
Con il numero dei contagi che torna a salire, il governo introduce nuove regole per il green pass sui trasporti. Vediamo cosa cambia su treni, taxi e bus (ma non solo) con l’ordinanza approvata dal ministero della Salute e dal ministero dei Trasporti.
Treni e stazioni
Per quanto riguarda le grandi stazioni ferroviarie (Milano Centrale, Roma Termini, Firenze Santa Maria Novella), così come anche nelle altre stazioni dove sia possibile, è preferibile che il controllo del green pass dei viaggiatori avvenga prima di salire sul treno. In caso contrario il controllo della certificazione verde sarà, a bordo, in concomitanza con il biglietto di viaggio.
Se dovessero esserci sul treno viaggiatori con sintomi del covid, le autorità sanitarie e la polizia ferroviaria possono anche ordinare che il treno si fermi per procedere a interventi d’urgenza o di prevedere appositi spazi dedicati. Il convoglio dovrà poi essere sanificato prima di tornare operativo.
Green pass per trasporto pubblico, bus e tram
Novità anche per i controlli del green pass su bus e tram del trasporto pubblico. L’ordinanza, infatti, prevede, un riavvio graduale della vendita dei biglietti e contestualmente anche dei controlli di certificazione verde. I passeggeri potranno usare anche la porta anteriore per evitare assembramenti e sarà installato un separatore protettivo dell’area di guida. I mezzi dovranno essere sanificati almeno una volta al giorno.
Taxi e Ncc
Sempre nell’ordinanza ministero della Salute e dal ministero dei Trasporti si legge che è “opportuno evitare che il passeggero occupi il posto disponibile vicino al conducente”. Mentre sui sedili posteriori, “per rispettare le distanze di sicurezza, non potranno essere trasportati, distanziati il più possibile, più di due passeggeri, se non componenti dello stesso nucleo familiare”. Il conducente ha l’obbligo di indossare una mascherina chirurgica o di livello superiore e deve avere il Green Pass.
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