Ecco a quali condizioni e in quali modalità è possibile modificare il colore del proprio parquet di casa.
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Cambiare il colore del parquet è possibile, ma a quali condizioni?
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Gabriella Dabbene (Collaboratore di idealista news)

Il parquet è un tipo di pavimentazione molto apprezzato per la sua eleganza e versatilità, ma nel tempo può sorgere l’esigenza di modificarne il colore per adattarlo a nuovi stili d’arredo o per rinnovare l’ambiente. Si tratta di un’operazione che richiede un’attenta valutazione delle condizioni del pavimento e delle tecniche applicabili.

Scopriamo qui quando e come si può cambiare colore al parquet, come verificare se è possibile farlo, come passare da legno scuro a chiaro o viceversa e qual è il costo orientativo di questo intervento.

Quando è possibile cambiare colore al parquet?

Cambiare il colore del parquet è possibile nella maggior parte dei casi, ma molto dipende dal tipo di parquet scelto, il suo stato di conservazione e il risultato desiderato. Bisogna analizzare innanzitutto:

  • La tipologia di parquet: i parquet in legno massello o prefinito a strati spessi (superiori a 2,5 mm) sono i più adatti, poiché permettono levigature multiple senza compromettere l’integrità del pavimento. Quelli laminati o con strati sottili (inferiori a 1 mm) non sono idonei, in quanto la levigatura rischia di danneggiarli irreparabilmente.
  • Le condizioni del pavimento: un parquet in buono stato, senza crepe profonde, macchie indelebili o usura eccessiva, è ideale per il cambio di colore. Le superfici danneggiate richiedono invece riparazioni preliminari, come la sostituzione di listelli o la stuccatura.
  • La finitura esistente: i parquet verniciati o oliati possono essere trattati, ma la rimozione della finitura originale è necessaria per garantire l’adesione del nuovo colore. Le vernici poliuretaniche e le cere richiedono una levigatura completa, mentre le finiture ad olio possono essere più semplici da trattare.
  • L’obiettivo estetico: passare da toni chiari a toni scuri è generalmente più semplice, poiché richiede solo l’applicazione di una tinta coprente. Schiarire il legno è invece un processo più complesso che può non essere fattibile su legni naturalmente molto scuri come il wengé.
  • Le normative e il contesto: in condomini o edifici storici le modifiche al parquet possono essere limitate da regolamenti o vincoli architettonici, specialmente se il pavimento è considerato parte del valore estetico dell’immobile.

La possibilità di cambiare colore si amplia con l’adozione di tecniche moderne come l’uso di vernici a base d’acqua o resine colorate che offrono una gamma cromatica vasta e una maggiore resistenza all’usura. Tuttavia, per parquet di pregio o antichi si consiglia una consulenza professionale per preservarne il valore storico e funzionale.

Vari tipi di legno da parquet
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Verificare se è possibile cambiare colore al tuo parquet

Prima di procedere con il cambio di colore del parquet è essenziale verificare la fattibilità tecnica dell’intervento. Un’analisi preliminare consente di evitare errori costosi e di pianificare l’intero processo in modo efficace. I passaggi principali prevedono:

  • Esame del pavimento per controllarne l’uniformità, cercando segni di usura, graffi o macchie. Eventuali crepe o listelli staccati vanno riparati prima della colorazione.
  • Identificazione del tipo di parquet: ispezionare i bordi dei listelli o consultare i documenti di installazione per determinare se il pavimento è massello, prefinito o laminato e se ha subito lamature o altri trattamenti in passato. Solo i parquet in legno massello o prefinito con uno strato nobile sufficiente sono idonei.
  • Prova di levigatura: eseguire una levigatura leggera su un’area di prova per valutare la risposta del legno. Se il colore naturale emerge senza danni, il parquet è adatto al cambio colore.
  • Consultazione professionale: per parquet complessi o di valore, un parquettista può valutare lo spessore dello strato nobile e consigliare le tecniche adeguate, evitando interventi che ne compromettano la struttura.

Questa verifica preliminare, spesso completata in 1-2 ore, è fondamentale per determinare il metodo migliore con cui procedere e garantire un risultato uniforme e duraturo.

Come cambiare colore al parquet da scuro a chiaro

Passare da un parquet scuro a uno chiaro è un processo complesso, ma fattibile con le giuste tecniche. Si inizia con una levigatura completa per rimuovere la finitura esistente e lo strato superficiale del legno, utilizzando carte abrasive a grana progressiva (da 40 a 120): questo passaggio elimina il colore scuro e riporta il legno al suo tono naturale. 

In alcuni casi si applica uno sbiancante per legno per schiarire ulteriormente legni come rovere o frassino, ma il risultato dipende dalla specie legnosa: legni naturalmente scuri come il wengé possono non raggiungere tonalità molto chiare.

Dopo la levigatura si applica una vernice o un olio a base chiara, spesso con pigmenti bianchi o grigi per ottenere l’effetto desiderato. Una finitura trasparente o satinata proteggerà il nuovo colore, garantendo resistenza a graffi e umidità. L’intervento richiede 2-3 giorni e deve essere eseguito da dei professionisti per evitare irregolarità.

Cambiare colore a un parquet chiaro

Trasformare un parquet chiaro in uno più scuro è generalmente più semplice: dopo una leggera levigatura per rimuovere la finitura superficiale, si applica una tinta per legno nella tonalità desiderata, come noce o mogano, utilizzando vernici o oli pigmentati. 

La scelta di una finitura opaca o lucida dipende dall’estetica preferita. Il processo, completabile generalmente in 1-2 giorni, richiede attenzione per evitare macchie o aloni, ma è meno invasivo rispetto allo schiarimento.

Prima di cambiare colore al parquet è necessario ispezionarlo per individuare eventuali lesioni da riparare
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Quanto costa cambiare il colore al parquet?

I costi per cambiare il colore del parquet variano in base alla superficie, al tipo di intervento e alla complessità del processo. 

Per una levigatura standard e l’applicazione di una nuova tinta, i costi si collocano generalmente tra i 20 e i 40 euro al metro quadrato. Passare da scuro a chiaro può incrementare la spesa verso i 35-50 euro al metro quadrato, a causa della levigatura più profonda e dell’uso di sbiancanti.

Le riparazioni preliminari come le stuccature o le sostituzioni dei listelli possono aggiungere 5-10 euro al metro quadrato. Questi costi includono manodopera e materiali, ma possono variare in base alla regione e alla qualità delle finiture scelte.

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