Disfarsi di un vecchio televisore in modo corretto è la scelta giusta per l'ambiente, ma anche un obbligo per legge: come fare?
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Gabriella Dabbene (Collaboratore di idealista news)

Smaltire una vecchia TV non è come gettare un rifiuto qualsiasi: i televisori sono classificati come RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) e richiedono un trattamento specifico per evitare danni all’ambiente e rispettare le normative. Con l’evoluzione tecnologica, molti sostituiscono i vecchi apparecchi con modelli moderni ma disfarsi di una TV rotta o obsoleta può essere un rompicapo.

Ecco, allora, dove e come smaltire una TV vecchia e ormai da buttare, cosa sono i RAEE e come sfruttare soluzioni pratiche per un riciclo responsabile del televisore.

Dove buttare una vecchia TV e smaltirla correttamente

In Italia è vietato smaltire un televisore vecchio gettandolo nei bidoni dell’indifferenziata o abbandonarlo in strada, pena multe salate, ma esistono diverse opzioni gratuite e accessibili per disfarsene in modo ecologico e conforme alle normative.

Consegna all’isola ecologica

Le isole ecologiche o centri di raccolta comunali sono il punto di riferimento principale per smaltire i RAEE. Questi centri, presenti in molte città italiane, sono attrezzati per gestire rifiuti elettronici come TV, computer e piccoli elettrodomestici; qui si procederà a separare i materiali riciclabili (fino all’89% di una TV può essere recuperato) trattando in tutta sicurezza le sostanze tossiche, contribuendo a un’economia circolare.

Prima di portare la propria vecchia TV al centro più vicino, si consiglia di verificare gli orari sul sito del Comune o sul portale del Centro di Coordinamento RAEE. È possibile che venga richiesto un documento per confermare la residenza. 

I vecchi televisori si classificano come RAEE di categoria R3
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Ritiro a domicilio comunale

Molti Comuni offrono un servizio di ritiro a domicilio per i rifiuti ingombranti, inclusi i televisori: un servizio ideale per chi non è in grado di trasportare il proprio apparecchio all’isola ecologica. Per prenotare il ritiro, spesso gratuito, è sufficiente contattare l’azienda di gestione dei rifiuti del proprio Comune. La TV deve essere pronta all’esterno dell’abitazione o in un punto accessibile, senza necessità di smontarla. 

“Uno contro zero” per piccoli RAEE

Per smaltire TV di piccole dimensioni (inferiori a 25 cm), si può poi sfruttare il servizio “Uno contro zero”, introdotto dal Decreto Ministeriale 121/2016: i negozi di elettronica con una superficie di vendita superiore a 400 mq sono tenuti a ritirare gratuitamente piccoli RAEE senza obbligo di acquisto.

Anche se poche TV rientrano in questa categoria, è un’opzione utile per altri dispositivi elettronici. È sufficiente portare il proprio apparecchio al negozio e depositarlo negli appositi contenitori.

Per smaltire i piccoli televisori è possibile usufruire del servizio "Uno contro zero"
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Cosa sono i RAEE?

I RAEE, ovvero Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, sono i rifiuti di tutti i dispositivi che funzionano con corrente elettrica o campi elettromagnetici, come TV, computer, frigoriferi, smartphone e lampadine. 

In Italia sono regolati dal Decreto Legislativo 151/2005, che recepisce la Direttiva Europea 2002/96/CE, e sono classificati in cinque categorie: 

  • R1 (freddo e clima);
  • R2 (grandi bianchi);
  • R3 (TV e monitor);
  • R4 (piccoli elettrodomestici);
  • R5 (sorgenti luminose).

Questi rifiuti contengono materiali preziosi (rame, alluminio, oro) ma anche sostanze tossiche (piombo, mercurio, cadmio), che richiedono un trattamento speciale per evitare danni ambientali e sanitari. Smaltirli facendo correttamente con la raccolta differenziata consente di recuperare fino all’89% dei materiali, riducendo l’estrazione di nuove risorse e promuovendo un’economia circolare. Gettarli nell’indifferenziata o abbandonarli è illegale e dannoso.

La possibilità di lasciare la vecchia TV al negoziante

Il servizio “Uno contro uno”, previsto dal Decreto Ministeriale 65/2010, è una delle soluzioni più pratiche per smaltire una vecchia TV. Quando si acquista un nuovo televisore, il negoziante è obbligato a ritirare gratuitamente quello vecchio purché sia della stessa categoria e svolga funzioni equivalenti: ad esempio si può consegnare una TV a tubo catodico quando si compra un modello LED, ma non un decoder o un altro dispositivo.

Questo vale sia per acquisti in negozio che online, con il ritiro spesso organizzato al momento della consegna a domicilio. Il negoziante si occupa poi di inviare la TV a un centro di trattamento autorizzato, dove i materiali vengono separati e le sostanze pericolose gestite in sicurezza. Il servizio è gratuito, poiché i consumatori pagano già un contributo per lo smaltimento al momento dell’acquisto (incluso nel prezzo della TV).

Il ritiro può tuttavia essere rifiutato se la TV è priva di componenti essenziali o rappresenta un rischio per il personale, come nel caso di apparecchi contaminati. Per acquisti online, è il caso di verificare che il contratto specifichi le modalità di ritiro, e assicurarsi che il punto di consegna sia comodo. 

In molti Comuni si può richiedere il ritiro a domicilio di vecchi televisori, purché ancora integri
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Perché smaltire correttamente una TV?

Smaltire una TV in modo corretto è una responsabilità ambientale e legale. I televisori contengono sostanze pericolose che, se disperse, possono inquinare suolo e acqua, danneggiando la salute umana e l’ecosistema. Il riciclo permette di recuperare materiali come rame, alluminio e vetro, riducendo la necessità di estrarre nuove risorse e le emissioni di CO2 legate alla produzione.

Nel 2021 sono state raccolte in Italia 385.000 tonnellate di RAEE, ma solo il 34,4% dei rifiuti elettronici viene smaltito correttamente, contro una media europea del 42%. Scegliere opzioni come l’isola ecologica, il ritiro a domicilio o il servizio “Uno contro uno” contribuisce a un’economia circolare e a un pianeta più pulito; inoltre evita multe per smaltimento scorretto, che possono superare i 100 euro.

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