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Si fa sempre più dura la lotta contro l’evasione fiscale. Protagonisti questa volta l’Unione europea e San Marino, che hanno firmato un accordo volto a sancire la fine del segreto bancario tra le due aree. In poche parole, dal 2017 gli Stati dell’Unione riceveranno nomi, indirizzi e altre informazioni di carattere finanziario dei loro residenti con conti correnti a San Marino. San Marino, dal canto suo, riceverà informazioni dei suoi cittadini con conti in uno dei 28 Stati Ue.

Pierre Moscovici, Commissario per gli Affari economici e finanziari, ha parlato di un accordo che “è un ottimo esempio delle nuove norme per la trasparenza globale sulle questioni fiscali e riflette la determinazione di San Marino per la loro attuazione”. Moscovici ha poi aggiunto: “Sia la Ue che San Marino hanno dimostrato la loro volontà di contrastare l’evasione fiscale internazionale”.

Dopo l’intesa con la Svizzera e il Liechtenstein, arriva adesso l’accordo con San Marino. Nel frattempo si sta lavorando per raggiungere un’intesa con Andorra. Si tratta di accordi in linea con lo standard globale sullo scambio automatico di informazioni promosso dal G20 ed elaborato dall’Ocse, il cosiddetto Crs (Common reporting standard). Ad oggi, al Crs hanno aderito 96 Paesi.

Il Crs prevede l’identificazione della clientela non residente e la relativa segnalazione alla propria autorità fiscale, che a sua volta scambierà queste informazioni con le autorità fiscali estere di riferimento.

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