
Smaltire una vecchia TV non è come gettare un rifiuto qualsiasi: i televisori sono classificati come RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) e richiedono un trattamento specifico per evitare danni all’ambiente e rispettare le normative. Con l’evoluzione tecnologica, molti sostituiscono i vecchi apparecchi con modelli moderni ma disfarsi di una TV rotta o obsoleta può essere un rompicapo.
Ecco, allora, dove e come smaltire una TV vecchia e ormai da buttare, cosa sono i RAEE e come sfruttare soluzioni pratiche per un riciclo responsabile del televisore.
Dove buttare una vecchia TV e smaltirla correttamente
In Italia è vietato smaltire un televisore vecchio gettandolo nei bidoni dell’indifferenziata o abbandonarlo in strada, pena multe salate, ma esistono diverse opzioni gratuite e accessibili per disfarsene in modo ecologico e conforme alle normative.
Consegna all’isola ecologica
Le isole ecologiche o centri di raccolta comunali sono il punto di riferimento principale per smaltire i RAEE. Questi centri, presenti in molte città italiane, sono attrezzati per gestire rifiuti elettronici come TV, computer e piccoli elettrodomestici; qui si procederà a separare i materiali riciclabili (fino all’89% di una TV può essere recuperato) trattando in tutta sicurezza le sostanze tossiche, contribuendo a un’economia circolare.
Prima di portare la propria vecchia TV al centro più vicino, si consiglia di verificare gli orari sul sito del Comune o sul portale del Centro di Coordinamento RAEE. È possibile che venga richiesto un documento per confermare la residenza.

Ritiro a domicilio comunale
Molti Comuni offrono un servizio di ritiro a domicilio per i rifiuti ingombranti, inclusi i televisori: un servizio ideale per chi non è in grado di trasportare il proprio apparecchio all’isola ecologica. Per prenotare il ritiro, spesso gratuito, è sufficiente contattare l’azienda di gestione dei rifiuti del proprio Comune. La TV deve essere pronta all’esterno dell’abitazione o in un punto accessibile, senza necessità di smontarla.
“Uno contro zero” per piccoli RAEE
Per smaltire TV di piccole dimensioni (inferiori a 25 cm), si può poi sfruttare il servizio “Uno contro zero”, introdotto dal Decreto Ministeriale 121/2016: i negozi di elettronica con una superficie di vendita superiore a 400 mq sono tenuti a ritirare gratuitamente piccoli RAEE senza obbligo di acquisto.
Anche se poche TV rientrano in questa categoria, è un’opzione utile per altri dispositivi elettronici. È sufficiente portare il proprio apparecchio al negozio e depositarlo negli appositi contenitori.

Cosa sono i RAEE?
I RAEE, ovvero Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, sono i rifiuti di tutti i dispositivi che funzionano con corrente elettrica o campi elettromagnetici, come TV, computer, frigoriferi, smartphone e lampadine.
In Italia sono regolati dal Decreto Legislativo 151/2005, che recepisce la Direttiva Europea 2002/96/CE, e sono classificati in cinque categorie:
- R1 (freddo e clima);
- R2 (grandi bianchi);
- R3 (TV e monitor);
- R4 (piccoli elettrodomestici);
- R5 (sorgenti luminose).
Questi rifiuti contengono materiali preziosi (rame, alluminio, oro) ma anche sostanze tossiche (piombo, mercurio, cadmio), che richiedono un trattamento speciale per evitare danni ambientali e sanitari. Smaltirli facendo correttamente con la raccolta differenziata consente di recuperare fino all’89% dei materiali, riducendo l’estrazione di nuove risorse e promuovendo un’economia circolare. Gettarli nell’indifferenziata o abbandonarli è illegale e dannoso.
La possibilità di lasciare la vecchia TV al negoziante
Il servizio “Uno contro uno”, previsto dal Decreto Ministeriale 65/2010, è una delle soluzioni più pratiche per smaltire una vecchia TV. Quando si acquista un nuovo televisore, il negoziante è obbligato a ritirare gratuitamente quello vecchio purché sia della stessa categoria e svolga funzioni equivalenti: ad esempio si può consegnare una TV a tubo catodico quando si compra un modello LED, ma non un decoder o un altro dispositivo.
Questo vale sia per acquisti in negozio che online, con il ritiro spesso organizzato al momento della consegna a domicilio. Il negoziante si occupa poi di inviare la TV a un centro di trattamento autorizzato, dove i materiali vengono separati e le sostanze pericolose gestite in sicurezza. Il servizio è gratuito, poiché i consumatori pagano già un contributo per lo smaltimento al momento dell’acquisto (incluso nel prezzo della TV).
Il ritiro può tuttavia essere rifiutato se la TV è priva di componenti essenziali o rappresenta un rischio per il personale, come nel caso di apparecchi contaminati. Per acquisti online, è il caso di verificare che il contratto specifichi le modalità di ritiro, e assicurarsi che il punto di consegna sia comodo.

Perché smaltire correttamente una TV?
Smaltire una TV in modo corretto è una responsabilità ambientale e legale. I televisori contengono sostanze pericolose che, se disperse, possono inquinare suolo e acqua, danneggiando la salute umana e l’ecosistema. Il riciclo permette di recuperare materiali come rame, alluminio e vetro, riducendo la necessità di estrarre nuove risorse e le emissioni di CO2 legate alla produzione.
Nel 2021 sono state raccolte in Italia 385.000 tonnellate di RAEE, ma solo il 34,4% dei rifiuti elettronici viene smaltito correttamente, contro una media europea del 42%. Scegliere opzioni come l’isola ecologica, il ritiro a domicilio o il servizio “Uno contro uno” contribuisce a un’economia circolare e a un pianeta più pulito; inoltre evita multe per smaltimento scorretto, che possono superare i 100 euro.
per commentare devi effettuare il login con il tuo account