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Calcolo usufrutto, i nuovi coefficienti
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E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 300 dello scorso 28 dicembre il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze che aggiorna la tabella per la determinazione del valore dei diritti previsti dal Testo unico dell’imposta di registro e da quello che disciplina successioni e donazioni. Via libera, dunque, ai nuovi coefficienti per il calcolo del valore dei diritti di usufrutto vitalizi ai fini fiscali e civilistici.

Coefficienti calcolo usufrutto

A prevedere l’adeguamento è la legge n. 662/1996. Esso tiene conto della variazione del saggio degli interessi legali. In merito, il dm 12 dicembre 2018 ha quasi triplicato il tasso previsto dall’articolo 1284 del codice civile, innalzandolo dallo 0,3 allo 0,8% a far data dal 1° gennaio 2019.

Il decreto, inoltre, modifica gli intervalli di età del beneficiario, dividendo in due fasce quella precedentemente compresa tra 41 e 50 anni (ora separata in 41-45 e 46-50).

In relazione poi al valore del moltiplicatore per calcolare la base imponibile per la costituzione di rendite o pensioni, esso è fissato in 125,00 volte l’annualità.

I nuovi coefficienti di calcolo si applicano agli atti pubblici formati, agli atti giudiziari pubblicati o emanati, alle scritture private autenticate e a quelle non autenticate presentate per la registrazione, alle successioni apertesi e alle donazioni fatte a decorrere dalla data del 1° gennaio 2019.

Come si calcola il valore dell’usufrutto di un immobile

Ma come si calcola il valore dell’usufrutto? Per effettuare il calcolo dell’usufrutto è necessario moltiplicare il valore della proprietà piena per il tasso legale d’interesse e moltiplicare il prodotto ottenuto per il coefficiente indicato in tabella, che varia in base all’età del beneficiario.

Si ricorda che il valore della nuda proprietà è strettamente legato al valore dell’usufrutto dello stesso. Vendendo la nuda proprietà si vende il bene immobile, senza tuttavia concederlo in possesso: ne consegue che il valore della nuda proprietà è dato dal prezzo di mercato dell’immobile, sottratto l'usufrutto. Il valore dell’usufrutto – e, di conseguenza, della nuda proprietà – dipende fondamentalmente dall’età anagrafica dell’usufruttuario che ha ceduto la nuda proprietà del suo immobile.

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