Mentre il maltempo continua a interessare le regioni del Sud e del basso Adriatico, l'attenzione si sposta inevitabilmente alla prossima perturbazione sulla tabella di marcia, ormai confermata da tutti i principali centri meteo. Torna il maltempo nel weekend, torneranno nubi, piogge, temporali e anche fiocchi di neve su diverse nostre regioni, in vista di un inizio di dicembre particolarmente dinamico e vivace sul nostro Paese.
Torna il maltempo nel weekend
In effetti cambierà poco o nulla tra la fine di novembre e l'inizio di dicembre: quello che sarà il primo mese dell'inverno meteorologico proseguirà sulle stesse orme lasciate da novembre; pertanto, a tenere in mano le redini del tempo in Italia saranno ancora le perturbazioni atlantiche. La prossima è ormai confermata a partire da domenica 30 novembre, proprio alla fine dell’autunno meteorologico.
Occorre ricordare che l'inizio dell'inverno meteorologico non va confuso con l'inizio dell'inverno astronomico. Nel primo caso si parla dell'inizio convenzionale dell'inverno secondo la climatologia italiana, che sul calendario parte il 1° Dicembre. L'inverno astronomico avrà inizio nel giorno del solstizio, atteso il 21 Dicembre.
Il peggioramento di domenica: nubi, piogge e neve a bassa quota
Nella giornata di domenica si prevede un netto aumento delle nubi su tutto il Nord-Ovest e, tra pomeriggio e sera, arriveranno anche piogge, rovesci e qualche isolato temporale.
Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta e Lombardia saranno i primi bersagli della perturbazione, che a quanto pare porterà anche un po' di neve a quote basse.
La massa d'aria instabile sarà piuttosto fredda in alta quota, ragion per cui si prevede un drastico calo della quota neve, capace di portare i fiocchi bianchi quantomeno a quote collinari sul Piemonte e in Valle d'Aosta. Tra Cuneese, Astigiano, Torinese e Alessandrino i fiocchi di neve potrebbero giungere anche a 400 m, sebbene gli accumuli degni di nota arriveranno solo oltre i 700 m.
Dicembre parte col maltempo
Lunedì, primo giorno di dicembre e anche primo giorno dell'inverno meteorologico, il maltempo si estenderà anche alle regioni nord-orientali e a buona parte del Centro Italia, dove transiterà un fronte colmo di acquazzoni e qualche temporale.
Qui la quota neve sarà molto elevata, perché i venti prevalenti saranno quelli meridionali, portatori di aria più tiepida. In presenza di perturbazioni nord-atlantiche è ormai noto che le regioni più sensibili al freddo e alla neve a bassa quota siano proprio quelle del Nord-Ovest, grazie alla loro particolare conformazione geografica e orografica.
Al Sud poca pioggia
Situazione un po’ diversa per il Sud Italia, dove questa perturbazione potrebbe avere poco o nulla da dire. In effetti, tra il fine settimana e l'inizio della prossima settimana, potrebbe aprirsi una parentesi un po’ più asciutta e stabile per il Meridione.
Altre perturbazioni in arrivo in settimana
Ma le sorprese non finiscono qui, poiché l’alta pressione farà un’immensa fatica nel riproporsi sul Mediterraneo centrale nella prima decade di dicembre. Non arriverà il freddo polare, non arriveranno le nevicate in pianura, ma le perturbazioni atlantiche colme di nubi, piogge e venti di scirocco potranno facilmente introdursi nel Mare Nostrum generando almeno altre due ondate di maltempo, soprattutto al Centro e al Nord Italia.
Una di queste potrebbe raggiungere l'Italia tra mercoledì 3 e venerdì 5 dicembre, caratterizzata da:
- Piogge, rovesci, temporali e venti di scirocco.
- Temperature altalenanti, con valori più freddi al Nord e più miti al Centro-Sud.
Il motivo per cui le perturbazioni continueranno a inserirsi con facilità è legato al comportamento del vortice polare troposferico, che in questa fase rimane abbastanza forte da tenere attivo il flusso atlantico, ma non abbastanza da bloccare le oscillazioni meridiane che portano frequenti incursioni perturbate verso l’Europa centro-meridionale. Tuttavia, proprio mentre la troposfera appare molto dinamica, nella stratosfera sta maturando una svolta potenzialmente decisiva.
Quando arrivano freddo e neve?
Ma quando potrebbe arrivare il freddo vero e anche le prime nevicate a bassa quota sul Centro-Sud Italia? Non è semplice rispondere, ma le più recenti indicazioni a lungo termine ci suggeriscono un potenziale raffreddamento dell'Europa dopo la metà di dicembre.
Il tutto sarebbe da ricondurre a un indebolimento del vortice polare, determinato da uno stratwarming, ovvero un riscaldamento stratosferico in direzione del Polo Nord, ad oltre 20 km di altezza, che sta andando in scena proprio in queste ore. Questo riscaldamento repentino della stratosfera potrebbe favorire, a lungo termine, indicativamente nei prossimi due mesi, un vortice polare molto disturbato, in grado di inviare verso l’Europa con maggior facilità e frequenza ondate di freddo degne di nota.
Cos'è lo stratwarming
Lo stratwarming (riscaldamento stratosferico) rappresenta uno dei fenomeni più importanti dell’inverno. Quando la stratosfera polare si riscalda improvvisamente, la circolazione dei venti che compone il vortice polare viene destabilizzata, rallentata o perfino invertita. Questo provoca un cedimento strutturale del vortice polare stratosferico che, da compatto e potente, diventa deformato o si divide in più lobi.
Quando il vortice polare si indebolisce, gli effetti iniziano lentamente a propagarsi verso il basso, fino a raggiungere la troposfera. Questo processo può impiegare dai 10 ai 20 giorni e, una volta completato, porta spesso a un cambio drastico della circolazione atmosferica.
L’Europa, in questi casi, può essere investita da correnti molto fredde o gelide provenienti dalla Russia, dalla Scandinavia o dalla regione artica. È proprio in queste fasi che l’Italia può vivere gli inverni più crudi e nevosi, con episodi di neve a quote molto basse o addirittura fino al livello del mare lungo il versante adriatico.
Il Natale avrà un clima invernale?
Dalla metà di dicembre potremmo imbatterci con maggior facilità in ondate di freddo significative, in grado di portare la neve a quote basse non solo al Nord ma anche al Centro e al Sud. Tutti i segnali lanciati dall’atmosfera convergono verso festività di Natale all’insegna del tempo pienamente invernale.
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