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Per le bollette di luce e gas potrebbero arrivare alcune buone notizie nei prossimi mesi del 2023. Con i prezzi in forte calo, i costi per famiglie e imprese potrebbero abbassarsi. Ma cosa sta accadendo esattamente sul fronte delle tariffe e quali potrebbero essere i risvolti per le tasche degli italiani? Vediamo cosa dicono gli ultimi dati e quale potrebbe essere lo scenario a cui si va incontro dopo mesi di grande allarme.

A parlare dei costi delle bollette di luce e gas e di quello che potrebbe accadere nei prossimi mesi è il presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli, al quotidiano Il Messaggero. A destare interesse, in particolare, è il prezzo del gas, che si manterrà sotto i 50 euro a megawattora, potrebbe alleggerire nei prossimi mesi le bollette di famiglie e imprese. E la discesa del gas spingerà al ribasso il prezzo dell’elettricità.

Al Messaggero, Tabarelli ha spiegato: “Forse abbiamo esagerato col panico lo scorso autunno, ma quel che conta sono i prezzi ora in forte calo. Si tratta del minimo dal dicembre del 2021 e inferiore di 6 volte al picco dello scorso fine agosto a oltre 300 euro”.

Per quanto riguarda le bollette del gas, che verranno decise ad inizio marzo da Arera, il presidente di Nomisma Energia ha precisato che “con questi prezzi internazionali possiamo stimare un calo del 17% a 0,83 euro per metro cubo, livello che non si vedeva dall’estate del 2021, e per le famiglie si tratta di un potenziale risparmio, su base annua, di 234 euro”. Pe quanto riguarda invece le bollette elettriche, il prossimo aggiornamento dell’Arera sarà il 1° aprile e Tabarelli ha sottolineato: “Con questi prezzi possiamo sperare in una flessione del 25% a 40 cent per chilowattora, con un risparmio su base annua per la famiglia tipo, che consuma 2700 chilowattora anno, di 363 euro”. Con questi numeri si torna di fatto ai valori di fine 2021, pur trattandosi ancora di “livelli doppi rispetto alle medie di 20 cent” che erano state registrate negli ultimi anni.

Il presidente di Nomisma Energia ha quindi tratteggiato uno scenario, spiegando che il crollo delle tariffe regolate comprime il tasso di inflazione che “a marzo scenderà pesantemente sotto il 10%, ottime notizie per l’Italia, visto che è il Paese più esposto, con il suo gigantesco debito, all’aumento del costo dei tassi di interesse, ma ottime notizie anche per i mutui e per i salari degli italiani”. Ma attenzione a parlare di crisi finita, ha avvertito Tabarelli, che ha affermato: “I prezzi internazionali del gas sono sempre il doppio delle medie di lungo termine e sono quasi 5 volte le quotazioni del gas degli Stati Uniti, dove, per tale ragione, i prezzi dell’energia sono enormemente più bassi di quelli che le famiglie e, soprattutto le imprese devono pagare in Europa. In una crisi così drammatica l’instabilità, ultimamente al ribasso, è l’unica certezza, pertanto occorre essere soddisfatti del calo, ma anche pronti ad un possibile, per quanto ora improbabile, rimbalzo nelle prossime settimane”. Un rimbalzo che, come sottolineato dal presidente di Nomisma Energia, può essere evitato continuando “a diversificare, fare i rigassificatori, aumentare la produzione nazionale, tenere aperte ancora le centrali a carbone e spingere sulle rinnovabili”.
 

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