La Bce taglia i tassi di interesse come da attese.
Alla vigilia di un probabile taglio dei tassi di interesse della Bce, si tirano le somme su quanto abbiano impattato gli aumenti in vigore fino ad oggi su mutui, crediti al consumo e indebitamento delle famiglie. Un’analisi di FABI fa luce sui mutui erogati dalle banche, le rate dei vari tipi di finanziamento e alcuni dati e previsioni su come è cambiato il credito alle famiglie del nostro Paese e su come potrebbero evolvere i tassi d’interesse
Qualora le condizioni del nostro mutuo non ci soddisfino più, a causa ad esempio di un cambiamento dei tassi di interesse, possiamo valutare di modificarle. Abbiamo per questo a disposizione tre modi: surroga, sostituzione e rinegoziazione.
Per poter stipulare un mutuo con cognizione di causa, bisogna sapere che le banche devono fornire un documento, il PIES, che contiene le informazioni fondamentali sulle condizioni del mutuo (rata, tassi di interesse, spese…).
Abbiamo chiaro il concetto di mutuo e la sua origine, ma alcune tematiche correlate possono creare ancora qualche dubbio. Ad esempio, cosa è il tasso di interesse di un mutuo, e quali tipologie di mutuo si possono trovare?
Quali sono le modalità per accedere al mutuo per stranieri, allo scopo di acquistare una prima oppure una seconda casa in Italia?
Come trovare un buon mutuo da 150 mila euro, dalla durata di 30 anni, per l’acquisto di un immobile? È questa una delle domande più frequenti fra coloro che si affacciano sul mercato immobiliare, ad esempio per l’acquisto della prima casa. Con una media nazionale dei finanziamenti per gli immobili che si avvicina sempre più ai 200.000 euro, potrebbe non essere semplice trovare il miglior mutuo per le proprie esigenze. Tuttavia, con delle sufficienti garanzie e qualche fondo già a propria disposizione, accendere un mutuo da 150.000 euro dalla durata di 30 anni rimane una strada da tentare
Restano fermi i tre tassi di riferimento Bce, come ampiamente ci si aspettava. La riunione dell’11 aprile 2024 del Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea ha deciso che “I tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente al 4,50%, al 4,75% e al 4,00%”. I commenti degli esperti dopo la decisione della Bce
Per i mutui potrebbe essere vicino il momento della discesa. I segnali sono molti: dai tassi Bce rimasti fermi, alle prospettive di taglio del costo del denaro a partire dal giugno 2024, condivise dagli economisti, al fatto incontrovertibile che i tassi Eurirs, riferimento per questo tipo di mutui, sono in calo da qualche tempo in qua, con un trend che rende conveniente l’accensione di un finanziamento a tasso fisso per chi deve comprare casa. Vediamo allora quali sono i tassi di interesse sui mutui e qual è la migliore offerta di mutui a tasso fisso oggi, 24 aprile 2024
Per le famiglie con un mutuo a tasso variabile gli aumenti generati dall’incremento del costo del denaro in meno di due anni sono stati compresi tra il 35% e il 119% della rata mensile, con una conseguente contrazione del reddito netto residuo disponibile fino al 51%. Sono questi alcuni dei dati emersi dalla fotografia scattata dalla prima edizione 2024 dell’Osservatorio SalvaLaTuaCasa di SaveYourHome, realizzato in collaborazione con Nomisma. L’indagine ha poi evidenziato che la traiettoria dei tassi futuri sarà conservativa, non avremo cali drastici e immediati
Ancora fermi, come da copione, i tassi di interesse Bce. Nella riunione del 7 marzo 2024 la Banca Centrale Europea ha comunicato che “i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente al 4,50%, al 4,75% e al 4%”, secondo le attese. Riviste al ribasso le previsioni per l’inflazione nel 2024, alla luce dei movimenti in discesa verificatisi negli ultimi mesi, ma la decisione rimane attendista in scia alle pressioni interne sui prezzi e ai dati sui salari. Prosegue intanto il movimento al ribasso dei tassi di riferimento sui mutui, che anticipano un prossimo calo anche dei parametri Bce, con conseguenze sulle rate dei finanziamenti per la casa. Ecco le valutazioni degli esperti di idealista/mutui
In due anni triplicano i tassi di interesse e il mercato immobiliare cala del 12 per cento nei soli primi nove mesi del 2023. È quanto emerge dall’analisi di FABI, la Federazione Autonoma Bancari Italiani, che evidenzia come il caro mutui abbia ridefinito le priorità delle famiglie italiane, allontanandole dall’idea di acquistare casa. Lo stock di mutui richiesti, segnala FABI, è sceso di 2,3 miliardi di euro nel corso del 2023. Ma la situazione potrebbe cambiare nel 2024 con il taglio dei tassi Bce
Prosegue il calo del tasso Euribor, il riferimento per i mutui a tasso variabile. Secondo quanto rilevato da Ebury, in particolare, l'Euribor a un anno continua a scendere dai massimi raggiunti nell'ottobre dello scorso anno, quando ha chiuso al 4,16%. A gennaio è sceso al 3,609%, segnando tre mesi consecutivi di flessione. Cosa potrebbe significare questo in ottica di tassi di interesse sui mutui nel 2024? Il calo dell’Euribor sta anticipando un taglio dei tassi Bce?
