Tecniche di realizzazione, regole e costi da sostenere per realizzare l'isolamento acustico in condominio e proteggersi dai rumori
Commenti: 0
Operaio specializzato lavora all’insonorizzazione del soffitto
Freepik

I rumori dei vicini in un condominio rappresentano un problema serio per gli inquilini che abitano al piano inferiore o di fianco a persone chiassose. Schiamazzi, fracassi e baccano sono sempre motivo di liti tra condòmini che, non raramente, finiscono in tribunale se non risolte dal regolamento condominiale. Oppure si può provare a migliorare l'isolamento acustico del condominio.

Adottando, ad esempio, sia soluzioni pratiche e di arredo come tappeti, tende e mobili pesanti per ridurre il riverbero e assorbire i suoni, che interventi più strutturali come l'installazione di contropareti e controsoffitti con materiali isolanti come la lana di roccia o la fibra di vetro. Ecco, quindi, cosa è consigliato fare per realizzare l'isolamento acustico di un condominio.

Quali sono le regole condominiali per i rumori

Avere a che fare con vicini di casa rumorosi non è semplice, soprattutto se si vive in condominio. All’interno delle quattro mura, infatti, un inquilino può subire rumori di ogni tipo, dal volume troppo alto della televisione agli schiamazzi, dai lavori di ristrutturazione alla musica ascoltata ad alto volume in piena notte, fino al funzionamento degli elettrodomestici, spesso accesi in orari non consoni.

In definitiva, i rumori molesti possono essere tanti, senza considerare che altri fastidi possono arrivare dall’esterno e, cioè, dal traffico, dalla gente che urla per strada, da tram e mezzi di trasporto rumorosi o dalla presenza di luoghi di ritrovo, locali notturni e quant’altro.

La prima cosa da fare, in ogni modo, è verificare che il condominio dove si abita abbia adottato delle regole per tutelare gli inquilini dai rumori. In linea di massima, le ore della giornata nelle quali è necessario osservare un rispetto maggiore in termini di rumorosità sono quelle:

  • tra le ore 13:00 e le ore 15:00;
  • tra le ore 21:00 o 22:00 e le ore 8:00.
Operaio sistema pannelli fonoassorbenti
Freepik

Cosa fare se un condòmino fa rumore

Pertanto, se un condòmino fa rumore, soprattutto nelle fasce orarie nelle quali va rispettato il silenzio, l’inquilino danneggiato può rivolgersi all’amministratore di condominio per chiedere di far cessare il frastuono. Ciò succede quando il regolamento condominiale lo prevede.

Infatti, se non sono state specificate determinate regole per abbassare il chiasso all’interno di un condominio, all’inquilino danneggiato non resta che ricorrere alla legge. A tal proposito, ci si può rifare a quanto prevede l’articolo 844 del Codice civile, il quale stabilisce che

“Il proprietario di un fondo non può impedire le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni derivanti dal fondo del vicino, se non superano la normale tollerabilità, avuto anche riguardo alla condizione dei luoghi”.

Il concetto di normale tollerabilità

Pertanto, il legislatore stabilisce che solo i rumori superiori alla normale tollerabilità si possono considerare come illegali. Per quantificare quale sia la normale tollerabilità, tuttavia, è necessario rifarsi a ciascun caso concreto, considerando alcuni fattori, ovvero:

  • la frequenza con la quale il vicino causa rumori;
  • in quali momenti della giornata avvengono i disturbi;
  • in quale contesto ambientale, ovvero qual è la zona dove si verificano i rumori. Si consideri un edificio condominiale situato in centro città, certamente sottoposto a un quantitativo di rumori superiore a quelli di periferia.

Seppure la legge nulla preveda al riguardo, la giurisprudenza ha adottato un criterio di calcolo del rumore ottenuto dal rapporto tra: 

  • i decibel di quelli prodotti dal vicino di casa;
  • i decibel provenienti dall’esterno. 

La valutazione sonora, effettuata da un perito esperto in fonometria, può indicare come causa di disturbo il rumore che generi un risultato superiore a:

  • 3 se si verifica nelle ore notturne;
  • 5 se si verifica nelle ore diurne.

Come insonorizzare l'appartamento in un condominio

Tuttavia, si può prevedere di ridurre il disturbo di tutti i rumori, a prescindere da dove provengano, effettuando l’isolamento acustico del condominio. Si tratta di interventi che consentono di ridurre la diffusione dei rumori e dei suoni tra gli ambienti, impedendo che i fastidi provenienti dai vicini, dalla strada o dagli impianti condominiali possano arrecare disturbo all’interno dell’abitazione.

In questo modo, ci si può difendere dall’inquinamento dei rumori, tutelando la propria privacy e riducendo le situazioni di stress. L’isolamento acustico si può ottenere secondo varie tecniche. Per esempio, si può fissare uno strato tra le pareti, effettuando un rivestimento visibile. Oppure intervenire sui pavimenti o isolare acusticamente il proprio soffitto

Inoltre, si può ridurre anche il rumore che si propaga dall’interno verso l’esterno. Situazioni di questo tipo possono tornare utili quando si effettuano attività rumorose o quando il proprio locale può causare fastidi all'ambiente esterno.

Qual è il costo per insonorizzare una stanza in condominio

Per realizzare l’isolamento acustico da fonti di rumore di 100 db, quali quelli prodotti da una discoteca, è necessario far affidamento ad aziende veramente affidabili dal punto di vista professionale e a soluzioni di altissimo livello. 

