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Ipoteca e pignoramento prima casa: una sentenza chiarisce i limiti di Equitalia
GTRES

Il d.l. 69/2013 (cd Decreto del Fare) ha introdotto il divieto di pignoramento sulla prima casa da parte di Equitalia. Ma questo non esclude che il debitore possa comunque procedere all'iscrizione di un'ipoteca sull'immobile in questione, come chiarito dalla sentenza n.340/2016 della CTP di Reggio Emilia.

Ipoteca prima casa Equitalia 2016 

Prima di tutto bisogna chiarire che la normativa prevede che se il debito con Equitalia è inferiore a 20mila euro, l'ente non può iscrivere ipoteca né procedere al pignoramento dell'immobile. Ma questo vale in presenza di determinate condizioni: l'abitazione deve essere l'unica in proprietà del contribuente, non deve rientrare nella categoria di lusso, deve avere destinazione catastale abitativa, il proprietario deve risiedere anagraficamente nell'immobile. 

Per debiti superiori ai 20.000 euro, e comunque inferiori a 120.00 mila euro, Equitalia può iscrivere ipoteca sull'immobile anche se questo è la prima casa del debitore. L'iscrizione di ipoteca non implica che l'abitazione venga pignorata o messa all'asta, ma è una sorta di garanzia del credito che il debitore ha sull'immobile per impedire che soggetti terzi (come ad esempio la banca) possano intervenire ed avviare l'esecuzione forzata.

Pignoramento immobiliare e iscrizione ipoteca

Nel caso oggetto della sentenza della CTP romagnola, si discuteva il caso di un debitore che aveva fatto ricorso contro l'operato di Equitalia. Il creditore oltre ad iscrivere l'ipoteca sull'immobile, aveva minacciato di procedere anche all'esecuzione forzata dello stesso. Il giudice ha considerato leggittima l'iscrizione dell'ipoteca (in quanto si trattava di un debitore superiore ai 20mila euro), ma ha negato per l'agenzia di riscossione la possibilità di mettere all'asta l'immobile.

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