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Imu e Tasi, quali aliquote per il saldo 2015?
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Mentre è in discussione in Parlamento la legge di stabilità 2016 che abolisce le tasse sulla prima casa, si avvicina la scadenza per il pagamento del saldo di dicembre di Imu e Tasi per il 2015. Che, come ogni anno, è accompagnato da polemiche e confusioni varie. Il problema riguarda le aliquote da applicare al pagamento, per il no secco del governo ad accettare la sanatoria delle delibere approvate dal 30 luglio al 30 settembre.

Tasi e Imu aliquote 2014

Il pagamento della prima rata dell'Imu e della Tasi di giugno 2015 è avvenuto con le aliquote elaborate dai Comuni nel 2014. Il saldo dovrebbe essere adesso la differenza tra queste e le nuove approvate dai sindaci per il 2015. E qui nasce il dilemma. E' stata infatti approvata una sanatoria per le delibere approvate dal 30 luglio al 30 settembre che entrerà però in vigore dal 1º gennaio 2016 e non potrebbe, in linea  teorica, avere effetto sul saldo previsto per dicembre 2015.

Da qui la lotta dei Comuni per anticipare la sanatoria, un'ipotesi però seccamente respinta dal governo. Il motivo è presto detto. Considerando che Renzi ha annunciato l'abolizione della Tasi già il 18 luglio, si vuol evitare che, ampliando ex post i termini per i nuovi parametri, si spiani la strada agli aumenti “strumentali”, decisi solo per far crescere il conto delle trasferimenti statali.

La posizione dell'esecutivo non piace però ai Comuni, che già a luglio avevano chiesto un rinvio dei termini per chiudere i bilanci a causa delle cifre incerte dei fondi locali.

Il contezioso continua, ma a farne le spese sono come sempre i cittadini.

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