La raccolta differenziata in Italia è raddoppiata nell’arco di 10 anni: nel 2006 era pari al 25,8% e nel 2016 al 52,5%. Si tratta però di dati ancora lontani dall’obiettivo del 65% fissato dalla normativa per il 2012, raggiunto solo da 4 regioni del Nord nel 2016. A renderlo noto il Rapporto rifiuti urbani dell’Ispra.
Livelli di raccolta differenziata più alti
L’incremento maggiore è stato registrato nel nord Italia con +3,2% (14,2 milioni di tonnellate in valore assoluto), a seguire il Sud e Centro (+0,9 e +1,1% rispettivamente). Il Veneto si è confermata la regione con la più alta percentuale di raccolta differenziata (72,9%), seguito dal Trentino Alto Adige con il 70,5%, dalla Lombardia con il 68,1% e dal Friuli Venezia Giulia con il 67,1%. Tutte queste regioni si collocano, pertanto, al di sopra dell’obiettivo del 65% fissato dalla normativa per il 2012.
La provincia con i livelli più elevati di raccolta differenziata si è confermata, analogamente ai precedenti anni, Treviso, con quasi l’88%, seguita da Mantova (86,4%), Pordenone (82,3%) e Belluno 80,4%. Superiori al 75% i tassi di raccolta di Cremona (77,9%) e Vicenza (76,5%) e prossimi a tale valore quelli di Varese (74,6%), Trento (74,3%) e Parma (74%).
Livelli di raccolta differenziata più bassi
Ancora una volta i più bassi livelli di raccolta differenziata, inferiori o di poco superiori al 10%, si osservano per le province siciliane di Siracusa (9,3%), Palermo (10,4%) ed Enna (11%).
La tipologia di rifiuti più raccolta
La tipologia di rifiuto che si raccoglie di più è la frazione organica (umido e verde), che da sola rappresenta il 41,2% della raccolta differenziata in Italia. Tra il 2015 e il 2016, è stato osservato un incremento di quasi 450mila tonnellate (+7,3%), che fa seguito alla crescita di circa 350mila tonnellate (+6,1%) rilevata tra il 2014 e il 2015.
Seconda tipologia di rifiuto urbano più differenziato è la carta (20,3% del totale), una crescita significativa si rileva per vetro (+6%) rispetto al 2015 e per i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche RAEE (+5,3%).
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