Evitare il congelamento dei tubi dell'acqua è indispensabile per evitare perdite e gravi danni, soprattutto in montagna.
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Tubi e tubature per la casa
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Come non far ghiacciare i tubi dell’acqua, con le rigide temperature dell’inverno? Quello degli impianti idraulici ghiacciati è un problema che riguarda soprattutto coloro che possiedono un immobile in montagna, sia adibito ad abitazione principale o come seconda casa. A causa delle temperature esterne sotto zero, soprattutto durante la notte, l’acqua che scorre nelle tubature congela, causando sia disagi che danni allo stesso impianto. Come procedere, di conseguenza, per evitare questa evenienza?

Fortunatamente, vi sono molte soluzioni preventive per non far ghiacciare i tubi dell’acqua in casa, anche se alcune richiedono un certo investimento, soprattutto quando si deve intervenire a livello strutturale sull’immobile. Di seguito, qualche informazione utile.

I danni dei tubi dell’acqua ghiacciati

Prima di comprendere quali siano le misure da adottare per evitare il congelamento delle condotte idrauliche domestiche, è utile spiegare perché questo problema debba essere evitato. Il ghiaccio può infatti provocare ingenti danni all’impianto di casa, che potrebbero richiedere interventi di migliaia di euro per la loro risoluzione.

Tubi dell'acqua in inverno
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Il danno principale è rappresentato dalla rottura delle stesse tubature. Quando l’acqua si ghiaccia si espande, causando una forte pressione sulle pareti interne dei tubi: i più delicati, come quelli in plastica o in rame sottile, possono quindi riportare fratture e crepe. Non appena l’acqua tornerà allo stato liquido, il tubo danneggiato potrebbe provocare:

  • infiltrazioni d’acqua sulle pareti e sui pavimenti;
  • allagamento degli ambienti;
  • deterioramento di mobili, tessuti e porzioni in legno della casa;
  • irreversibili guasti all’impianto di riscaldamento;
  • pericolosi danni all’impianto elettrico e agli elettrodomestici

Come riconoscere i tubi congelati

Ma come riconoscere se l’acqua nei tubi si è congelata, soprattutto quando non si ha accesso diretto alle tubature, come ad esempio quelle murate? Ci sono alcuni segnali da prendere in debita considerazione:

  • flusso dell’acqua assente aprendo i rubinetti;
  • odori sgradevoli provenienti dagli scarichi;
  • ghiaccio visibile, ad esempio sui raccordi delle tubature o sui profili dei rubinetti;
  • danni idraulici con perdite e gocciolamenti.

Come non far ghiacciare i tubi in casa

Come accennato in apertura, per evitare che i tubi di casa congelino - soprattutto se l’abitazione si trova in montagna, dove spesso le temperature scendono sotto lo zero - è necessario mettere in pratica alcune soluzioni preventive. Gli interventi che si dovranno intraprendere appartengono a quattro grandi gruppi:

  • abitudini e misure preventive di buon senso;
  • interventi di adattamento per l’impianto di acqua sanitaria già esistente;
  • interventi di adattamento per l’impianto di riscaldamento già presente;
  • interventi strutturali, che sarebbe meglio adottare già in fase di progettazione dello stesso impianto.

Abitudini e misure di buon senso per evitare la formazione del ghiaccio

Il primo gruppo di consigli riguarda le buone abitudini da mettere in pratica per ridurre la probabilità di congelamento, sia quando ci si trova in casa che quando ci si allontana, ad esempio per una vacanza. In linea generale, è necessario:

  • chiudere le condutture, con l’apposito rubinetto, nelle stanze che non vengono utilizzate o che non devono essere sufficientemente riscaldate;
  • una volta chiuse le condutture di collegamento con l’impianto principale, aprire rubinetti ed erogatori della doccia per fare scorrere tutta l’acqua residua, svuotando così le tubature;
  • quando ci si allontana da casa per lunghi periodi, è utile chiudere il rubinetto centrale dell’acqua e svuotare tutte le tubature, magari raccogliendo l’acqua residua in secchi per evitare sprechi idrici, riutilizzandola per la pulizia della casa o per annaffiare le piante;
  • sempre in caso di lunghe assenze, evitare di spegnere completamente il riscaldamento, delegando invece a una persona di fiducia un controllo giornaliero delle tubature.