Rate del mutuo a tasso variabile troppo care? Per contrastare il lievitare del costo del mutuo, dalla Sicilia arriva una novità. A calmierare il caro mutui, da mercoledì prossimo, sarà infatti attiva una piattaforma che consentirà di chiedere il rimborso degli interessi fino al 50 per cento sul mutuo prima casa. Vediamo di che si tratta
Cosa si intende per parametro di indicizzazione del mutuo e perché, soprattutto al momento della sottoscrizione di un mutuo a tasso variabile, risulta così importante? Si tratta di un dubbio più che comprensibile per chi si avvicina per la prima volta al mercato immobiliare e si appresta a chiedere un finanziamento alla propria banca, magari per acquistare la prima casa. Si tratta dell’indicatore del costo del denaro sul mercato delle transazioni a breve termine che, unito allo spread applicato dalla banca, determina quale sarà il tasso annuale nominale del mutuo
Tassi di interesse Bce fermi ai livelli di dicembre. La Banca Centrale Europea ha comunicato che i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente al 4,50%, al 4,75% e al 4%, secondo le attese. L’inflazione resta osservata speciale, ma traspare la fiducia in un rapido ritorno verso il livello del 2 per cento, che segnerà il probabile inizio della stagione dei tagli del costo del denaro. I mutui casa, di conseguenza, sperimentano un calo superiore ai dieci euro mensili. Vediamo insieme le valutazioni di idealista/mutui e di altri esperti
Finalmente si intravede la luce in fondo al tunnel? Dopo un lungo periodo di ininterrotti aumenti dei tassi di interesse, gli ultimi aggiornamenti di Abi segnano una battuta di arresto nell’aumento del costo dei mutui casa. E l’annuncio da parte di Christine Lagarde di un taglio dei tassi Bce a partire dall’estate lascia ben sperare che presto si troverà un nuovo equilibrio su livelli più sostenibili, anche e soprattutto per chi ha in essere mutui e prestiti. Con Fabio Femiani, responsabile mutui di idealista per l’Italia, abbiamo tracciato un outlook sul mercato dei mutui 2024, analizzando i dati emersi da idealista/mutui, il nuovo servizio di confronto e simulazione dei costi di un finanziamento per la casa
In caso di manipolazione dell’Euribor, gli interessi del mutuo sono nulli. Lo si evince dalla sentenza della Cassazione dello scorso dicembre, pronunciata contro quattro banche. La terza sezione della Corte di Cassazione ha infatti dichiarato nullo il tasso di un finanziamento calcolato sulla base di un Euribor concordato da alcuni istituti bancari. Vediamo nel dettaglio di che vicenda si tratta e quali possono essere le conseguenze per i mutuatari, in particolare per coloro che hanno stipulato un mutuo tra il 2005 e il 2008
I mutui durano oltre 2 anni in più rispetto al 2022, con una crescita della preferenza per il tasso variabile e prevalenza di acquisti per la prima casa.
Restano fermi i tassi di interesse Bce. La Banca Centrale Europea ha confermato la decisione presa lo scorso settembre, lasciando invariati i tre tassi di interesse principali, lasciando in particolare i tassi sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rispettivamente al 4,50%, al 4,75% e al 4,00%. Cosa accadrà all’economia e soprattutto ai mutui casa? Ecco i commenti degli esperti e le valutazioni di idealista/mutui sui finanziamenti per la casa
La contrazione del numero di compravendite immobiliari, -16% nel secondo trimestre 2023, abbinata a un minor ricorso al mutuo per l’acquisto della propria casa da parte di privati e famiglie, -20% nel secondo trimestre 2023, frenano in maniera decisa le erogazioni di nuovi mutui: -33,3% nel secondo trimestre 2023 e -29,9% nel primo semestre dell’anno. È quanto emerge dalla Bussola Mutui Crif aggiornata al terzo trimestre 2023
Dopo l’ultimo aumento dei tassi Bce deciso nell’ultima riunione dell’istituto di Francoforte, calcolatrice alla mano per tutti coloro che hanno acceso o desiderano accendere un mutuo nei prossimi tempi. Quello che è certo è che tutti i parametri, sia per il mutuo a tasso fisso che per il mutuo a tasso variabile, sono saliti a livelli che non ci si ricordava da tempo. Ma ora la domanda è: cosa conviene scegliere? Tasso fisso o variabile per un nuovo mutuo?
L’aumento dei tassi di interesse stabilito dalla Bce sta avendo un impatto tangibile sulle tasche delle famiglie italiane, tanto che un punto percentuale degli stipendi in Italia sarebbe eroso a causa dei rialzi. Lo rileva un'analisi della Fabi, secondo cui la quota delle rate rispetto al reddito disponibile è passata dal 9,50% del 2019 al 10,55% di marzo scorso e, visti i successivi aumenti del costo del denaro, questa percentuale, è destinata salire. Il report evidenzia anche quali sono le aree geografiche più penalizzate
La Fed ieri ha alzato i tassi di interesse, e la Bce segue a ruota, aumentando il costo del denaro di 25 punti base e portandolo al 4,25%, raggiungendo così livelli che non si vedevano dall'estate del 2008. Tuttavia, l'organismo manterrà "aperte" le possibilità di aumenti o diminuzioni in vista dell'incontro di settembre, monitorando l’andamento dell’inflazione, che a giugno segnava il 5,5 per cento. Quanto aumenteranno ancora i tassi di interesse e quanto costeranno i mutui da adesso in poi? Le risposte di alcuni esperti e le simulazioni di idealista/mutui
Con i continui aumenti dei tassi Bce, la certezza è che l’epoca dei mutui a tasso vicino allo zero è definitivamente terminata, almeno per questo ciclo economico. Guardando ai futures, quello che si intuisce è che, anche quando gli aumenti dei tassi termineranno, non si trasformeranno in una discesa verso i livelli di due anni fa, ma si assesteranno intorno ad un nuovo equilibrio. Nel frattempo le famiglie che desiderano comprare casa con un mutuo dovranno attrezzarsi per fare fronte alla situazione. Come? idealista/news ne ha parlato con Roberto Anedda, senior advisor di Nomisma
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