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Referendum, come cambia il Senato con la riforma costituzionale
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Il dibattito sul referendum scalda il clima in Italia, dove è già cominciato il conto alla rovescia per la votazione del 4 dicembre. Mentre il comitato del No scende in strada e i sostenitori del Si mettono in guardia dalle possibili conseguenze per l'instabilità italiana, secondo gli ultimi sondaggi il 20% della popolazione è ancora indecisa. Per questo, nella seconda parte del nostro speciale vi spieghiamo come cambia la composizione del Senato.

il Senato se vince il si

Uno dei punti principali della riforma della Costituzione riguarda la composizione del Senato, oggi formato da 320 senatori (315 eletti a suffraggio universale dai cittadini e cinque senatori a vita). Con la nuova riforma, i senatori non saranno più eletti direttamente ma scelti dalle assemblee regionali tra i consiglieri che li compongono e tra i sindaci della regione.  

Saranno 95 senatori (74 consiglieri e 21 sindaci) più cinque senatori eletti dal Presidente della Repubblica. Ma in questo caso non saranno più eletti a vita, ma solo per sette anni. Anche gli ex Presidenti della Repubblica entreranno a far parte direttamente del nuovo Senato: il numero totale dei membri della nuova camera sarà quindi superiore ai 100 teorici.

Modalità elezione nuovo Senato

Il Senato non sarà più eletto direttamente dai cittadini, ma sarà ogni consiglio regionale ad eleggere un sindaco del proprio territorio e uno o più consiglieri a seconda della popolazione (ma ogni Regione non potrà avere meno di due senatori). 

Secondo il v comma dell'articolo 57, i consigli dovranno eleggere i senatori in conformità alle scelte espresse dai cittadini in occasione del rinnovo dei medesimi organi. Ancora non è chiaro come questo avverrà, considerando che entro sei mesi dall'approvazione della riforma, il governo dovrà formulare una legge ordinaria per la modalità di elezione del Senato. In ogni caso i sindaci senatori e consiglieri senatori resteranno in carica fino allo scioglimento dei rispettivi organi di provenienza. Questo vuol dire che ci saranno continue elezioni per i senatori e che il Senato potrebbe non essere mai sciolto del tutto.

Per poter eleggere il Senato oggi bisogna avere 25 anni e 40 per essere eletti. Con la riforma, 18 anni saranno sufficienti per eleggere ed essere eletti.

Indennità e immunità: i privilegi dei nuovi Senatori

Per i nuovi senatori rimane l'immunità (ovvero l'arresto e le intercettazioni sono ammesse previa autorizzazione della camera di appartenenza). L'indennità è abolita, ma resta lo stipendio da sindaci o da consiglieri regionali, nessuno stipendio per i senatori di nomina presidenziale. Rimangono diaria e rimborso.

 

 

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