Interventi di adattamento per l’impianto dell’acqua sanitaria

Apprese le buone abitudini per la gestione delle tubature d’inverno, è utile procedere con dei piccoli interventi di adeguamento dell'impianto destinato all’acqua sanitaria.

Pannelli termoriflettenti per tubi
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Si tratta di lavori abbastanza semplici che possono essere anche eseguiti in autonomia, soprattutto se si ha la passione del fai da te:

  • proteggere le tubature esposte, ovvero quelle non murate, con gli appositi copritubi antigelo. Normalmente disponibili in spugna, polistirolo e altri materiali plastici, sono ricoperti da diversi strati isolanti che impediscono il congelamento dell’acqua;
  • per le porzioni di tubi murate, proteggere le relative pareti con materiali isolanti. Sul mercato sono disponibili le più svariate soluzioni, come pannelli in lana di roccia o sughero, in alternativa possono essere utilizzate anche le più economiche soluzioni termoriflettenti, simili ai pannelli che si usano normalmente per i termosifoni.

Interventi di adattamento per l’impianto di riscaldamento

Come è facile intuire, non bisogna provvedere solo alla protezione delle tubature dedicate alla distribuzione dell’acqua sanitaria, ma anche a quelle relative al riscaldamento. La formazione di ghiaccio può infatti danneggiare non solo i tubi, ma anche la caldaia e, fatto non di certo meno frequente, i termosifoni. Fortunatamente, è sufficiente prendere alcuni accorgimenti:

  • installare la caldaia in un ambiente protetto dalle intemperie e sufficientemente caldo, provvedendo poi a una regolare manutenzione, anche per garantirne la massima efficienza;
  • se le temperature sono frequentemente rigide, è utile proteggere i termosifoni e le temperature con gli appositi liquidi antigelo, da immettere nel circuito con l’aiuto di un tecnico qualificato;
  • quando ci si assenta a lungo da casa, chiudere il rubinetto principale delle tubature di riscaldamento e posizionare sullo zero le termovalvole di ogni calorifero. Ancora, può essere utile svuotare l’intero impianto, provvedendo poi a far sfiatare i termosifoni;
  • procedere regolarmente al lavaggio dell’impianto di riscaldamento.

Interventi strutturali in fase di installazione dell’impianto

Se l’immobile fosse ancora in costruzione, oppure in fase di ristrutturazione, vi sono degli utili interventi strutturali che possono ridurre la probabilità di ritrovarsi con tubature ghiacciate. Tra le varie misure che si possono adottare, in base anche alla progettazione dell’immobile, si possono prevedere:

  • isolamento preventivo delle tubature che verranno murate con l’applicazione di speciali materiali termoisolanti come schiume, lana di roccia, sughero, polistirolo;
  • nelle aree dagli inverni particolarmente rigidi, come l’alta montagna, è sempre più frequente l’installazione di apposite resistenze elettriche che, avvolte attorno alle tubature, le riscaldano quando la temperatura ambientale scende sotto la soglia di sicurezza.

Cosa fare quando le tubature si sono già congelate

Ma cosa fare quando le tubature si sono già congelate e, quindi, non si può approfittare di acqua corrente dal proprio impianto? Quando la formazione del ghiaccio è purtroppo già avvenuta, è innanzitutto necessario chiedere l’intervento dell’idraulico e del personale specializzato, per evitare di danneggiare ulteriormente l’impianto.

Controllo della caldaia
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Di norma, i tecnici procederanno con alcune verifiche e, dopodiché, applicheranno diverse soluzioni per incentivare lo scioglimento del ghiaccio:

  • controllo di tutte le tubature per identificare fratture o altri guasti, che potrebbero portare a importanti perdite d’acqua allo scioglimento del ghiaccio;
  • isolamento dall’impianto, se possibile, di eventuali tubi scoppiati e loro pronta sostituzione;
  • riscaldamento delle tubature non danneggiate sia con resistenze elettriche che con altre fonti di calore, come ad esempio lampade riscaldanti a infrarossi, per favorire lo scioglimento dell’acqua ghiacciata;
  • verifica finale della tenuta dell’intero impianto, con controlli anche alla caldaia e ai termosifoni, ricercando contestualmente eventuali perdite non individuate nei precedenti passaggi.

Come potrai immaginare, sia per gli interventi di prevenzione che per quelli che si rendono necessari dopo l’effettivo congelamento delle tubature, il consiglio è sempre quello di affidarsi a professionisti per limitare il più possibile i danni.

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