Decreto rilancio, come cambia il bonus baby sitter

Il testo del tanto atteso decreto rilancio di maggio continete misure per le famiglie messe in crisi dall’emergenza coronavirus. Tra le novità importanti ci sono quelle sul bonus baby sitter. Vediamo come funziona e quali sono i requisiti per percepire il sussidio per i figli.

Bonus baby sitting, come funziona

Il decreto rilancio ha effetti, come si diceva, sul bonus baby sitter. Non tanto dal punto di vista della formula, quanto dal punto di vista dell’assegno che viene raddoppiato passando da 600 a 1.200 euro. Inoltre, il bonus baby sitting raddoppia e arriva a toccare quota 2.000 euro, per medici e infermieri e tutti i lavoratori, pubblici e privati della sanità, ma anche per il comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico.

Inoltre, il bonus baby sitter potrà essere utilizzato anche per il pagamento dei servizi “di assistenza e sorveglianza del minore”, come ha specificato il premier Conte. Il che vuol dire che la somma ricevuta potrà essere destinata non solo al pagamento della prestazione della baby sitter a casa, ma anche per la retta di centri estivi durante i prossimi mesi.

Requisiti per averlo

Possono fare richiesta all’Inps per il bonus baby sitter le famiglie con figli al di sotto dei 12 anni, entrambi i genitori devono essere lavoratori (non importa se autonomi, del settore pubblico o privato) e nessuno dei due nessuno dei due deve percepire aiuti al reddito per la sospensione del rapporto di lavoro (Naspi, Cassa integrazione e simili).

Come fare domanda

Come ha spiegato lo stesso Istituto di previdenza, la domanda per il bonus baby sitter va inoltrata all’Inps online tramite le credenziali PIN, SPID, CIE o CNS. In alternativa, è possibile inviare la domanda online, previo inserimento della sola prima parte del PIN, ricevuto via SMS o email subito dopo la relativa richiesta. Ma per la successiva fase dei pagamenti tramite Libretto Famiglia bisogna essere in possesso del PIN dispositivo.

In alternativa, è possibile richiedere il bonus baby sitter tramite i patronati o il Contact center dell’Istituto, telefonando al numero 803 164 da rete fissa (gratuitamente) oppure al numero 06 164164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai gestori). Anche in questo caso è possibile avvalersi del servizio in modalità semplificata, comunicando all’operatore la sola prima parte del PIN.