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Dopo una maratona notturna delle commissioni bilancio e affari costituzionali, il milleproroghe arriva martedì alla camera. Dall'introduzione di un mini-blocco per gli sfratti al ripristino del regime dei minimi, ecco le principali novità del testo su cui il governo è intenzionato a mettere la sua fiducia

  • Ritorno al regime dei minimi - il vecchio regime agevolato coestisterà con il nuovo per tutto il 2015
  • Proroga del blocco degli sfratti - la riformulazione di diversi emendamenti al milleproroghe prevede che il giudice possa "disporre la sospensione ell'esecuzione" dello sfratto "fino al centoventesimo giorno dall'entrata in vigore della legge di conversione", per consentire il "passaggio da casa a casa"
  • Niente modifichce per le frequenze tv - in materia radiotelevisiva è stata solo approvata una riformulazione tecnica di vari emendamenti che non  contiene più il ritorno dei canoni sui livelli del 2013 e il passaggio delle competenze sui canoni dall'agcom al mise. Una buona notizia per rai e mediaset che potrebbero pagare di meno l'affitto delle frequenze, anche se la questione potrebbe essere riproposta in un altro provvedimento
  • Niente sanzioni alle regioni che non hanno rispettato il patto di stabilità - un emendamento fortemente contestato dai cinquestelle, che lo vedono cucito addosso al Lazio, l'unica regione ad aver destinato ai pagamenti dei debiti delle pa, una quota dell'obiettivo del patto di stabilità superiore al 50% dello stesso
  • Riapertura dei termini di rateazione delle cartelle di equitalia e proroga di due anni degli incentivi per rientro in Italia dei cervelli
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