteso dai mercati, per un ulteriore taglio di 25 punti base, portando i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rispettivamente al 3,65%, al 3,90% e al 3,50%. Cosa accadrà nelle prossime riunioni della Bce e come cambiano le rate di mutui e finanziamenti dopo il taglio dei tassi Bce? Le simulazioni e il commento di idealista
Il prossimo 12 settembre è attesa la prossima riunione della Bce; le aspettative del mercato sono per un prossimo taglio dei tassi di un ulteriore quarto di punto. Come tutto questo si riflette sull’andamento dei tassi dei mutui? L’Euribor è il sorvegliato speciale, l’indicatore che anticipa i movimenti futuri dei tassi e l’influenza su mutui e prestiti del costo del denaro. Ecco cosa aspettarsi dall’Euribor nell’analisi di Itsaso Apezteguia Extramiana, Market Analyst di Ebury
Ricevi le nostre ultime notizie nella tua email Iscriviti