Trasportare le piante durante il trasloco è possibile? Ecco come farlo al meglio

Traslocare in una nuova casa è bello: si tratta spesso di un nuovo inizio che porta con sé numerose opportunità. Quando si pensa ai traslochi, però, raramente si tengono in considerazione le piante che sono nella vecchia casa. Queste, infatti, vivono, respirano e reagiscono agli sbalzi di luce, temperatura e movimento. Tuttavia, con i giusti metodi per trasportare le piante durante il trasloco, puoi ridurre al minimo lo stress e arrivare a destinazione con tutte le foglie al loro posto. 

Come fare con le piante quando si va via?

Prima di provare a imballare tutte le piante, bisogna chiedersi quali portare con sé in base a distanza, stagione e spazio disponibile. Una buona pianificazione evita stress inutile a te e alle piante. Tra gli aspetti da valutare: 

• Porta con te solo le piante in salute e che puoi mantenere nel nuovo ambiente in base a luce, temperatura e spazio.
• Regala o scambia le piante più grandi o delicate con vicini, amici o su gruppi di quartiere.
• Preleva talee di esemplari ingombranti o difficili da trasportare: occupano poco spazio e radicano in poche settimane
• Vendi o dona i vasi pesanti (cemento/terracotta) e sostituiscili con vasi leggeri per il viaggio. Potrai ricomprare i vasi in un secondo momento.
• Verifica eventuali limitazioni come ascensori, scale strette, normative su specie particolari e trasporti internazionali).

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Imballare le piante: tutti i passaggi

Come per ogni oggetto dovrai imballare anche le piante attentamente: bisogna proteggere radici, vaso e chioma senza “asfissiare” la pianta. Puoi prepararti qualche giorno prima in modo da lavorare con calma e lasciare che la pianta si stabilizzi prima del viaggio. I passaggi da seguire sono quindi i seguenti:

• 10–14 giorni prima: sospendi i fertilizzanti e fai una potatura di alleggerimento (con rami secchi, fiori appassiti, foglie danneggiate).
• 3–5 giorni prima: controlla parassiti e, se necessario, intervieni con prodotti delicati.
• 24–48 ore prima: irriga moderatamente; il substrato deve essere appena umido, non fradicio.

Il giorno del trasloco, quando sarà arrivato il momento di imballare la pianta, bisognerà fare attenzione a:

• Proteggere il terriccio: avvolgendo la superficie con pellicola o carta e fissarla con nastro di carta.
• Metti dei tutori: lega delicatamente i rami più lunghi, avvolgi il vaso con carta o pluriball e aggiungi distanziatori.
• Usa scatole forate e alte: posiziona i vasi in verticale, riempi i vuoti con carta appallottolata
• Etichetta ogni scatola: con il nome della pianta, e la scritta “alto/fragile”.

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Come trasportare le piante in auto?

L’auto è spesso il mezzo più sicuro per trasportare le piante e, soprattutto, potranno essere sotto il tuo controllo. L’obiettivo è mantenere le piante in verticale, al fresco e ben stabili per tutta la durata del tragitto.

• Posiziona i vasi su superfici piane con tappetino antiscivolo; evita il bagagliaio, soprattutto in giornate molto calde o fredde.
• Usa scatole alte e riempi i vuoti con carta appallottolata per impedire movimenti laterali.
• Fissa le scatole con cinture o cordini; crea barriere con altri colli per ridurre le oscillazioni.
• Imposta una temperatura tra 12 e 24 °C, evitando getti d’aria diretti su foglie e fiori.
• Fai soste ogni 2–3 ore: per controllate se ci sono foglie incastrate.

Come far ambientare le piante nella nuova casa

L’ambientamento è il momento più delicato: dopo il viaggio le piante hanno bisogno di stabilità, luce filtrata e irrigazioni. Concedi loro qualche giorno di quiete e, in particolare:

• Apri gli imballaggi con calma e posiziona subito la pianta in verticale in un punto luminoso ma senza sole diretto.
• Lasciale riposare 24–48 ore; poi irriga moderatamente, ma solo se il substrato è asciutto in profondità.
• Raddrizza i fusti rimuovendo gradualmente eventuali legature dalle foglie.
• Aumenta l’umidità ambientale con sottovasi di argilla espansa e nebulizzazioni leggere.
• Riprendi la concimazione dopo 3–4 settimane con dosi ridotte.

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