Si può intervenire con porte e finestre acustiche multistrato, pareti realizzate con materiali ad alta densità e contropareti, nonché trattamenti specifici, effettuati sul soffitto.

Per queste ragioni, il costo per insonorizzare una stanza in un condominio può variare in base alle caratteristiche strutturali, ai materiali utilizzati e, soprattutto, ai risultati che si vogliano conseguire con gli interventi. Generalmente si parte da un minimo di 30 euro per arrivare a 170 euro al metro quadro.

Per un lavoro che includa contropareti con materiali come il cartongesso, la lana di roccia o la lana di vetro, si spendono da 60 a 120 euro al metro quadro.

Come isolare le pareti dai rumori dei vicini

L'insonorizzazione di una parete confinante con quella di vicini rumorosi può costituire, sicuramente, una delle situazioni più efficaci da adottare. Nella costruzione degli strati isolanti, è bene puntare sulla qualità scegliendo i materiali più adatti in base alla specifica situazione. In questo ci si può affidare alla professionalità e all’esperienza della ditta alla quale affidare il lavori di isolamento.

In linea generale, alcuni materiali assicurano ottimi risultati in termini di assorbimento dei rumori. Per esempio, la lana di roccia e la fibra di legno sono indicate per comporre una seconda parete in cartongesso, da unire a quella principale dalla quale provengano i rumori.

Soluzioni di media efficacia per l’isolamento acustico tra due appartamenti possono essere rappresentate dai pannelli fonoassorbenti, da appendere alle pareti.

Come effettuare l’isolamento acustico del soffitto

Se si sta cercando di eliminare i rumori che provengono dal piano superiore, potrebbe non essere sufficiente applicare dei pannelli fonoassorbenti o fonoisolanti - in lana di roccia, in fibra di vetro o in poliestere espanso, a seconda del tipo di rumore e dalle specifiche della stanza - direttamente al soffitto.

L'inefficacia si osserva soprattutto per i rumori da calpestio o per le voci provenienti dall’alto. Intervenire con l’insuflaggio, utilizzando materiali leggeri nello spazio tra il controsoffitto esistente e la soletta, potrebbe addirittura vanificare completamente l’isolamento acustico.

La soluzione migliore consiste nel realizzare un controsoffitto antirumore, che riesca a bloccare efficacemente le onde sonore. La tecnica, tuttavia, necessita di lavori effettuati a regola d’arte in quanto i pendini che lo sorreggono possono trasferire le vibrazioni direttamente alla struttura fonoisolante lasciando che i rumori si propaghino comunque.

Operaio prende misure per installare pannelli di isolamento acustico
Freepik

Come intervenire sui pavimenti

Diversamente, si può pensare di isolare i pavimenti per prevenire i disturbi da calpestio. Questo tipo di intervento si realizza mediante l’installazione di una pavimentazione dotata di materassino antivibrante sotto il parquet o il gres. Se non si vuol ricorrere a interventi troppo invasivi, si può pensare di utilizzare tappeti spessi o mettere piedini in gomma sotto sedie e mobili per evitare rumori e vibrazioni.

Per i rumori provenienti dall’esterno, intervenire su infissi, finestre e porte può essere la soluzione più efficace. Infatti, i serramenti con doppi vetri (o anche tripli) generano risultati soddisfacenti sia per l’isolamento acustico dal rumore che per la difesa dal freddo.

Anche piccole guarnizioni e paraspifferi possono risultare utili. I rumori degli elettrodomestici possono essere ridotti dall’utilizzo di guaine fonoassorbenti e supporti contro le vibrazioni.

Isolamento acustico, quali sono gli obblighi di legge

L’isolamento acustico di un immobile di nuova costruzione fa capo al DPCM 5 dicembre 1997 e alla UNI 12354. Le norme stabiliscono quali sono i requisiti acustici passivi, ovvero i livelli minimi di isolamento, per solai, muri, facciate e impianti. Alla stessa normativa di obbligo di isolamento acustico è necessario far riferimento anche nel caso di ristrutturazione dell’immobile.

In particolare, l’obbligo scatta nelle ristrutturazioni che comportino una modifica della destinazione d’uso o variazioni influenti sulle caratteristiche acustiche dell'immobile. I costruttori, quindi, sono obbligati a progettare e a realizzare edifici che rispettino specifici limiti di legge. Il mancato isolamento acustico, per esempio di un condominio, potrebbe essere qualificato come un vizio costruttivo.

Quando è obbligatoria la relazione acustica

Nei casi sopra descritti, la legge prescrive l’obbligatorietà della progettazione acustica preventiva per richiedere i titoli edilizi, come il permesso di costruire e l’agibilità. Il mancato rispetto di quanto contenuto nel DPCM 5 dicembre 1997 comporta la ripetizione dei lavori, oltre all’applicazioni delle relative sanzioni.

La relazione di calcolo previsionale dei requisiti passivi acustici (RAP) serve a valutare le prestazioni di isolamento ai rumori di un immobile. Nel dettaglio, l’isolamento deve essere valutato nei riguardi dei rumori:

  • aerei tra diverse unità immobiliari;
  • esterni;
  • da calpestio;
  • da impianti a funzionamento continuo e discontinuo.

Tra i punti di maggiore importanza della relazione acustica, si segnala l’indicazione della corretta posa in opera dei materiali e dei sistemi edilizi da parte dell’impresa che effettua i lavori nel rispetto della normativa sull'isolamento acustico tra appartamenti

Vedi i commenti (0) / Commento

per commentare devi effettuare il login con il tuo account

Etichette