In un periodo di emergenza idrica è fondamentale sapere come risparmiare acqua. Proprio con questo obiettivo, l'Enea ha elaborato una guida in 20 punti.
Si tratta di un utile vademecum che fornisce suggerimenti e indica buone pratiche, sottolineando gli errori da evitare, ma anche le soluzioni e le tecnologie per il risparmio idrico ed energetico, in particolare modo in ambito residenziale.
Come risparmiare acqua in casa, i 20 punti dell'Enea
Mantenere efficiente l'impianto idrico e verificare la presenza di perdite occulte.
Chiudere bene il rubinetto per evitare che l'acqua scorra inutilmente.
Raccogliere l'acqua fredda non utilizzata quando si attende di ricevere quella calda; effettuare prima le operazioni che richiedono acqua fredda e poi quelle che richiedono acqua calda.
In cucina, per le operazioni di preparazione degli alimenti o il lavaggio della verdura usare le bacinelle anziché l'acqua corrente.
Riutilizzare l'acqua di cottura della pasta o del lavaggio delle verdure per sciacquare i piatti prima di metterli in lavastoviglie o per annaffiare.
Utilizzare lavastoviglie e lavatrici sempre a pieno carico. Preferire inoltre programmi di lavaggio a temperature non elevate (40-60° C).
Preferire, quando possibile, rubinetti con sensori o con rompigetto aerato che riducono il flusso dell'acqua e hanno maggiore efficacia di lavaggio, avendo cura di mantenerli in efficienza.
Installare sciacquoni a doppio tasto per risparmiare anche 100 litri al giorno.
Scegliere la doccia invece che la vasca da bagno, in questo modo si risparmiano fino a 1.200 litri all'anno.
Chiudere l'impianto centrale in caso di periodi prolungati di mancato utilizzo.
Installare sistemi di raccolta per l'acqua piovana per usi non potabili e per innaffiare, evitando di farlo nelle ore calde per ridurre l'evaporazione.
Utilizzare per l'irrigazione sistemi temporizzati, a goccia o in subirrigazione, in virtù della loro maggiore efficienza.
Evitare di lavare la propria auto usando acqua potabile.
Coprire la superficie delle piscine con teli per evitare l'evaporazione.
Recuperare l'acqua di condensa dei condizionatori o dell'asciugatrice per usi domestici, come ad esempio per il ferro da stiro.
Diversificare l'uso dell’acqua a seconda della sua qualità (potabile, piovana, grigia, nera).
Utilizzare, ove possibile, tecnologie per il riutilizzo delle acque grigie, cioè delle acque generate dalle operazioni di igiene personale.
In giardino, attorno alle piante, effettuare un'adeguata pacciamatura in modo da mantenere il più possibile l'acqua nel terreno; inoltre preferire piante che necessitano di minori quantità di acqua e fare attenzione a non irrigare zone impermeabili.
Installare coperture vegetali sui tetti e giardini pensili. Si tratta di soluzioni che permettono di assorbire fino al 50% di acqua piovana e di rallentare il deflusso della pioggia nel sistema idrico della città, riducendo la possibilità di allagamenti in caso di forti precipitazioni. I tetti verdi favoriscono inoltre l’isolamento termico del tetto, riducono le polveri sottili e favoriscono un microclima più gradevole, riducendo l'effetto albedo.
Nelle superfici esterne agli edifici, utilizzare pavimentazioni drenanti al fine di conservare la naturalità e la permeabilità del sito, favorire la ricarica delle falde ridurre la subsidenza e mitigare l’effetto noto come isola di calore.
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