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La Banca centrale europea ha pubblicato una vera e propria guida sugli Npl (Non perfoming loans) destinata alle banche. Un documento con il quale la Bce chiede agli istituti di credito dell’eurozona “realistiche e ambiziose strategie” per ridurre i crediti deteriorati, pur riconoscendo che per fare ciò è necessario del tempo e senza fissare un obiettivo quantitativo. Ma il richiamo è chiaro: è necessario ridurre lo stock.

La preoccupazione della Banca centrale europea è grande, per tale ragione chiede alle banche di definire strategie per la riduzione degli Npl indicando le soluzioni più adatte a ogni portafoglio. Quello che si aspetta la Bce è che “le banche aderiscano pienamente alle linee guida in linea con l’ampiezza degli Npl nei loro portafogli”.

Quel che dovranno fare gli istituti di credito è assicurarsi che i loro dirigenti e vertici siano incentivati a portare avanti strategie per la riduzione degli Npl. La strategia che le banche devono adottare deve includere una serie di opzioni, come la cessione dei portafogli o la loro gestione interna. Le opzioni sono molteplici.

Il dialogo tra vigilanza e singole banche sarà stretto e quotidiano. La Bce applicherà il principio di proporzionalità e modificherà il suo livello di intrusività a seconda delle dimensioni e gravità del portafoglio Npl delle banche.

La strategia sugli Npl dovrà essere comunicata ai joint supervisory teams (jst) entro il primo trimestre di ogni anno, con la valutazione dei progressi compiuti nei 12 mesi precedenti. Oltre agli obiettivi con le scadenze da rispettare, il piano operativo dovrà contenere l’assetto di governance ad hoc, inclusi l’attribuzione dei ruoli delle figure coinvolti nelle attività di recupero.

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