La ristrutturazione di una casa è un'opportunità imperdibile per risolvere il problema della condensa sul pavimento. Ecco come.
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Pavimento bagnato per condensa
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Gabriella Dabbene (Collaboratore di idealista news)

La condensa sul pavimento è un problema che può trasformare un angolo della casa in un ambiente umido, scivoloso e poco salubre: il pavimento diventa così terreno fertile per muffa e danni strutturali, minacciando il comfort domestico. Ristrutturare casa rappresenta un'ottima opportunità per affrontare questo fastidio una volta per tutte. Esplora le cause della condensa sul pavimento e le soluzioni da adottare in questa fase, con strategie di prevenzione per mantenere i pavimenti asciutti e la casa in perfette condizioni.

Perché la condensa si forma sul pavimento? Le cause

La condensa si forma quando il vapore acqueo nell’aria si deposita su superfici fredde come i pavimenti, trasformandosi in acqua. Durante una ristrutturazione della casa è fondamentale identificare le cause per scegliere gli interventi più efficaci. Ecco quelle principali:

  • Pavimenti freddi: un sottofondo non isolato rende il pavimento incline alla condensa.
  • Umidità elevata: gli ambienti poco ventilati come bagni o cantine favoriscono l’accumulo di vapore.
  • Ponti termici: le zone scarsamente isolate come angoli o giunti strutturali creano "punti freddi" in cui si forma la condensa.
  • Ventilazione insufficiente: l’aria stagnante impedisce la dispersione dell’umidità.
  • Infiltrazioni: eventuali perdite d’acqua in casa o la sua risalita capillare dal terreno contribuiscono al problema.
  • Materiali inadeguati: i rivestimenti non traspiranti trattengono l’umidità, aggravando la condensa.
Pavimento e parete con muffa
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Le soluzioni per risolvere la condensa ristrutturando casa

Come già accennato, ristrutturare casa offre l’opportunità di affrontare il problema della condensa sul pavimento con degli interventi mirati e duraturi. Le soluzioni proposte si concentrano su alcune tecniche pratiche da implementare durante i lavori, migliorando l’isolamento e riducendo l’umidità.

Eliminare dai muri le muffe causate dall’umidità

La condensa prolungata può generare della muffa sui muri, un problema da risolvere in fase di ristrutturazione. È necessario rimuovere la muffa con soluzioni antimuffa specifiche e applicare un trattamento fungicida per prevenirne la ricomparsa.

Allo stesso tempo, assicurarsi di trattare la causa del problema per evitare che il problema si ripresenti. Durante i lavori, verificare l’integrità delle pareti e aggiungere delle soluzioni isolanti.

Realizzare una barriera chimica impermeabile anti umidità

Per contrastare l’umidità di risalita, una barriera chimica è una soluzione efficace da implementare durante la ristrutturazione. Questo intervento prevede l’iniezione di resine idrorepellenti alla base dei muri, creando uno strato impermeabile che blocca l’acqua proveniente dal terreno. 

È ideale per gli edifici con problemi strutturali di umidità e consente di ottenere risultati duraturi, purché venga eseguito da dei professionisti.

Chiedere un cappotto termico esterno

Un cappotto termico esterno è una scelta di importanza fondamentale durante la fase di calcolo dei costi di ristrutturazione di casa: applicando pannelli isolanti sulle pareti esterne si riducono i ponti termici e si mantiene il pavimento più caldo, minimizzando la condensa.

Questo intervento migliora anche l’efficienza energetica dell’edificio, una soluzione vantaggiosa per chi desidera un risultato completo e a lungo termine.

Usare resine isolanti

Le resine isolanti applicate al sottofondo o al pavimento creano una barriera contro l’umidità. Durante la ristrutturazione, queste resine possono essere integrate nel nuovo pavimento o applicate su quello esistente per sigillare le superfici porose. 

Sono particolarmente indicate per ambienti umidi come cantine, bagni o lavanderie e si combinano bene con altri sistemi isolanti.

Usare intonaci o pitture deumidificanti

Gli intonaci deumidificanti favoriscono l’evaporazione dell’umidità intrappolata nei muri, mentre le pitture deumidificanti creano una superficie traspirante che riduce la condensa.

Questi materiali sono facili da integrare durante la ristrutturazione, migliorano il comfort abitativo e sono ideali per le pareti interne delle zone più umide della casa, ma richiedono un’applicazione accurata per massimizzare i risultati.

Rifare il pavimento interno

Il rifacimento del pavimento è una soluzione radicale ma assai efficace per eliminare la condensa, ed è possibile metterla in pratica nel corso della ristrutturazione: rimuovere il vecchio pavimento, aggiungere uno strato isolante termico e impermeabile e posare un nuovo rivestimento, come ceramica o gres porcellanato, che non trattengono umidità. 

Assicurarsi che il sottofondo sia ben livellato e isolato per prevenire problemi futuri.

Rifare il pavimento utilizzando rivestimenti traspiranti è una soluzione drastica ma efficace al problema della condensa
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Integrare la ventilazione nella ristrutturazione

Un sistema di ventilazione ben progettato è cruciale per prevenire la condensa. Durante la ristrutturazione si può dunque considerare l’installazione di un sistema di ventilazione meccanica controllata che garantisce un ricambio d’aria costante in ambienti critici come bagni o cucine. 

In alternativa si può procedere con l’aggiunta di prese d’aria o di finestre con sistemi di microventilazione, per favorire la circolazione senza compromettere l’isolamento termico.

Prevenire la condensa sui pavimenti durante e dopo la ristrutturazione

La ristrutturazione è il momento ideale per implementare misure preventive contro la condensa. Ecco alcuni consigli pratici a riguardo:

  • Isolamento termico: includere degli strati isolanti sotto il pavimento per mantenerlo caldo e ridurre la condensa.
  • Scegliere dei rivestimenti isolanti come ceramiche o resine, meno inclini a trattenere umidità.
  • Controllo delle tubature: durante i lavori, verificare e riparare eventuali perdite per evitare infiltrazioni.
  • Controllo dell’umidità: installare dei deumidificatori o dei sistemi di VMC per mantenere l’umidità interna tra il 40% e il 60%.
  • Manutenzione post-ristrutturazione: monitorare regolarmente muri e pavimenti per individuare eventuali segni di umidità e agire tempestivamente.
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