Un viaggio tra spiritualità, architettura e silenzio nei monasteri più affascinanti d’Italia.
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Cos’è una certosa
Cerosa di Pavia Pixabay

Le certose rappresentano un unicum nella storia religiosa e architettonica italiana, nate per accogliere l’Ordine dei Certosini, uno dei più rigorosi e contemplativi della tradizione cattolica. Ma che cos'è una certosa esattamente? A cosa serviva? Questi complessi monastici, spesso immersi nella quiete della natura, sono stati progettati per favorire la meditazione, il silenzio e la preghiera individuale, distinguendosi nettamente da altre forme di vita monastica.

Significato di certosa, etimologia e funzione

Una certosa è un complesso monastico specificamente costruito per l’Ordine dei Certosini, fondato da San Bruno nel 1084 nella regione francese della Chartreuse. Ma perché si dice “certosa”? Il termine deriva da “Chartreuse”, il nome della valle alpina dove fu edificato il primo monastero di questo ordine.

Questi edifici sono concepiti per garantire ai monaci condizioni ideali per la vita contemplativa: ogni certosino vive in una cella individuale con piccoli orti privati, separate dagli spazi comuni per mantenere il silenzio e la solitudine. La struttura stessa della certosa riflette la regola certosina, che prevede una combinazione di vita eremitica e momenti comunitari limitati, sempre nel rispetto di una disciplina rigorosa.

Cos’è una certosa
La grande Certosa di Pavia Pixabay

Architettura e vita nelle certose: struttura e regole 

L’architettura delle certose si distingue per alcune caratteristiche fondamentali, nate dall’esigenza di coniugare la vita eremitica con momenti di comunità. Ogni elemento costruttivo ha uno scopo preciso, volto a garantire silenzio, autonomia e autosufficienza ai monaci.

  • Celle individuali con orto privato: ogni monaco risiede in una cella separata, dotata di un piccolo giardino o orto. Questo spazio personale rappresenta il fulcro della vita certosina: qui si prega, si lavora e si consuma il pasto quotidiano in totale solitudine.
  • Chiostri ampi: il chiostro principale, spesso di grandi dimensioni come quello della Certosa di Padula, collega le celle tra loro e con gli altri ambienti della certosa. È un luogo di passaggio silenzioso che simboleggia il cuore contemplativo del complesso, uno spazio per la meditazione e il cammino solitario.
Certosa di Padula
Il chiostro della Certosa - Francisp62, CC BY-SA 4.0 Wikimedia commons
  • Chiesa centrale: la chiesa è il luogo essenziale della vita liturgica. Qui i monaci si riuniscono per le celebrazioni più importanti, pur mantenendo il carattere raccolto e austero che distingue l’ordine certosino.
  • Spazi comuni ridotti: a differenza di altri monasteri, nelle certose gli spazi condivisi sono limitati al minimo indispensabile. Questa scelta architettonica sottolinea la vocazione eremitica dell’ordine, favorendo l’introspezione e il distacco dalle distrazioni mondane.
  • Aree di lavoro: laboratori artigianali, orti collettivi e campi agricoli completano il complesso. Questi spazi permettono ai monaci di vivere in autosufficienza, secondo il principio benedettino dell’“ora et labora”, ma declinato secondo la spiritualità certosina.

Regole della vita monastica certosina

Le norme della regola certosina, tramandate nei secoli con straordinaria fedeltà, sono finalizzate a creare un clima di silenzio, preghiera continua e autosufficienza.

  • Silenzio quasi assoluto: il silenzio è uno dei pilastri della vita certosina. Parlare è consentito solo in rare occasioni e per necessità.
  • Pasti in solitudine: i monaci consumano i pasti nelle proprie celle, in segno di distacco dalla dimensione mondana e per mantenere l’atmosfera di raccoglimento. Solo in alcune ricorrenze liturgiche si riuniscono per mangiare insieme.
  • Lavoro manuale e preghiera: la giornata alterna momenti di lavoro agricolo o artigianale a lunghe ore dedicate alla preghiera personale.
Cos’è una certosa
Scalinata della certosa Pixabay

Quante e quali certose ci sono in Italia?

L’Italia vanta molti edifici di questo genere, alcuni dei quali sono le certose più celebri al mondo, capolavori di architettura religiosa e depositarie di un’eredità spirituale straordinaria. Tra le tante, ecco alcuni esempi che meritano una visita approfondita:

  • Certosa di Pavia: fondata nel 1396 dai Visconti, è celebre per la sua imponente facciata rinascimentale e per le numerose opere d’arte realizzate da maestri come Giovanni Solari, Cristoforo Romano e Benedetto Briosco. La Certosa di Pavia è uno degli esempi più raffinati di fusione tra stile gotico e rinascimento italiano.
Cos’è una certosa
Certosa di Pavia Pixabay
  • Certosa di San Lorenzo a Padula: situata in Campania, è la certosa più grande in Italia ed è uno dei più grandi complessi monastici d’Europa, patrimonio UNESCO. Il suo chiostro monumentale, tra i più vasti al mondo, testimonia la grandiosità dell’architettura certosina e l’importanza della vita contemplativa.
  • Certosa di Firenze: fondata nel XIV secolo sulle colline del Galluzzo, rappresenta un perfetto esempio di architettura religiosa toscana. La struttura, arricchita da affreschi e opere d’arte, riflette la sobrietà e l’eleganza tipiche dell’ordine certosino.
  • Certosa di Serra San Bruno: situata in Calabria, è uno dei luoghi più simbolici per i certosini, poiché qui riposano le spoglie di San Bruno, fondatore dell’ordine. Ancora oggi la certosa è abitata da monaci che seguono la regola antica, mantenendo viva la tradizione spirituale originaria.
Cos’è una certosa
Cerosa di Serra San Bruno - Jacopo Werther, CC BY-SA 4.0 Wikimedia commons
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