
Sollevato il velo sul testamento di Silvio Berlusconi, reso noto il 6 luglio 2023. Dopo tanto interrogarsi sul futuro degli assetti delle società in mano al Cavaliere, per vie dirette e traverse, il mistero è stato rivelato, chiarendo la strada in particolare della holding Finivest, cuore dell’imprenditoria berlusconiana e di Mfe, quotata in Borsa. Titolo che ha salutato l’apertura del testamento con un calo, dovuto a prese di profitto dopo gli aumenti degli ultimi giorni.
Chi controlla Fininvest
Nessuno dei figli di Berlusconi, dopo la morte del fondatore, deterrà il controllo solitario della holding di famiglia. Pier Silvio e Marina hanno ereditato la famosa “quota disponibile” del 20 per cento su cui tanto si fantasticava dopo il decesso dell’imprenditore ed ex-premier, giungendo, unitamente e con quote paritarie, al 53 per cento della società (entrambi partivano da un 7,65 per cento). Il resto è diviso tra gli altri figli, Barbara, Eleonora e Luigi. La decisione è stilata nel testamento di Silvio Berlusconi, datato fin dal 2 ottobre 2006, integrato successivamente nel 2020. Nessuna sorpresa, quindi, come già si poteva intuire osservando le rispettive carriere degli eredi.
Il nuovo assetto di Fininvest
La matassa del controllo societario di Fininvest è particolarmente difficile da sbrogliare, se si considera che il 61 per cento di Fininvest detenuto da Silvio Berlusconi lo era in maniera indiretta, attraverso bel quattro holding con quote di controllo incrociate. L’incasso degli ultimi cinque anni relativo alla quota del fondatore, escluso il 2023, è stato di 312 milioni di euro in dividendi.
Ora i tecnici dovranno capire come gestire tutto ciò che si trova in pancia a Fininvest, da Banca Mediolanum a Mediaset alla holding Dolcedrago che contiene alcune delle proprietà immobiliari del Cavaliere.
L’eredità immobiliare di Silvio Berlusconi
Quanto alle proprietà immobiliari di Silvio Berlusconi comprese nel patrimonio ereditario, valutate, 6-700 milioni di euro, oltre a quanto controllato dalla società Idra, a sua volta controllata da Dolcedrago (tra cui Villa San Martino di Arcore e Villa Certosa in Sardegna) occorrerà eseguire perizie accurate, e sbrogliare ulteriori matasse per la loro disposizione. Per la gestione delle proprietà infatti sarebbe stato emesso un bond con scadenza 2027, acquistato da Finivest e dagli eredi Berlusconi, con tanto di ipoteca.
I lasciti di Silvio Berlusconi
Non mancano tra le volontà testamentarie di Silvio Berlusconi dei legati a personaggi particolarmente importanti nella sua vita: 100 milioni al fratello Paolo, 100 milioni per l’ultima compagna Marta Fascina e 30 milioni al’onnipresente Marcello Dell’Utri. Tali lasciti sono stati disposti il 19 gennaio 2022, alla vigilia del ricovero al San Raffaele di Silvio Berlusconi.
Il titolo Mfe in Borsa
L’apertura del testamento di Berlusconi è stato salutato da un calo in Borsa delle azioni Mfe, lievitate negli ultimi giorni in scia all’ipotesi, pure sempre smentita dalla famiglia, di una eventuale vendita. Le azioni Mfe B, con maggior diritto di voto, cedono lo 0,8% a 0,72 euro, mentre Mfe A cede l’1,5% a 0,53 euro. In calo anche Mondadori - 0,9%.
per commentare devi effettuare il login con il tuo account