Meno incombenze burocratiche per chi ha affittato quest’anno un appartamento con la cedolare secca. A spiegarlo l’inserto L’Economia del Corriere della Sera. Vediamo cosa è cambiato.
Dalle istruzioni alla dichiarazione dei redditi 2018 si evince che non c’è più l’obbligo di indicare gli estremi di registrazione dei contratti di locazione a cedolare secca e/o a canone concordato nella sezione II del quadro RB (righi RB21-Rb23). La sezione II adesso deve essere compilata in alcune specifiche ipotesi e in casi non particolarmente frequenti.
L’obbligo di indicazione dei dati di registrazione del contratto di locazione è previsto solo con riferimento agli immobili che soddisfino entrambi le seguenti condizioni:
siano situati in un Comune colpito dal sisma Abruzzo del 6 aprile 2009;
siano concessi in locazione a famiglie le cui abitazioni siano state distrutte o rese inagibili dal sisma.
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