Insonorizzare una parete confinante aiuta a difendersi dai rumori molesti. Ma quali sono le norme da rispettare?
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insonorizzare una parete confinante
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La normale convivenza in un condominio può causare delle tensioni a causa dei rumori generati dai vicini di casa. Spesso e volentieri ci si può trovare a vivere in un ambiente non confortevole, che può determinare dello stress e, spesso e volentieri, dei problemi nel sonno. Questo è il motivo per il quale insonorizzare una parete confinante può costituire una valida soluzione per migliorare la qualità della vita.

Insonorizzazione di una parete, cosa prevede la normativa

Prima di addentrarci negli aspetti tecnici relativi all’insonorizzazione di una parete divisoria tra unità immobiliari, è bene soffermarsi un attimo su quelli legali. Soprattutto quando si vive all’interno di un condominio. A regolamentare quali debbano essere i requisiti minimi di isolamento acustico delle unità abitative è direttamente la normativa italiana, che attraverso il DPCM 5 dicembre 1997 ha stabilito delle regole ben precise.

Nel caso in cui si avesse intenzione di effettuare degli interventi di insonorizzazione è necessario rispettare alcuni standard: è importante sottolineare che la legge può essere invocata da entrambi i proprietari per tutelare i propri diritti.

Gli aspetti più importanti che devono essere considerati sono i seguenti:

  • il DPCM 5 dicembre 1997 prevede che tra le unità abitative ci debba essere un potere fonoisolante apparente di almeno 50 dB;
  • nel caso in cui dovessero essere effettuati dei lavori di insonorizzazione, il proprietario che effettua l’intervento deve garantire il rispetto dei requisiti normativi. Non dovrà, quindi, causare alcun tipo di disagio agli altri vicini;
  • quando un vicino dovesse lamentarsi di rumori eccessivi dopo che sono stati eseguiti dei lavori per l’insonorizzazione, il proprietario potrebbe essere chiamato in causa perché non si è fatto parte diligente per rispettare i requisiti minimi;
  • quando si effettuano degli interventi di ristrutturazione che coinvolgono anche l’isolamento acustico è opportuno richiedere una certificazione acustica, che può servire per documentare il rispetto delle norme in vigore;
  • è sempre opportuno verificare se all’interno del regolamento condominiale siano previste delle disposizione specifiche per l’insonorizzazione e la gestione dei rumori.
Insonorizzazione di una parete
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Quali sono i rumori che danno fastidio

Nel momento in cui si vogliono intraprendere dei lavori per insonorizzare una parete confinante è opportuno conoscere quali tipi di rumore stiano generando l’inquinamento acustico. Non tutti sono uguali e, soprattutto, non tutti si propagano allo stesso modo. È, infatti, importante distinguere tra:

  • i rumori aerei. In questa categoria rientrano le voci e la musica, che si propagano per aria. Si muovono sotto forma di onde sonore: non è necessario che ci sia un vero e proprio contatto tra la sorgente del rumore e la parte;
  • i rumori d’urto, anche detti impattivi. In questa categoria rientrano i suoni molesti determinati dalla caduta di un oggetto o altri tipi di rumori determinati da un impatto. Sono suoni che si trasmettono grazie a delle vibrazioni che si propagano attraverso delle strutture solide. Riescono a mantenere una certa forza meccanica.

Perché è importante la tipologia di rumore

Queste premesse sono necessarie, perché riuscire a comprendere quali siano le cause che determinano l’inquinamento acustico è importate per scegliere l’intervento di insonorizzazione migliore. Quello più utile per migliorare il comfort dell’immobile.

Se a disturbare dovessero essere dei rumori aerei è necessario realizzare uno schermo in grado di bloccarne la propagazione. Al contrario per i rumori da impatto non è sufficiente installare dei pannelli fonoassorbenti o fonoisolanti: la forza meccanica che li ha generati è in grado di superare senza problemi questo strato.

Parete insonorizzata
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Come posso isolare una parete confinante dai rumori dei vicini

Per insonorizzare una parete confinante già esistente dai rumori dei vicini possono essere utilizzati dei pannelli fonoassorbenti, come la lana di vetro o la lana di roccia. In alternativa è possibile realizzare una contro parete di cartongesso con isolamento acustico.

Per riuscire ad ottenere un buon isolamento acustico delle pareti divisorie degli appartamenti possono essere utilizzati i seguenti strumenti:

  • si possono realizzare dei pannelli fonoassorbenti con la lana di roccia o la lana di vetro, due materiali che sono molto utilizzati e permettono di ottenere anche un buon isolamento termico;
  • si può realizzare una controparete in cartongesso: è, in altre parole, una struttura separata dalla parete esistente, che deve essere riempita con dei materiali fonoassorbenti e deve essere rivestita con dei pannelli;
  • è possibile utilizzare dei materiali fonoassorbenti, come dei pannelli in sughero, in fibra di legno, dei pannelli in cartongesso o utilizzare dei kit fonoassorbenti prefiniti;
  • attraverso l’installazione di finestre a doppio o triplo vetro è possibile ridurre il rumore che proviene dall’esterno.
Lavori di insonorizzazione
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Quanto costa insonorizzare una parete confinante

Una delle voci più importanti a cui è necessario prestare attenzione è quale sia il costo per insonorizzare una parete confinante.

Una delle soluzioni più adottate, ma che non garantisce una resa ottimale è quella di utilizzare il cartongesso, installando uno o più strati. In linea teorica, più ce ne sono e meno rumore si dovrebbe sentire: il costo può variare tra i 60 e gli 80 euro al metro quadrato. Ma è bene sottolineare che i benefici che se ne trarranno sono ben pochi.

Altra soluzione è quella di optare per dei pannelli acustici e fonoassorbenti. I rotoli di vetro o roccia hanno un prezzo che varia tra i 25 e i 50 euro al metro quadrato. L’insonorizzazione di una finestra può costare tra i 100 e i 300 euro.

Insonorizzare una parete confinante con il fai da te

È possibile insonorizzare una parete confinante fai da te? Ad un’analisi superficiale sembrerebbe possibile, ma muoversi in completa autonomia è pur sempre un rischio, perché si possono spendere dei soldi per acquistare il materiale, ma non adottare la soluzione giusta per attutire il rumore.

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