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Multe stradali
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Aumento del carrello della spesa, canoni d’affitto più alti per chi ha la revisione annuale del contratto di locazione, ma non solo. L’aumento vertiginoso dell’inflazione peserà anche sull’aumento delle multe stradali nel 2023. Scopriamo di quanto potrebbero aumentare le tariffe per le infrazioni dal prossimo 1º gennaio.

A denunciare il rischio dell’aumento delle multe stradali nel 2023 è stato Simone Baldelli, ex presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sui consumatori, che da anni si è schierato per la trasparenza in tema di multe.

L’Ansa, infatti, ha riportato alcune dichiarazioni di Baldelli: “L'art. 195 del Codice della strada prevede infatti che la misura delle sanzioni amministrative pecuniarie è aggiornata ogni due anni in misura pari all'intera variazione, accertata dall'Istat, dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati verificatasi nei due anni precedenti”.

In assenza di interventi o diverse disposizioni, quindi, assisteremo a un aumento delle multe nel 2023 per le violazioni al codice della strada, il tutto secondo rialzi parametrati al tasso di inflazione. Non si sono fatte attendere le reazioni delle associazioni di consumatori.

Il Codacons ha già svolto le prime stime: “Con un aumento degli importi delle sanzioni nell'ordine del +11% - calcola il Codacons - la multa per il divieto di sosta salirebbe a 46 euro da gennaio 2023, con un rincaro di 4 euro; quella per l'uso del cellulare alla guida a 183 euro (+18 euro); la multa per accesso vietato alla Ztl a 92 euro (+9 euro), mentre per il superamento dei limiti di velocità di oltre 60 km/h la mazzata raggiungerebbe i 938 euro (con un incremento di 93 euro rispetto agli attuali 845 euro)”.

Tuttavia, secondo le ultime notizie la legge di Bilancio 2023 dovrebbe prevedere anche una misura per bloccare l'automatismo che da gennaio farebbe scattare l'aumento delle multe. Su questo tema, infatti, sta spingendo parecchio la Lega di Salvini.

Inoltre, le novità per le multe stradali 2023 dovrebbero riguardare anche i monopattini elettrici in sharing e, in particolare, la loro sosta selvaggia. A Roma, infatti, sono già partite le prime multe e, in appena 4 mesi, ben 1.200 utilizzatori di monopattini elettrici in condivisione che avevano parcheggiato i mezzi in modo scorretto hanno ricevuto un primo avvertimento, contro le circa 80 persone che – invece – sono state sanzionate.

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