Commenti: 0
Pil pro capite
GTRES

La crescita del PIL italiano nel primo trimestre del 2023 ha superato le aspettative, raggiungendo lo 0,5% secondo le stime preliminari dell'Istat. Secondo Prometeia, ciò supera le previsioni di aprile, ferme allo 0,1%, spingendo il centro studi bolognese a revisionare al rialzo la proiezione di crescita del 2023, passando dallo 0,7% all'1%. Tuttavia, si prevede una stagnazione nel secondo trimestre seguita da una modesta crescita nei due ultimi trimestri.

Previsioni per il Pil italiano 2024

Nel 2024, si prevede che la crescita del PIL italiano scenda allo 0,7%, principalmente a causa di una contrazione nella costruzione residenziale che non sarà pienamente compensata dagli aumenti degli investimenti pubblici.

Si prevede che il settore dei servizi rallenti gradualmente, mentre la produzione manifatturiera si riprenderà lentamente, sostenuta dal calo dei prezzi dell'energia. La prudenza nella spesa delle famiglie contribuirà a uno scenario di crescita contenuta, poiché una riduzione dell'inflazione, da sola, non ripristinerà il potere d'acquisto. Inoltre, le famiglie si troveranno ad affrontare tassi di interesse reali in aumento e un valore degli asset finanziari ancora inferiore ai livelli del 2021. Tassi di interesse più alti avranno anche un effetto negativo sui prestiti e sugli investimenti aziendali.

Infine, nonostante alcuni problemi di attuazione, le misure di espansione fiscale e gli investimenti resi possibili dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza si prevede che sostengano la crescita del PIL nel 2023 e nel 2024.

Economia globale, quanto crescerà nel 2023-2024

L'economia globale secondo Prometeia ha sperimentato un rallentamento nel primo trimestre del 2023, in linea con le previsioni di aprile. La crescita del Pil degli Stati Uniti è notevolmente rallentata rispetto al quarto trimestre del 2022, mentre la crescita economica della zona euro è quasi stagnante. Il Pil della Cina si è ripreso, sebbene non così fortemente come previsto.

Nonostante i prezzi internazionali delle materie prime abbiano mostrato una tendenza al ribasso, rimangono relativamente alti. Inoltre, sebbene l'inflazione sia rallentata, è ancora superiore agli obiettivi delle banche centrali di molti paesi. L'inflazione di base, che esclude gli elementi volatili, sta diminuendo anche se lentamente, sia negli Stati Uniti che nella zona euro.

I prezzi del gas in Europa sono rimasti bassi, in parte a causa delle scorte più elevate rispetto ai livelli pre-conflitto tra Russia e Ucraina. Ciò ha contribuito ad alleviare le pressioni inflazionistiche, ma potrebbero esserci aumenti di prezzo nei prossimi mesi, soprattutto se l'inverno del 2023 sarà più rigido rispetto all'ultimo inverno.

La fiducia, in particolare nel settore manifatturiero, si è ridotta negli ultimi mesi a livello globale, confermando la previsione Prometeia di un continuo rallentamento economico nei restanti trimestri del 2023. Tuttavia, si prevede una modesta ripresa nel 2024.

Vedi i commenti (0) / Commento

per commentare devi effettuare il login con il tuo account