Nel 1995 il risparmio delle famiglie italiane era pari al 16% del reddito lordo. Ventidue anni dopo, nel 2017, la percentuale è crollata al 2,4%, secondo i dati raccolti dall’Ocse. L’abbassamento del costo del denaro, la moneta unica e la crisi economica del 2008 hanno contribuito pesantemente a questo mutamento nelle abitudini delle famiglie.
Ma questi fattori, da soli, non bastano a spiegare il fenomeno visto che Francia e Germania, tanto per citare due paesi che, pur con diversi esiti, hanno avuto le stesse condizioni, sono riuscite nel mantenere tassi di risparmio più o meno sugli stessi livelli, al 10% circa del reddito lordo disponibile. E in ogni caso la media dei paesi che adottano la moneta unica presenta un valore doppio del tasso di risparmio rispetto all’Italia.
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