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E’ un piano preciso quello che l’Agenzia delle Entrate ha messo a punto per combattere l’evasione. L’obiettivo principale è accendere i riflettori sui grandi contribuenti e intensificare la lotta alle forme di evasione più gravi e alle frodi. Addio dunque alla caccia all’errore involontario, ai recuperi solo formali o per importi esigui. Il tutto favorendo il dialogo, la trasparenza e un approccio chiaro. Le stretegie di prevenzione e contrasto che si intendono mettere in campo sono state illustrate con la circolare 16/E.

Tra le sfide del 2016, l’Amministrazione dovrà affinare sempre di più la qualità dei controlli, evitando lo spreco di energie incontestazioni puramente formali o di ammontare esiguo e concentrandosi piuttosto su concrete e rilevanti situazioni di rischio.

Le presunzioni fissate dalla legge a salvaguardia della pretesa erariale saranno applicate secondo criteri di proporzionalità e ragionevolezza, grazie alla collaborazione del contribuente che potrà dimostrare e giustificare eventuali anomalie. Le indagini finanziarie diventano uno strumento da utilizzare solo a seguito di un’attenta analisi del rischio e quando è già in corso un’attività istruttoria.

L’Agenzia sarà impegnata a stipulare con le imprese, in determinati ambiti, accordi preventivi per regolare in anticipo il trattamento fiscale di alcune operazioni, implementerà la cooperative compliance con le grandi imprese, e porterà avanti anche la gestione e la lavorazione delle istanze della voluntary disclosure.

Le banche dati per controlli di alta qualità

Il patrimonio informativo delle banche dati è fondamentale. Le banche dati vanno quindi arricchite e aggiornate con dati qualitativamente corretti a supporto delle risk analysis.

Potenziata sul territorio la lotta alle frodi

Il Fisco punta ad assicurare un migliore coordinamento operativo e una maggiore ampiezza e flessibilità d’azione. La creazione di un unico ufficio, articolato in diverse sezioni locali, permette di realizzare azioni simultanee e trasversali su tutto il territorio nazionale, che producono vantaggi in termini di tempestività ed efficacia e che si sono dimostrate essenziali nella lotta ai fenomeni più ramificati di frode fiscale.

Bene la voluntary disclosure

L’attività del 2016 è già contrassegnata fortemente dalla voluntary disclosure. Ma non si parla solo di attività di accertamento. Gli Uffici competenti svolgeranno un’attività di raccolta digitale dei dati e delle informazioni contenuti nelle istanze che permetterà in seguito la redazione di analisi ed elaborazioni utili anche per le future attività di contrasto all’evasione. I frutti della voluntary, pertanto, non si esauriranno nel 2016.

Promozione della compliance

Entro giugno partiranno le comunicazioni dedicate ai contribuenti con particolari anomalie relative al triennio 2012-2014, rilevate dai dati per l’applicazione degli studi di settore.

Entro dicembre partiranno le lettere destinate a chi presenta anomalie dal confronto tra la comunicazione annuale Iva e la dichiarazione Iva per il 2015.

Debutterà inoltre una nuova comunicazione unica destinata a persone fisiche e imprese individuali, per cui, nel 2012, sono emerse anomalie legate, tra l’altro, a redditi da locazione immobiliare, di lavoro dipendente, di partecipazione, di capitale, o plusvalenze di beni relativi all’impresa.

Contraddittori e accessi in loco per gli accertamenti sugli immobili

Il contraddittorio diventa il cuore dell’accertamento sugli immobili. Il confronto preventivo con il contribuente rappresenta infatti un’inderogabile necessità per rendere il più possibile realistica la ricostruzione dell’ufficio e meno conflittuale il rapporto con la persona, chiamata a fornire prima ancora dell’accertamento tutti gli elementi utili a quantificare correttamente il valore dell’immobile oggetto dell’atto.

La circolare incoraggia anche le visite presso l’immobile o l’azienda da valutare e i sopralluoghi nella zona di ubicazione, per acquisire una conoscenza diretta dello stato esteriore e delle caratteristiche del bene e intercettare così le corrette analogie e differenze con altri immobili o aziende presi a riferimento per la determinazione del prezzo di mercato.

Sempre all’insegna della trasparenza, l’Agenzia per la prima volta raccomanda di allegare l’immagine dell’immobile accertato all’avviso di rettifica consegnato al contribuente, a supporto della motivazione che ha spinto la rivalutazio ne del bene da parte del Fisco.

Indagini finanziarie e presunzioni

Le presunzioni fissate dalla legge a salvaguardia della pretesa erariale devono essere applicate dagli uffici secondo logiche di proporzionalità e ragionevolezza, ricorrendo in via prioritaria alla collaborazione del contribuente ed alle dimostrazioniaddotte per giustificare eventuali anomalie.

Il ricorso alle indagini finanziarie, infine, è descritto come uno strumento da attivare possibilmente a valle di un’attenta analisi del rischio e quando è già in corso un’attività.

Attenzione al Terzo settore e priorità alle organizzazioni “fuori sede”

L’Agenzia punta alla salvaguardia delle attività di particolare rilevanza sociale, come quelle rivolte alla cura di anziani e persone svantaggiate ovvero dedite alla formazione sportiva dei ragazzi.

L’azione di controllo si concentra quindi sul contrasto alle false realtà “non profit”, ossia dei soggetti che, pur dichiarando scopo non lucrativo, operano sul mercato svolgendo di fatto attività commerciale oppure prendono parte a fenomeni di frode in campo immobiliare o di false fatturazioni.

In questo contesto, i controlli del 2016 daranno prioritaria attenzione alle organizzazioni che non hanno sede legale sul territorio nazionale.

Evasione oltreconfine

L’Agenzia contrasta con decisione le frodi fiscali, sia a livello nazionale sia a livello internazionale, anche incoraggiando scambi informativi a richiesta con le Autorità estere. Particolare attenzione ai settori più vulnerabili a fenomeni illeciti: frodi Iva intracomunitaria, circolazione di fatture false mediante l’azione di società cartiere, compensazioni di crediti inesistenti mediante l’uso di F24 con dati non veritieri.

Sul fronte della promozione della cooperative compliance, si amplia la platea dei grandi contribuenti ammessi: entrano anche le imprese che intendono dare esecuzione alla risposta dell’Agenzia, a seguito di interpelli sui nuovi investimenti.

Da quest’anno, inoltre, le imprese possono stipulare accordi preventivi con il Fisco per regolare in anticipo il trattamento fiscale di alcune operazioni transnazionali. Lo strumento dell’accordo preventivo apre infatti al patent box.

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